Una farmacista calabrese nella cucina di Masterchef 2023. Si tratta di Anna Pisano, di San Marco Argentano (in provincia di Cosenza), farmacista che ha conquistato i tre giudici del popolarissimo talent di cucina che l’hanno accolta subito nella masterclass.
La Pisano ha portato come piatto il “Baccalà del Monsignore”, una ricetta di famiglia cucinata per uno zio prelato, dove il pesce viene cucinato con peperoni cruschi e pomodorini.
Durante le “eliminatorie” per conquistare uno dei venti posti della cucina di Masterchef, la dottoressa di San Marco Argentano (sposata con un medico, Pasquale, che non ha del tutto assecondato la passione della moglie pur accompagnandola alle selezioni del programma), ha persino danzato con lo chef Giorgio Locatelli.
Un momento simpatico che ha conquistato anche Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo che hanno apprezzato la cucina di Anna che ora concorre ufficialmente per diventare la nuova Masterchef italiana. (rcs)
24 settembre – Ultima giornata del Salone del Gusto Terra Madre di Torino e primo provvisorio lusinghiero bilancio della partecipazione della Regione Calabria: le specialità gastronomiche calabresi sono state apprezzatissime dalle migliaia di visitatori che hanno affollato lo stand regionale e i riscontri sono tutti positivi.
Letteralmente preso d’assalto lo stand di Fattoria della Piana: tra gli ospiti lo chef Valerio Braschi, vincitore di MasterChef 2017, che ha apprezzato moltissimo Pecoritaly, il nuovo nato della cooperativa diretta da Carmelo Basile. Il giovane chef si è trattenuto a lungo nello stand, intrattenendosi con la delegazione giapponese proveniente da Kobe, ospite di Fattoria della Piana.
Tutti gli stand del padiglione Calabria, comunque, sono stati sempre molto affollati: sono stati tantissimi, italiani e stranieri, a venire attratti ed incuriositi dalle gustose produzioni tipiche calabresi. Molto apprezzati anche gli incontri condotti da Federico Quaranta e dalla critica gastronomica Eleonora Cozzella.
Le attività dello stand Calabria sono partite con un dibattito su “I vini dei presidi Slow Food: il Moscato di Saracena e lo Zibibbo di Pizzo”, tenuto dal docente di Estetica e filosofia del gusto, etica ed estetica del cibo dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Nicola Perullo, che ha chiacchierato insieme al divulgatore agricolo Arsac Gennaro Convertini e a Silvio Greco, docente di Sostenibilità ambientale presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Lo stesso Silvio Greco, immediatamente dopo, ha parlato al pubblico presente di “Tutela dell’ambiente”, insieme a Piero Sardo, presidente della Fondazione per la Biodiversità di Slow Food, a Giacomo Giovinazzo, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari della Regione, e a Maurizio Rodighiero, presidente di Slow Food Calabria. Nel dibattito è intervenuto anche il conduttore-chef della trasmissione televisiva “Linea Verde” Peppone.
Nel pomeriggio di ieri riflettori puntati su “Il concetto e le buone pratiche di accoglienza ed inclusione sociale in Calabria”, insieme a Giovanni Manoccio, delegato alle Politiche dell’immigrazione della Regione Calabria, che si è confrontato con il giornalista Maurizio Pescari, Giacomo Giovinazzo e Maurizio Rodighiero. Durante l’incontro si è parlato naturalmente del “Modello Riace”, simbolo per eccellenza dell’accoglienza calabrese, ma anche di altri territori regionali che fanno dell’inclusione sociale un principio ed una preziosa risorsa.
Non è mancato un intermezzo musicale allo stand istituzionale della Regione Calabria con il concerto, targato Peperoncino Jazz Festival, di Sasà Calabrese, che ha presentato il suo cd “Conserve”.
Ultimo appuntamento della giornata di ieri “Dalla tradizione al futuro: il progetto calabrese dei borghi e la valorizzazione delle aree interne”, discusso dal Dg Giacomo Giovinazzo insieme a Maurizio Rodighiero e a Carmine Maio, sindaco di Carfizzi, un borgo calabrese della provincia di Crotone. I relatori hanno spiegato che la Regione Calabria ha destinato oltre cento milioni di euro alla valorizzazione dei borghi calabresi, per recuperare e mantenere vive le tradizioni e la cultura di questi comprensori, che costituiscono dei poli turistici unici. A fine giornata brindisi con le aziende agroalimentari presenti a Torino, per festeggiare gli ottimi riscontri della partecipazione della Calabria alla manifestazione.
Molto apprezzate anche le degustazioni a cura di P.E.C.C.O, la Piazza Etica Calabrese Contadina e gli show cooking e le degustazioni a cura della Federazione Italiana Cuochi. Sulla tavola “Scialatelle al ferretto con polpette”, “Fileja con il ragù di salsiccia di suino nero”, braciolette di maiale, patate, peperoni e funghi porcini. E ancora degustazioni e spiegazioni della storia e delle qualità del caciocavallo silano Dop e dei salumi Dop calabresi e di suino nero: capocollo, pancetta, salsiccia e soppressata.
Per i più golosi, invece, Panettone al vino Passito Greco di Bianco e farcito con gelato al Torrone di Bagnara, “Nacatole” di San Giorgio Morgeto, “Torta Aspromonte”, a base di mandorle e farcita con marmellata al bergamotto, “Bocconotto di Mormanno al fagiolo bianco poverello”.
Nei calici, infine, uno spumante Magna Grecia Metodo classico, novità calabrese degli ultimi anni, da vitigno autoctono “Mantonico”, della zona della Locride; birre artigianali calabresi; un cocktail al cedro, uno a base di olio d’oliva extravergine aromatizzato al limone di Rocca Imperiale ed uno al peperoncino.
Oggi, con la conduzione di Federico Quaranta, si continuerà a degustare prodotti e pietanze tradizionali. Interessante il seminario di stamattina ”Castanicoltura: non tutto il male vien per nuocere”, a cura della Divulgatrice agricola Arsac Vincenzina Scalzo. (rcz)
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