Lunedì Giusi Princi presenta il Piano di Azione Istruzione

Lunedì mattina, alle 10.30, in Cittadella regionale, la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, presenterà il Piano di azione istruzione, università, ricerca, alta formazione e cultura.

In questo piano, gli interventi saranno realizzati tra il 2023 e il 2027, sul Pr Calabria, Fsc e Poc, con un investimento di risorse di oltre 200 milioni di euro.

All’incontro con la stampa interverranno la dirigente generale del Dipartimento istruzione, Maria Francesca Gatto, e i dirigenti dei settori coinvolti: Menotti Lucchetta (università, ricerca e alta formazione), Anna Perani (istruzione), Ersilia Amatruda (cultura), Giulia Di Tommaso e Anna Prenestini (Programmazione Unitaria).

Saranno presenti, inoltre, i potenziali destinatari delle azioni: ufficio scolastico regionale, università, enti di formazione, fondazioni ITS, associazioni culturali e teatrali che, avendo contezza delle risorse e delle azioni che interesseranno i loro comparti per i prossimi anni, potranno programmare al meglio le proprie attività. (rcz)

Il 16 settembre si torna a Scuola: Approvato il Calendario Scolastico

Il 16 settembre 2024 inizierà l’anno scolastico per tutti gli ordini e grado d’istruzione. È quanto ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando come le lezioni termineranno il 7 giugno, mentre per la scuola d’infanzia il termine delle lezioni è fissato per il 30 giugno, «come stabilito dal Calendario scolastico 2024-2025».

Il Calendario scolastico 2024-2025, proposto dalla vicepresidente Princi, è stato approvato ieri, 17 aprile, con decreto numero 20 del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla base dell’istruttoria del Dipartimento regionale all’Istruzione, a cura della dirigente generale, Maria Francesca Gatto, e della dirigente del settore istruzione, Anna Perani.

Nello specifico saranno 202 il totale delle giornate di lezioni obbligatorie previste dal calendario regionale. Tenendo conto dei giorni di festività nazionali previste dal Ministero dell’istruzione e del merito per tutte le scuole di ogni ordine e grado, le attività didattiche non si svolgeranno sabato 2 novembre 2024 – commemorazione dei defunti, da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025 – vacanze di Natale, da giovedì 17 a martedì 22 aprile 2025 – vacanze di Pasqua, sabato 26 aprile 2025 – interfestivo, da venerdì 2 a sabato 3 maggio 2025 – interfestivi”.

«Per la necessaria condivisione, le date – ha specificato la vice presidente – sono state prima proposte all’Ufficio scolastico regionale, a Unioncamere e Confesercente regionali, a Upi Calabria, all’Anci Calabria, a Cisl, Cgil, Uil e Snals scuola, a Gilda – Unams, ad Anp. Dopodiché abbiamo ritenuto di dover esercitare la competenza regionale procedendo velocemente per la definizione complessiva del calendario scolastico anche per permettere agli organi collegiali delle istituzioni competenti di provvedere all’organizzazione e alla pianificazione delle attività, nonché per consentire agli Enti locali di organizzare la fornitura dei servizi di competenza in coerenza con la programmazione scolastica».

«Ovviamente – ha chiarito la vicepresidente – tenendo ferme le date di inizio e fine lezioni scolastiche che non sono derogabili, le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia, potranno disporre gli opportuni adattamenti del calendario scolastico d’Istituto, previa deliberazione motivata degli Organi collegiali dell’Istituzione e nel rispetto del monte ore annuale deliberato. Dovranno darne comunicazione alle famiglie, agli Enti locali e all’Usr e all’Ambito territoriale provinciale di appartenenza».

«Gli adattamenti – ha concluso Princi – possono essere disposti per esigenze legate al Piano triennale dell’offerta formativa, per determinate specificità dell’istituzione scolastica, per eventi imprevedibili e straordinari o per altre circostanze legate a manifestazioni, fiere, feste locali». (rcz)

Dalla Regione Ok al piano contro gli incendi boschivi

La Giunta regionale, presieduta dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2024.

Con lo stesso atto, Raffaele Mangiardi è stato confermato coordinatore regionale Aib e si stabilisce anche che le attività saranno esercitate da Calabria Verde con il supporto della Protezione Civile regionale.

Il Piano contempla la strategia “tolleranza zero” – che prosegue anche quest’anno – con l’obiettivo di prevenire gli incendi e proteggere il territorio. Nel 2023 le segnalazioni d’illeciti sono aumentate notevolmente, passando da 22 a 285, nonostante una riduzione del 25% degli incendi.

Sarà, pertanto, potenziato l’uso dei droni per il monitoraggio del territorio anche con l’avvio un servizio di formazione per il personale regionale, come è stato già fatto nello scorso anno, con il coinvolgimento nelle attività di monitoraggio del personale regionale e delle associazioni di volontariato di Protezione civile.

Le attività di deterrenza includono anche il monitoraggio su tutto il territorio regionale per individuare precocemente gli incendi, prevenire calamità e tutelare il territorio.

L’obiettivo futuro è quello di effettuare, nell’arco di tre anni, il monitoraggio del territorio calabrese attraverso droni con personale regionale, senza ricorrere ad operatori esterni.

Per la stesura del Piano Aib 2024, oltre agli aggiornamenti necessari, sono stati condotti approfondimenti per la prevenzione, tra cui un’analisi statistica dei dati storici per identificare trend e aree a rischio, e la creazione di mappe regionali del combustibile.

Sempre su indicazione del presidente Occhiuto, è stato, poi, deliberato l’atto di indirizzo per consentire, ai Dipartimenti regionali competenti, di procedere all’adozione degli atti di gestione finalizzati alla concessione ad Arrical del servizio idrico integrato dei beni del complesso costituente del salinodotto “Timpa del santo” di Belvedere Spinello.

Approvato infine il progetto di fattibilità tecnico economica sul collegamento diretto con le linee Metaponto – Reggio Calabria e Cosenza – Sibari, per come stabilito nell’intesa tra Stato e Regione Calabria sulla localizzazione dell’opera. (rcz)

L’assessore Calabrese incontra il presidente di Sviluppo Lavoro, Paola Nicastro

Si è discusso delle attività che Sviluppo Lavoro Itala ha in essere con la Regione Calabria e delle azioni che si metteranno in campo anche alla luce del nuovo ruolo che la società in house del Ministero del Lavoro dovrà svolgere sulla nuova programmazione, nel corso dell’incontro avvenuto tra l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Formazione Professionale, Giovanni Calabrese, e la presidente e ad di Sviluppo LavoroPaola Nicastro.

Durante l’incontro l’assessore ha consegnato il dossier sul precariato, e si è soffermato sulla nuova legge del mercato del lavoro.

«Ringrazio il presidente e l’amministratore delegato Paola Nicastro per la sua prima visita istituzionale in Calabria, proprio nella sua regione d’origine – ha dichiarato Calabrese –. Un momento di confronto e di proficua collaborazione che ci permette di continuare il lavoro di concertazione intrapreso tra Sviluppo Lavoro Italia (ex Anpal Servizi) ed avviare un confronto con il soggetto tecnico del Governo per le politiche del lavoro».

«È importante lavorare in sinergia – ha proseguito – finalizzando le nostre azioni per ottimizzare l’utilizzo delle ingenti risorse per creare occupazione attraverso gli strumenti a disposizione. In Calabria stiamo lavorando per avvicinare sempre di più domanda e offerta di lavoro. Abbiamo avuto recentemente la possibilità di far lavorare i Cpi sul bacino Gol per i fabbisogni di una grande azienda e i risultati sono stati molto positivi. Questo lo abbiamo fatto grazie al nostro sistema informativo Orienta Calabria e ai nuovi funzionari dei Cpi che sono una risorsa importante per noi e grazie alla collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia».

«Dobbiamo continuare su questa strada – ha sottolineato – per combattere la disoccupazione e contrastare il sommerso, una piaga ancora molto presente in Calabria. Approfondiremo e affronteremo periodicamente i temi sull’occupazione, costruendo percorsi unitari per l’implementazione ed integrazione dei servizi, percorsi virtuosi per gli Enti di formazione e con gli Istituti professionali, strategie d’intervento per il lavoro sommerso e precariato. Parola d’ordine è cambiare prospettiva sul mondo dell’occupazione, coinvolgendo aziende e lavoratori».

La presidente, Paola Nicastro, ha ringraziato l’assessore per la disponibilità al confronto e ha posto l’accento sul cambio di paradigma che il Governo sta portando avanti per rendere le politiche attive concrete ed effettivamente mirate all’occupazione.

«La situazione in Calabria, come altre regioni del CentroSud – ha spiegato – ha delle peculiarità su cui c’è una attenzione elevata. Ho trovato una grande preparazione e voglia di innovare i processi per creare occupazione. È stato fatto un ottimo lavoro sul potenziamento e ho accolto con piacere la disponibilità dell’Assessore a inserire la regione nei percorsi che andremo a costruire con la Scuola Nazionale della Politiche Attive che Sviluppo Lavoro Italia dovrà implementare».

«Uno strumento fondamentale – ha concluso – per rendere il mercato del lavoro, moderno e rispondente alla richiesta delle imprese.   In un momento in cui il tasso di occupazione cresce è necessario rispondere con profili idonei alle richieste delle imprese che non trovano competenze adeguate». (rcz)

Al via la Scuola di formazione e assunzione di Webuild

È con l’inizio dei primi due corsi per operatori di cantiere che è partita in Calabria la Scuola di formazione e assunzione di Webuild, realizzata  in collaborazione con la Regione.

Sono, infatti, circa 45 le persone che in Cittadella regionale hanno iniziato un nuovo percorso formativo nell’ambito del  programma Cantiere Lavoro Italia, che si aggiungeranno alle 1.200 persone già all’opera nella Regione tra  diretti e di terzi. Il Gruppo è infatti al lavoro nel cantiere del Terzo Megalotto della Strata Statale 106 Jonica,  un’opera strategica che contribuirà a collegare i litorali jonici di Calabria, Basilicata e Puglia chiudendo l’anello  tra gli assi autostradali A14 e A2. 

Cantiere Lavoro Italia si articola in tre tipi di scuole: la Scuola del Territorio, in collaborazione con le  Agenzie per il Lavoro, per attrarre risorse verso il settore ed erogare una formazione di base; la Scuola di  Mestieri, per fornire competenze tecniche specialistiche alla manodopera; la Scuola delle Professioni, per  garantire competenze più avanzate alle risorse impiegatizie nel cantiere. Le scuole sono rivolte a target  differenziati, da giovani a non occupati. Con questo programma il Gruppo punta a formare e assumere diverse  figure professionali, sia operai specializzati (tra cui escavatoristi, elettrici, impiantisti, e non solo), sia figure di  staff (tra cui buyer, contabili lavori, ingegneri Tbm). 

Nel Sud dell’Italia, isole comprese, Webuild sta realizzando 19 progetti che contribuiranno a dotare il  Mezzogiorno di opere moderne e sostenibili e che, già oggi, occupano 5.450 persone, tra personale diretto e  di terzi e vedono coinvolti una filiera di 4.300 società da inizio lavori.

Le attività formative in Calabria proseguiranno anche nei mesi di maggio e giugno con l’inizio di nuovi corsi  pre-assuntivi, sempre presso la sede della Regione. La nuova Scuola di formazione e assunzione di Webuild è  stata presentata questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente  della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, Pietro Salini, amministratore delegato del Gruppo Webuild,  l’assessore al Lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, e il presidente del Consorzio Eurolink, Gianni De Gennaro.  

«Sono davvero molto contento – ha dichiarato il presidente Occhiuto – perché dopo solo qualche settimana  da quando ne abbiamo parlato in Calabria con l’amministratore delegato Pietro Salini, oggi, grazie all’impegno  di Webuild e della Regione, siamo qui a dare il benvenuto a 45 dei nostri ragazzi, di cui l’80% di loro troverà  lavoro in Webuild, che è una delle imprese più importanti al mondo. Per noi è molto importante offrire il  nostro contributo e il nostro supporto ad un’azienda come Webuild che darà a questi giovani la possibilità di  lavorare vicino casa ma, soprattutto, darà loro l’opportunità di contribuire alla costruzione delle infrastrutture della loro regione».

«In molti potranno scegliere anche di andare all’estero – ha proseguito – perché questa è un’azienda che dà  grandi possibilità di carriera, ed è nostro dovere dare a questi giovani la possibilità di entrare in contatto con  questa importante realtà. Ci saranno altre iniziative del genere – ha proseguito Occhiuto – perché il programma  che la Regione, sotto la guida dell’assessore al lavoro Calabrese e in collaborazione con Webuild, ha preparato  prevede altre due occasioni di selezione di personale».

«A me piacerebbe che Webuild si impegnasse a formare – ha detto ancora – non solo quelli che dovranno lavorare all’interno di questa importante azienda, ma anche tanti altri ragazzi  calabresi da impiegare nella costruzione di altre infrastrutture importanti che stanno cominciando a partire in  Calabria come, ad esempio, gli ospedali e le opere di elettrificazione della strada ferrata. Noi, rispetto alle altre  Regioni del Sud, siamo riusciti a profilare tutti i disoccupati calabresi attraverso il programma Gol, realizzando  una banca dati che fornisce alle aziende interessate la possibilità di conoscere quali sono le competenze di  tutti i disoccupati della Calabria».

«Ecco – ha infine sottolineato – è questo un modo di  approcciare i temi delle politiche attive del lavoro. Per tutto questo sono molto contento che oggi il lavoro  messo in campo in questi mesi stia dando i primi frutti».  

«Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani – ha spiegato Salini – ed è questo che ci ha spinto a lanciare  “Cantiere Lavoro Italia”. Il Gruppo ha già assunto le prime 2.000 persone anche provenienti dai percorsi  formativi di Webuild, di cui oltre la metà al Sud, e nei prossimi due anni prevediamo di raggiungere in totale  8.000 assunti nel Mezzogiorno, in gran parte in Calabria e Sicilia».

«La Calabria è stata tra le prime regioni in cui il Gruppo Webuild ha attivato il percorso di formazione – ha sottolineato – per reclutare manodopera specializzata e l’avvio oggi  dei corsi è solo il primo passo operativo del nostro ambizioso programma di formazione e assunzione di giovani  e disoccupati. Il comparto infrastrutturale in Italia, dopo anni di stagnazione, sta vivendo una nuova fase  espansiva grazie anche agli investimenti del Pnrr. Agendo in sinergia con le istituzioni, proprio come stiamo  facendo qui in Calabria, possiamo creare occupazione qualificata finalizzata alla realizzazione delle opere in  corso e per far fronte al fabbisogno anche futuro legato allo sviluppo infrastrutturale che questo Paese vuole  intraprendere».  

«In pochi giorni – ha dichiarato l’assessore Calabrese – grazie all’impegno e alla professionalità dei funzionari del  Dipartimento regionale al lavoro e dei Centri per l’impiego che operano in Calabria, ai quali rivolgo pubblico  apprezzamento e ringraziamento per l’importante lavoro che quotidianamente viene svolto, abbiamo messo  a disposizione del gruppo Webuild 300 aspiranti lavoratori, già profilati attraverso il programma di  orientamento e formazione Gol. Avete avuto modo di toccare con mano nel Recruting day della settimana  scorsa la serietà e professionalità del gruppo Webuild, con il quale abbiamo condiviso una strategia finalizzata  a formare ed avviare al lavoro tanti calabresi, considerando anche il mega cantiere del Ponte sullo Stretto che  aprirà nuovi scenari e ulteriori opportunità occupazionali».

«Inizia, quindi – ha aggiunto – oggi nella Cittadella il percorso di  formazione finanziato dal Forma.Temp, il fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in  somministrazione. Fondo costituito dalle Associazioni di rappresentanza delle Agenzie per il lavoro, Assolavoro  e Assosomm. Con Assolavoro andremo a firmare un importante protocollo il prossimo 23 di aprile con  l’obiettivo di avviare una sinergia finalizzata sempre a creare nuove opportunità occupazionali».

«L’obiettivo del  Governo regionale – ha concluso l’assessore Calabrese – è quello di sostenere percorsi formativi di qualità e  incentivare le aziende serie che vogliono dare un lavoro vero e concreto ai calabresi, o ai migranti che vivono  in Calabria, con l’obiettivo di arginare il fenomeno negativo di fuga dalla Calabria, che vede ogni anno circa  8mila calabresi portare la propria residenza in altre regioni ed anche all’estero».  

 Webuild prevede di assumere 10mila persone entro il 2026, oltre 80% nel Sud Italia. Il Gruppo ha assunto  le prime 2.000 persone anche provenienti dai percorsi formativi di Webuild, di cui oltre la metà al Sud. In  Calabria da novembre 2023 ad oggi sono state raggiunte complessivamente quasi 280 persone, e sono stati  circa 40 gli assunti nella regione.  

I due corsi nuovi corsi professionalizzanti in partenza oggi, finalizzati ad assunzione in Webuild, mirano alla  formazione dei partecipanti per le mansioni di operatore multifunzione TBM (scavo meccanizzato), aiutante  elettricista TBM (scavo meccanizzato), aiutante elettricista (scavo tradizionale), aiutante escavatorista (scavo  tradizionale), aiutante lancista (scavo tradizionale).  

Il programma “Cantiere Lavoro Italia”, avviato a novembre da Webuild in Italia e attivo in particolare nel  Sud, offre formazione specialistica e occupazione ai giovani talenti e a coloro che si trovano attualmente in  stato di disoccupazione. Alle persone selezionate per il programma, il Gruppo offre formazione di base e  assunzione, formazione per specializzarsi, con contratto già dalla fase di formazione, vitto e alloggio gratuiti  nella fase di specializzazione, attestazione delle competenze acquisite.  (rcz) 

L’OPINIONE / Franz Caruso: Governo e Regione su muovo a tentoni sulla Scuola

di FRANZ CARUSO – Con quale coraggio il Ministro Valditara viene in Calabria, accolto trionfalmente dal governatore Occhiuto, a parlare di potenziamento del sistema scolastico calabrese dopo il piano di dimensionamento lacrime e sangue che hanno varato e che ha tagliato nella nostra regione, per il prossimo triennio, ben 79 autonomie scolastiche, di cui 29 solo nella provincia di Cosenza?

Con quale ardire, lo stesso esponente del Governo Meloni insieme all’accondiscendente governatore Roberto Occhiuto, parlano  di migliorare il livello di istruzione degli studenti calabresi nel mentre la loro compagine governativa di centrodestra si appresta ad approvare l’Autonomia Differenziata  che prevede la regionalizzazione di aspetti fondamentali del sistema educativo italiano, come i programmi scolastici, il personale e i contratti di lavoro, nonché i fondi per il finanziamento dell’istruzione?

Seppur positiva la collaborazione tra Università, Regione e Scuole del territorio, ma davvero il semplice aumento di ore extracurriculari può rappresentare la panacea dei mali del sistema scolastico calabrese? Con 200 ore extracurriculari si potranno colmare i divari territoriali ed i gap formativi? Io credo di no. Anzi La scuola italiana ha bisogno di una riforma strutturale che oggi si poteva avviare approfittando dei fondi Pnrr, fissando un incremento della spesa stabile, finalizzato e non occasionale, e puntando su alcune aree disagiate del Paese, dove appare necessario diminuire, per esempio, il numero medio di alunni per classi.

Occorre anche inquadrare le maggiori risorse messe a disposizione delle scuole in una riforma organica del sistema scolastico finalizzata anche ad un riconoscimento della professionalità dei lavoratori della scuola, dirigenti scolastici, docenti, personale Ata, attraverso la formazione continua, una selezione e la verifica periodica della capacità professionale, il riconoscimento sociale ed economico dell’importante funzione svolta. Ma tant’è.

In generale, noto con profondo rammarico un totale disinteresse verso la scuola e la funzione sociale che, soprattutto quella pubblica, riveste nel nostro Paese ed in particolare nel nostro Meridione ed in Calabria. Ci si muove a tentoni, con provvedimenti spot che, soprattutto nella nostra regione non tengono in alcun conto delle criticità territoriali delle zone interne e montane, né la carenza del nostro sistema trasportistico, tanto meno il drammatico fenomeno della dispersione scolastica che da noi si registra con percentuali elevate e che rappresenta un vero e proprio fallimento educativo che condizionerà negativamente il futuro dell’intero Paese. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

Lunedì Occhiuto e Calabrese incontrano i primi corsisti della scuola di formazione Webuild

Lunedì 8 aprile, in Cittadella regionale, alle 15, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, l’amministratore delegato del Gruppo Webuild, Pietro Salini, e l’assessore al Lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, saluteranno i primi 40 corsisti della Scuola di formazione Welbuild.

L’iniziativa, a cura del Dipartimento regionale al Lavoro, è frutto del Protocollo d’Intesa, sottoscritto tra il presidente Occhiuto e l’ad Salini, per promuovere l’attivazione di percorsi di formazione professionale e l’avviamento al lavoro in Calabria di personale specializzato nelle costruzioni di grande infrastrutture. Lo scorso 27 marzo, infatti, sono stati selezionati tra 300 candidati i primi “studenti” dei percorsi di formazione professionale per operatori, tecnici e professionisti, da inserire nel settore della costruzione di grandi infrastrutture con il programma “Cantiere Lavoro Italia”.

Il percorso preparerà a ricoprire le mansioni di operatore multifunzione Tbm (scavo meccanizzato), aiutante elettricista Tbm (scavo meccanizzato), aiutante elettricista (scavo tradizionale), aiutante escavatorista (scavo tradizionale), aiutante lancista (scavo tradizionale). Circa l’80% dei partecipanti al corso avrà la possibilità di essere assunto e iniziare la propria esperienza lavorativa presso i cantieri Webuild.

A seguire, alle ore 15.30, il presidente Occhiuto, l’ad Salini e l’assessore Calabrese, terranno una conferenza stampa al dodicesimo piano della Cittadella per illustrare l’iniziativa. (rcz)

Celebre (Fillea Cgil): Occhiuto emani linee di indirizzo contro caldo sui posti di lavoro

«Chiediamo al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, di emanare in tempi brevi le linee di indirizzo contro il rischio caldo sui posti di lavoro e non aspettare il mese di luglio». È l’appello lanciato da Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria, sottolineando la necessità che tali linee guida «abbiano un arco temporale di validità più lungo rispetto al decorso anno, al fine di garantire l’incolumità dei lavoratori dai rischi causati dalle elevate temperature permettendo così anche alle imprese, ai lavoratori e alle istituzioni di poter programmare per tempo gli interventi necessari a tutela della salute».

«Teniamo a sottolineare – ha aggiunto – che le linee di indirizzo dovrebbero stabilire che in caso di temperature sopra i 35° si debba ridurre o sospendere l’attività lavorativa e si possa fare ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), che nei cantieri siano resi disponibili e accessibili fonti di acqua e, soprattutto, delle aree ombreggiate dove poter stazionare nelle pause».

«Riteniamo, altresì – ha proseguito – necessario che le linee di indirizzo indichino l’obbligo per le imprese, con temperature superiori ai 35°, della revisione dell’organizzazione dei turni di lavoro e dei carichi di lavoro tramite specifici accordi aziendali con le Rsu e/o le organizzazioni sindacali territoriali».

Una richiesta necessaria, in quanto «l’estate e il relativo aumento delle temperature, ormai, sono alle porte, quindi, diventa impellente l’emanazione di quelle norme atte a tutelare quei lavoratori che per le mansioni che svolgono sono più esposti al rischio termico e a prevenire, quindi, i tanti infortuni e i malori connessi al caldo», ha ricordato Celebre.

«Tenuto conto – ha aggiunto – del grande caldo registratosi l’estate scorsa e soprattutto dei cambiamenti climatici che fanno presagire che anche quest’estate, cosi come le precedenti, sarà un’estate alquanto torrida – ha concluso – riteniamo necessario che il tema “caldo” venga affrontato il più presto possibile senza più considerarlo straordinario e indicando già nei prossimi giorni, per l’estate 2024, le norme di tutela per quei lavoratori che per le mansioni che svolgono rischiano di più». (rcz)   

 

Il presidente Occhiuto: Progetto ReCapp Cal serve a dare orgoglio a studenti, docenti e alla Calabria

«Il progetto ReCapp Cal serve a dare orgoglio agli studenti calabresi, ai docenti, alla Calabria tutta». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenendo alla presentazione del progetto ReCapp Cal in Cittadella regionale, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Il progetto è finanziato dal Dipartimento istruzione della Regione Calabria con 5 milioni di euro, sarà sviluppato negli anni solari 2024-2026 e verrà assunto, in accordo con l’Invalsi, come prototipo nazionale da replicare in quelle regioni caratterizzate da divari dei livelli apprenditivi degli studenti rispetto allo standard nazionale. Vede coinvolti, per la prima volta, congiuntamente la Regione Calabria Dipartimento istruzione, l’Ufficio scolastico regionale, il Sistema universitario calabrese (Unical, Magna Grecia e Mediterranea), l’Università Bocconi di Milano e l’Invalsi ed è sostenuto dal Ministero dell’istruzione e del merito.

All’iniziativa sono, inoltre, intervenuti la vicepresidente Giusi Princi, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, il Rettore dell’Unical di Cosenza, in rappresentanza del Sistema accademico calabrese, Nicola Leone, e i Rettori Giovanni Cuda (Università Magna Grecia di Catanzaro), Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea Reggio Calabria), il Rettore della Bocconi, Francesco Billari.

Presenti in sala il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, il questore di Catanzaro Paolo Sirna, il procuratore generale della Corte D’appello di Catanzaro, Giuseppe Lucantonio, il comandante della Legione Carabinieri, generale Pietro Salsano, l’avvocato distrettuale dello Stato, Ennio Apicella, il colonnello provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Mazzullo. Inoltre, dirigenti scolastici e gli studenti dell’istituto nautico di Catanzaro Lido “Ferraris Maresca”, la presidente della Consulta giovanile degli studenti della Calabria, Franca Falduto. Ha moderato il giornalista Rai Marco Innocente Furina.

«La storia della Calabria – ha proseguito il presidente – è una storia di eccellenze culturali. Guardando la Calabria in lungo e in largo ci rendiamo conto di quanta storia e di quanta cultura ci sia in questa nostra regione. È anche la storia di tanti calabresi che nel corso degli anni, dopo aver studiato nelle scuole calabresi, sono andati all’università, si sono formati altrove e hanno saputo essere delle eccellenze nelle regioni dove hanno lavorato, purtroppo, troppo spesso, fuori dalla Calabria. E io ho sempre trovato ingiusto che la Calabria venisse rappresentata nelle prove Invalsi come una delle ultime regioni».

«Ho ritenuto – ha aggiunto – che la Regione Calabria non dovesse limitarsi a osservare questo fatto ma dovesse, invece, tentare di investire risorse per fare in modo che questa circostanza non si verificasse più in futuro. E allora ho sposato con grande entusiasmo l’idea della vicepresidente Princi di sviluppare questo progetto, finanziato con risorse regionali, che serve a dare il giusto supporto agli studenti calabresi che vorranno sostenere le prove Invalsi e il giusto supporto anche per i docenti calabresi».

«Siamo molto contenti – ha proseguito – che questa iniziativa abbia avuto il supporto preziosissimo sia dell’Invalsi che del ministro Valditara il quale è stato sempre vicino alla nostra Regione, anche nell’ambito delle iniziative legate ad Agenda Sud, dove la Calabria ha svolto un ruolo centrale per le iniziative orientate a contrastare l’abbandono scolastico».

«Oggi – ha rimarcato infine il presidente Occhiuto – possiamo essere veramente orgogliosi perché ReCappCal è il primo progetto in Italia che sarà sperimentato in Calabria come progetto pilota per le altre Regioni. Noi cerchiamo di essere degni di questa Calabria bellissima che abbiamo l’onore di rappresentare e vogliamo fare in modo che la Calabria possa essere orgogliosa dei suoi giovani straordinari e dei docenti che insieme a questi giovani affrontano, ogni giorno, i tanti problemi della scuola».

La vicepresidente Princi ha illustrato nel dettaglio il progetto ReCappCal, che coinvolgerà 70 istituti scolastici individuati sulla base degli esiti delle ultime prove Invalsi (20 Città metropolitana di Reggio Calabria, 20 Provincia di Cosenza, 10 in ciascuna delle restanti province Cz, Kr, VV). Si svilupperà negli anni solari 2024-2026 e coinvolgerà le classi precedenti a quelle in cui viene svolto il test invalsi, pertanto le classi 1° e 4° della scuola primaria, la classe 2° della scuola secondaria di primo grado e le classi 1° e 4° della scuola secondaria di secondo grado.

«Durante questi due anni – ha specificato Princi – ciascuna delle classi coinvolte svolgerà complessivamente 200 ore di potenziamento delle competenze (100 ore per anno, di cui 50 di italiano e 50 di matematica), contestualmente, i docenti di italiano e matematica saranno formati attraverso appositi corsi erogati dalle università calabresi (a loro volta coinvolte nel progetto). Sarà una formazione personalizzata alle esigenze del gruppo classe e dei docenti di riferimento e accompagnata da azioni di peer tutoring».

«I risultati apprenditivi degli studenti – ha spiegato ancora – saranno monitorati attraverso la somministrazione periodica di test (modello Invalsi). Verrà infatti attivata la piattaforma ReCapp Cal su cui verranno inseriti gli studenti coinvolti nel progetto e le relative classi virtuali. Fondamentale, in tal senso, il ruolo svolto dall’Università Bocconi di Milano che si occuperà della elaborazione in itinere dei risultati del progetto al fine di verificare l’efficacia degli interventi e di apportare eventuali rimodulazioni progettuali».

«La ricaduta finale – ha aggiunto – sarà verificata, a conclusione del biennio, attraverso il confronto dei risultati ricavati da apposito test somministrato al gruppo degli studenti coinvolti nel progetto e ad un gruppo di altrettanti alunni “non trattati” a cui, cioè, non è stato assicurato l’intervento formativo previsto dal progetto».

«Dalla Regione Calabria, dal Dipartimento istruzione, con questo progetto – ha spiegato ancora la vicepresidente – la prima concreta risposta per un efficace superamento delle prove Invalsi attraverso un progetto pilota volto a ridurre i divari formativi tra le scuole calabresi e il resto d’Italia, migliorando gli esiti nelle prove Invalsi attraverso il recupero, il potenziamento e l’innalzamento dell’apprendimento di base di italiano e matematica».

«Nello specifico – ha sottolineato inoltre la vicepresidente Princi – il fine del progetto ReCappCal è quello di colmare gli squilibri territoriali ed i gap formativi legati alle competenze chiave degli studenti calabresi, implementando un nuovo approccio metodologico, didattico e motivazionale per affrontare con successo le prove Invalsi».

La vice presidente ha infine ringraziato per il lavoro svolto tutti i partner coinvolti, la dirigente generale del Dipartimento istruzione, Maria Francesca Gatto, e le dirigenti di settore Anna Perani e Giulia Di Tommaso.

«La Bocconi – ha detto il rettore Billari – accompagnerà questo progetto selezionando le scuole e le classi, e valutando i risultati sia in itinere che in expost. Con i colleghi ci siamo impegnati a confrontarci con la comunità scientifica pubblicando i dati del progetto. Se questi risultati saranno positivi avremmo due vantaggi: il primo è la generabilità dal punto di vista scientifico, il secondo la capacità di applicazione pratica sul territorio che potrà essere anch’essa generalizzata».

Per il rettore Leone «colmare i gap formativi non è facile. Per questo il progetto è una sfida difficile e il successo non è scontato, ma nutriamo molto ottimismo».

«Il progetto sarà uno stimolo – ha evidenziato – non solo per le scuole coinvolte. I risultati potranno essere replicabili e magari la Calabria, questa volta, potrà essere un esempio per tutte le altre Regioni d’Italia. Ringrazio, quindi, il presidente Occhiuto e la vice presidente Princi per aver messo al centro dell’agenda della Regione Calabria la formazione, riconoscendo l’importanza che ciò riveste per tutto il territorio nazionale e a cui viene data ulteriore rilevanza dalla presenza oggi del ministro Valditara».

«La Calabria nel 2023 – ha dichiarato il presidente Ricci – ha registrato una forte riduzione della dispersione scolastica. Ciò non vuol dire che i problemi non ci siano, ma si deve dare atto che il percorso che la Calabria sta facendo è molto importante. Seminare sugli apprendimenti va al di là del progetto in sé. Lavorare sugli apprendimenti, con un effetto positivo anche sugli aspetti civici degli studenti, è una grande possibilità per il futuro. Investire tanto sull’istruzione e sull’apprendimento ritengo sia un’operazione importante che potrà avere un impatto positivo anche sulle altre competenze».

Secondo la direttrice Iunti «l’Iniziativa evidenzia il cambiamento di una politica che cerca di valorizzare il territorio, portando la Calabria al centro del contesto nazionale. Una scelta da parte del presidente Occhiuto e della vicepresidente Princi non scontata che ha portato con tutte le azioni svolte all’attenzione verso il mondo della scuola con investimenti importanti. Si è compreso fortemente come la scuola sia la leva di miglioramento e cambiamento di una realtà territoriale con molte criticità».

 

 

Alla Regione assegnato un immobile confiscato: Diventerà un centro antiviolenza

L’assessore regionale alla Sicurezza, legalità e valorizzazione a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Filippo Pietropaolo, ha reso noto che «il consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati ha assegnato alla Regione Calabria un immobile situato nel Comune di Montepaone da destinare alla realizzazione di un Centro antiviolenza a carattere regionale».

«La giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto – ha spiegato – nell’ambito delle iniziative previste dal protocollo d’intesa sottoscritto con l’Agenzia nazionale, aveva manifestato l’interesse all’acquisizione dell’immobile al proprio patrimonio quale possibile sede del centro, individuato in seguito di interlocuzioni avviate con la Procura generale di Catanzaro e con la Procura della Repubblica di Lamezia Terme. La Regione potrà, ora, intervenire per la riqualificazione e l’adeguamento del bene, e per sostenere l’avvio di un progetto di gestione».

Per Pietropaolo è «un’iniziativa che rientra nell’impegno che il governo regionale e quello nazionale – in particolare con il lavoro del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che ha delega all’Anbsc – stanno mettendo in campo per rafforzare l’attività volta al riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie».

«La restituzione alle Comunità dei beni accumulati dalle organizzazioni criminali – ha concluso – attraverso le attività illecite costituisce uno strumento di grande valore rieducativo, non solo perché dal riutilizzo di questi beni possono svilupparsi opportunità di lavoro, ma anche perché gli stessi possono trasformarsi da simboli del potere mafioso in luoghi di partecipazione civile, di inclusione sociale e di solidarietà». (rcz)