Presentati primi risultati del progetto pilota a supporto dei Comuni in difficoltà

È «un progetto-pilota molto ambizioso che nasce in Calabria e che già può dirsi modello fuori dai confini della regione, orgogliosamente all’attenzione di tavoli nazionali», lo ha definito l’assessore regionale all’Organizzazione, Filippo Pietropaolo, l’iniziativa che vede la Regione e la Fincalabra a supporto dei Comuni calabresi in difficoltà finanziaria.

A Lamezia, infatti, si è fatto un primo bilancio di questo progetto alla presenza degli Enti locali, che hanno testimoniato l’impatto del progetto nelle rispettive governance. All’appuntamento hanno portato i saluti istituzionali Anna Rita Lazzarini, del dipartimento Organizzazione e Risorse umane della Regione Calabria, e Nico Nesci di Anci Calabria in rappresentanza della presidente Rosaria Succurro.

L’assessore Pietropaolo non solo ha fortemente voluto il progetto ma ne segue passo passo ogni singolo aspetto, come ad esempio la costituzione di strumenti di analisi e predittivi attraverso l’incrocio di dati che possano prevenire criticità future.

Non a caso, una parte importante è rappresentata dai contributi forniti dai relatori Salvatore Iiritano, esperto di intelligenza artificiale ed autore di un sistema informatico ad hoc sulla fiscalità amministrativa, e della professoressa Maria Teresa Nardo, del Comitato tecnico, che ha presentato agli attenti amministratori in sala lo studio di una guida scientifica sui fattori di rischio.

Un ulteriore motivo di soddisfazione anche per il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, che si è soffermato sia sulle metodologie messe in campo che sulla finalità primaria del progetto, con l’ottimizzazione della capacità di gestione amministrativa:

«La Calabria – ha sottolineato – è finalmente in vetrina per iniziative virtuose come questa. Il nostro progetto parte dal risanamento finanziario per offrire occasioni di investimento e crescita territoriale”. Spesso, va detto, i fondi che i Comuni ricevono non si spendono per mancanza di personale esperto, per una adeguata formazione, per la scarsa conoscenza delle novità normative, oltre che per l’incapacità di istruire le pratiche del Pnrr».

La task force di esperti in materia, “reclutata” da Fincalabra con la Regione Calabria, nel breve periodo ha sopperito a questi gap. In soli quattro mesi di attività nei 36 Comuni calabresi che hanno aderito alla manifestazione di interesse, i risultati raggiunti sono più che incoraggianti e fanno da base per estendere l’iniziativa all’intero territorio regionale.

L’esigenza che il progetto non si fermi qui è stata espressa a più voci dagli amministratori che, ringraziando  l’assessore Pietropaolo per l’opportunità del supporto di professionalità competenti, hanno preso la parola: Vincenzo Pellegrino sindaco di Amantea, Alessandro Falvo sindaco di Cicala, Mirella De Vita responsabile settore finanziario delegata dal sindaco di Gioia Tauro, Paolo Mascaro sindaco di Lamezia Terme ed infine Claudio Ciliberto consigliere comunale del Comune di Maida che, pur non avendo ancora partecipato al progetto sperimentale, ha tenuto ad evidenziarne l’efficacia in attesa di rientrarvi successivamente nell’eventuale prosecuzione. (rcz)

 

 

Da Regione ok a stanziamento di 36 mln per pagare mensilità a lavoratori forestali

La Giunta regionale presieduta dal presidente Roberto Occhiuto, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha approvato il “Piano attuativo Forestazione Anno 2023”, con uno stanziamento di 36.300.000 di euro che saranno utilizzati per il pagamento dell’ultima tranche di mensilità dei lavoratori forestali alle dipendenze di Calabria verde, compresi gli addetti alla forestazione fino a qualche giorno fa in forza agli 11 Consorzi di bonifica.

Sono stati deliberati, anche, due provvedimenti della vicepresidente Giusi Pinci.

Il primo riguarda la rimodulazione della scheda Pac 7/13 per utilizzare le economie di 300 mila euro al fine di dare continuità, in tutte le scuole calabresi e fino a dicembre, al progetto “Individuazione dei disturbi specifici di apprendimento”. Da gennaio in poi, invece, per dare continuità strutturale al progetto, si attingerà al nuovo Pr 21/27 per cui sono stati previsti 25 milioni di euro.

Con l’altro atto deliberativo è stato approvato il Piano annuale di coinvolgimento degli Stakeholder nel merito della strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021/2027. Il Piano stabilisce le modalità e la tempistica di coinvolgimento degli stessi Stakeholder, soggetti del sistema dell’innovazione, che hanno aderito alle piattaforme tematiche della S3 2021/2027. Rappresenta un importante strumento per mantenere il processo di scoperta imprenditoriale sempre vivo e costante, ed è finalizzato a fornire input per l’implementazione della strategia da sviluppare rispetto alle evoluzioni del contesto territoriale.

Su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Emma Staine, sono stati deliberati i criteri di riparto, le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia anno 2023 e la relativa adozione del piano operativo regionale. Gli interventi, che saranno finanziati con 1 milione e 233 mila euro di risorse nazionali, riguardano la riorganizzazione dei consultori familiari, il potenziamento delle iniziative sociali a favore delle famiglie e le azioni volte a valorizzare i Centri per la famiglia.

Infine, su indicazione dell’assessore allo sviluppo economico, Rosario Varì, è stato approvato il calendario delle vendite di fine stagione invernali ed estive per l’anno 2024, concordate con le altre Regioni italiane. Nello specifico, le vendite di fine stagione invernale comprendono il periodo che va dal 5 gennaio al 5 marzo 2024; quelle delle stagione estiva dal 6 luglio al 4 settembre 2024. (rcz)

In Regione si presenta il bando “La Calabria per i giovani”

Domani mattina, in Cittadella regionale, alle 11, sarà presentato l’avviso regionale La Calabria per i giovani, che ha l’obiettivo di incentivare, attraverso voucher di 500 euro cadauno, la partecipazione attiva dei giovani calabresi, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, alle attività sportive presso palestre, centri e scuole sportive.

All’incontro con la stampa interverranno il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la vicepresidente con delega al ramo, Giusi Princi, ed il presidente della società di Stato Sport e Salute, Marco Mezzaroma.

L’avviso, finanziato dalla Regione Calabria, Dipartimento istruzione, sport e politiche giovanili, è stato elaborato in collaborazione con Sport e Salute, che da subito hanno condiviso l’idea della Regione di valorizzare lo sport giovanile attraverso i voucher che saranno erogati per il tramite delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive dilettantistiche della Regione Calabria.

Nel corso della conferenza stampa sarà anche sottoscritto l’apposito accordo tra la Regione Calabria e Sport e Salute, il primo protocollo d’intesa che la società di Stato firma con una Regione del Sud Italia.

L’incontro è aperto a tutte le associazioni e società sportive calabresi, alle quali saranno forniti utili informazioni per poter partecipare all’avviso e per gestire al meglio i voucher, utile strumento per contrastare il rischio di esclusione sociale avvicinando i giovani alla pratica sportiva, come fattore importante di aggregazione relazionale e di superamento delle fragilità psicologiche. (rcz)

Da Regione ok a provvedimenti su istruzione, formazione e beni confiscati

Sono numerosi gli ok che la Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha dato a diversi provvedimenti.

Su indicazione della vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi, è stata approvata una delibera che stabilisce la programmazione regionale delle risorse, per l’annualità 2023, relativa al sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6. In particolare con decreto n. 82/2023 vengono assegnati alla Regione 12.080.212.83 euro ai quali si aggiunge una quota di cofinanziamento regionale per un importo pari ad 3.026.625.02 euro che, nello specifico, saranno utilizzati per l’attivazione di nuove sezioni primavera (fascia di età 18-24 mesi) e per la riqualificazione degli arredi e delle attrezzature dei servizi destinati all’infanzia.

Su proposta congiunta della vicepresidente Princi e dell’assessore al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, è stato, poi, deliberato lo schema di Accordo triennale con l’Ufficio scolastico regionale della Calabria e le Linee guida per l’avvio di percorsi formativi sperimentali finalizzati all’acquisizione della qualifica di Operatore socio-sanitario (Oss), da attuarsi presso gli Istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale della Calabria e gli Enti di formazione accreditati dalla Regione Calabria.

Per la prima volta in Calabria, gli studenti frequentanti gli Istituti professionali per la sanità e l’assistenza sociale avranno l’opportunità di valorizzare il proprio percorso curriculare con il riconoscimento delle duecento ore maturate durante il percorso scolastico, consentendo loro di accedere, quindi, previo accertamento delle competenze acquisite, al corso di qualifica per Operatore socio sanitario offerto dalla Agenzie di formazione accreditate, con cui le scuole potranno definire specifici accordi.

Approvati, inoltre, altri due importanti atti deliberativi dell’assessore all’organizzazione e alle risorse umane, Filippo Pietropaolo.

È stata deliberata la strategia regionale per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso le politiche di coesione. La strategia regionale, che ha una struttura coerente con quella nazionale, si pone come fine primario quello di fluidificare le attività e le iniziative di competenza regionale, rafforzando la cooperazione tra le strutture amministrative regionali e tra queste e le istituzioni territoriali competenti. L’approvazione di questo strumento programmatico consentirà alla Regione Calabria di conseguire un ulteriore obiettivo nel percorso della valorizzazione di un patrimonio che, soprattutto nelle aree economicamente più deboli ma al contempo più caratterizzate dalla rilevanza del fenomeno, costituisce un’essenziale leva di sviluppo e riscatto.

Con un altro provvedimento è stato, invece, approvato il regolamento per l’attuazione del sistema formativo del personale dei servizi di polizia locale. Il regolamento si applica ai corpi e ai servizi della polizia locale dei Comuni e degli altri Enti locali che svolgono le funzioni di polizia locale. È rivolto a tutto il personale appartenente ai servizi di polizia locale della Regione Calabria, secondo due direttrici: percorsi di formazione in ingresso, che si articolano in: formazione di base per gli agenti e di qualificazione per gli ufficiali; formazione continua rivolta al personale di polizia locale che abbia già assolto all’obbligo della formazione in ingresso. (rcz)

Princi: È nata la rete dei teatri

È nata Calabria Creazione Contemporanea, un protocollo che ha l’obiettivo di costituire una rete artistica. Il progetto, dalal durata settennale, vuole sviluppare visioni e politiche condivise in campo artistico tra le Amministrazioni partner, favorendo il dialogo comune con la Regione Calabria e il Governo centrale, rendendo sostenibile la gestione dei teatri e degli spazi pubblici per lo spettacolo dal vivo e condividendo modalità organizzative e programmazioni artistiche, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dall’Agenda 2030.

È quanto ha annunciato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, giudicando positivamente l’iniziativa dei cinque capoluoghi di provincia «di unirsi per sviluppare, intorno al progetto ‘Calabria Creazione Contemporanea’, un cartellone comune teatrale e di spettacoli dal vivo, nonché politiche di gestione condivise delle strutture teatrali cittadine».

«Mi fa molto piacere perché, nel corso delle interlocuzioni avute con i sindaci dei Comuni capoluogo e con i loro delegati alla cultura – ha spiegato – ho accolto positivamente l’idea di uscire dal guscio del provincialismo per abbracciare una visione più ampia, appunto realizzando il progetto Calabria Creazione Contemporanea. La promozione di stagioni teatrali di qualità nell’ambito di un unico cartellone, eviterà di sovrapporre gli appuntamenti, favorendo la mobilità interprovinciale e la possibilità di vivere i teatri calabresi tutto l’anno».

“Si tratta di un risultato importante e per nulla facile. Dopo le iniziali difficoltà legate a visioni diverse – specifica la vicepresidente Princi – i Comuni capoluogo di provincia hanno trovato la soluzione, superando le reciproche diffidenze iniziali, facendo anche tesoro efficacemente dei momenti di confronto che abbiamo avuto in Cittadella regionale, anche in presenza del personale dirigenziale ed amministrativo del Dipartimento cultura, con la dirigente generale Maria Francesca Gatto, e con la dirigente di settore che ne hanno seguito l’iter, Ersilia Amatruda. É soltanto l’inizio di un cammino che, mi auguro, anche altre amministrazioni pubbliche calabresi possano intraprendere, unendosi insieme e trovando la stessa disponibilità che i capoluoghi di provincia hanno avuto nel loro percorso».

«Un progetto dalle grandi ambizioni – ha evidenziato – quello di ‘Calabria Creazione Contemporanea’ che la Regione, attraverso l’assessorato che ho l’onore di rappresentare, si impegnerà a sostenere concretamente garantendo, per la prima volta in Calabria, la centralità che un comparto così importante deve avere. La legge demanda infatti le Regioni a dettare le linee guida, a cristallizzare una visione di lungo periodo nel settore teatrale e, di non poco conto, a pianificare l’investimento finanziario affinché queste splendide macchine abbiano le ruote per camminare».

«La Giunta regionale guidata dal presidente Occhiuto, mai come prima, ha investito enormemente nella cultura e, quindi – ha sottolineato inoltre Princi – anche nel comparto teatrale e degli spettacoli dal vivo; si sta puntando molto sul rafforzamento del sistema teatrale regionale non solo con i finanziamenti, ma con un coordinamento di visione che renda la Calabria un territorio appetibile anche agli operatori del settore di altre regioni. Nel prossimo investimento del Fondo sociale di coesione (Fsc), per i prossimi cinque anni, abbiamo previsto, per il settore Cultura uno stanziamento di ben 40 milioni di euro. Un significativo cambio di prospettiva anche per le politiche culturali e teatrali, garantendo la giusta centralità che, per la prima volta, la Regione vuol dare a tale ambito ritenendolo strategico per lo sviluppo della nostra terra».

«Sosterremo quindi, l’intero indotto produttivo dei teatri – ha detto ancora – perché vogliamo imprimere un cambiamento culturale, un cambio di mentalità, intervenendo nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio artistico e delle attività culturali. Per il lavoro svolto, ringrazio pertanto i sindaci e i loro delegati alla cultura, gli operatori culturali, il personale del Dipartimento regionale per aver messo in atto una progettualità corale di partecipazione, che coinvolgerà anche le scuole, con l’obiettivo di costruire, con un impegno comune, una visione a lungo termine di sviluppo culturale ed economico della Calabria». (rcz)

Il sindaco di Mandatoriccio Grispino: Regione coinvolga i Comuni sui Marcatori Identitari Distintivi

«La Regione Calabria non deve lesinare sforzi in termini di promozione e divulgazione del progetto MID coinvolgendo anzitutto gli enti locali». È quanto ha dichiarato il sindaco di Mandatoriccio, Aldo Grispino, rilanciando l’appello dell’eurodeputato Denis Nesci affinché il progetto sia realizzato effettivamente a partire da una maggiore comunicazione interna nei territori.

«Quello dei Marcatori Identitari Distintivi (Mid) è un progetto importante – ha sottolineato – che può contribuire allo sviluppo turistico ed economico della regione; a patto però che i territori diventino protagonisti al loro interno di questa consapevolezza rispetto ad un patrimonio che deve diventare prodotto turistico e fonte di reddito per il futuro. Mandatoriccio si sente pronta a fare squadra con altri sindaci e a costruire reti capaci di andare oltre ogni campanilismo e municipalismo e cliché del passato».

Il primo cittadino, infatti, ha partecipato all’evento Mid per i Turismi – Modello regionale di sviluppo replicabile in UE, ospitato nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

Promossa dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR-Group), dall’eurodeputato Denis Nesci e dal Presidente dell’Ente di Patronato e di Assistenza Sociale (EPAS) Mario Smurra, all’iniziativa, coordinata dal giornalista Francesco Scopelliti, sono intervenuti gli Eurodeputati di Fratelli d’Italia, Denis Nesci e Carlo Fidanza, rispettivamente componente della Commissione Sviluppo regionale del Parlamento Europeo e Capodelegazione di FdI in Europa, la Consigliera regionale della Calabria e Presidente della Prima commissione regionale Affari Istituzionali e regionali, Luciana De Francesco e Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di regia sui Mid della Regione Calabria.

«La Calabria, grazie anche all’impulso positivo della Giunta Occhiuto – ha continuato Grispino – continua ad indicare dei modelli, delle prassi, dei progetti di riferimento che diventano replicabili anche e soprattutto fuori dalla Calabria, al di là di ogni narrazione negativa che vuole la nostra regione sempre ultima in ogni classifica. Testimonianza ne sono, tra gli altri, il programma Yes I Start Up Calabria ed il modello di prevenzione degli incendi boschivi attraverso l’impiego di droni, che sono diventati esempio di riferimento per altre regioni».

Il Primo Cittadino coglie l’occasione per ringraziare l’eurodeputato Nesci ed il Presidente dell’EPAS Mario Smurra, che ha promosso la missione della delegazione di amministratori del territorio jonico, di cui hanno fatto parte, tra gli altri, anche l’Assessore agli Affari istituzionali e al Patrimonio della Provincia di Cosenza, Adele Olivo, il Presidente del Consiglio comunale di Crosia, Francesco Russo, il consigliere comunale di Longobucco Lara Grillo ed il Vicesindaco di Pietrapaola, Giuseppe Forciniti. (rcs)

Bussone (Uncem): Regione investa di più sulla montagna

La Regione «deve essere meno timida e deve accelerare i percorsi di riorganizzazione dei Comuni montani, con la creazione di Unioni montane di Comuni, nonché con una solida legge per lo sviluppo dei territori». È quanto ha dichiarato il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone, nel corso del convegno Comuni insieme svoltosi a Platì.

All’incontro, svoltosi nella Sala Consiliare del Comune, hanno partecipato anche il presidente della Delegazione Calabria Vincenzo Mazzei il sindaco di Plati Rosario Sergi, il Presidente del Consiglio Paolo Ferrara e tanti Amministratori e Sindaci della Locride.

«La Regione – hanno aggiunto Bussone – ha ricevuto dal fondo nazionale per la montagna 15 milioni di euro nel 2023. Ha un solo modo per investirli, coinvolgendo le comunità in un percorso di transizione ecologica ed energetica, puntando su un neopopolamento. Questa soluzione sono le Green Communities. Che sono soluzioni integrate di sviluppo, sociale ed economico, per un territorio, per più Comuni. Ci sono due aree finanziate dal Pnrr e altre possono aggiungersi se la Regione vorrà ascoltarci, promuovendo un’azione vera di crescita e inclusione».

Gli incontri con i sindaci, prosegue la nota, «hanno permesso di lavorare su un tema decisivo anche in Calabria: come i Comuni lavorano e stanno insieme. Non fusioni, non servono. Ma collaborazione, unità, impegno congiunto dei sindaci e delle Amministrazioni. Gli esempi in Italia non mancano. Dalla Lombardia che ha mantenuto le Comunità montane, all’Emilia Romagna che ha solide Unioni montane di Comuni».

«Anche la Calabria deve essere più capace di leggere i segni dei tempi – ha evidenziato Mazzei –. Non solo qui sono state erroneamente distrutte le Comunità montane, ritenute inutili. Mai sbaglio è stato più grande. E lo dimostra la fragilità dei Comuni divisi, del municipalismo e del campanilismo. Abbiamo bisogno di sinergie, di democrazia e livelli istituzionali più solidi. I Comuni possono, devono lavorare insieme riorganizzando i servizi pubblici, garantendo crescita e sviluppo. Introdurre in legge le Unioni montane è importantissimo. C’è un disegno di legge depositato in Consiglio che deve andare veloce verso l’approvazione. Chi ha dubbi venga con noi a visitare l’Unione montana dell’Appennino Reggiano o la Comunità montana Valle Trompia. Capirà cosa significa avere istituzioni sovracomunali solide».

I sindaci hanno anche posto il tema delle infrastrutture, degli investimenti sulle strade.

«Hanno ragione –ha chiarito Bussone – perché Anas negli ultimi anni ha fatto troppo poco. E fanno bene a essere arrabbiati. Abbiamo chiesto al ministro Calderoli di alzare l’asticella con Ansa. Chiedendo che nei contratti di servizio nazionali e regionali i territori rurali e montani hanno maggiore spazio. Non possiamo avere situazioni a rischio, con danni per le comunità locali. Serve un cambio di passo. Così come sulla legge e sull’ordinamento dei Comuni».

«Alla Cittadella vincano la timidezza. Si impegno di più nell’accompagnare percorsi di lavoro insieme tra Comuni – ha ribadito –. Investano sulla montagna perché non è sostenibile che una Regione come la Calabria metta niente per un fondo regionale destinato alla montagna e zero puro sul fondo associazionismo. Non è sostenibile e politicamente accettabile. Occorre fare di più e subito. Uncem è a disposizione. Ma non si tradisca l’Appennino, i Comuni insieme, la forza dell’unità tra Enti che fa bene a tutti. La Calabria può affermare un ruolo nazionale se crede nell’Appennino e nei Comuni che agiscono insieme».

Per Carmelo Versace, vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha evidenziato l’importanza dei contributi che sono stati portati nel corso del convegno, «sottolineando un po’ quelle sono da sempre le problematiche che hanno i Comuni in generale in termini di servizi, ma soprattutto nel non poter essere sempre attori principali delle richieste che i nostri concittadini ci sottopongono nel quotidiano».

«Ho sempre ritenuto – ha continuato – che la Città Metropolitana deve essere un po’, come recita tra le altre cose il proprio statuto, quell’Ente sovraordinato, per l’appunto di area vasta che deve rispondere alle esigenze dei tanti comuni, dei Sindaci, degli amministratori tutti, sulla base di funzioni purtroppo mai attribuite ad oggi dalla Regione, senza farne una questione partitica ma restando nel merito delle questioni».

«Credo che la proposta portata avanti da Uncem e dal suo Presidente non possa che trovare ampia convergenza da parte di tutti noi – ha proseguito – nella misura in cui il principio di sussidiarietà tra Comuni che mettono insieme i servizi a disposizione l’uno dell’altro non può che essere un primo importante passo per guardare con speranza al futuro».

«È stata questa – ha concluso – un’occasione altrettanto utile per parlare di viabilità, infrastrutture e di comunità energetica, proprio per non lasciare nulla al caso e pensare anche a quegli interventi che favorirebbero lo sviluppo dei nostri territori, bloccando lo spopolamento dei nostri importanti e sempre belli Borghi». (rrc)

IL RITORNO DEL “BON TON” ISTITUZIONALE
OCCHIUTO-FALCOMATÀ: ORA LE DELEGHE

di MIMMO NUNNARIForse il degrado della politica e il chiassoso cicalio del dibattito odierno, a livello nazionale e locale, ci hanno disabituati alle buone maniere e al confronto civile, certo è che le parole garbate, cordiali, del presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto dopo la decisione con cui la Cassazione ha annullato la condanna al sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà nell’ambito del processo ‘Miramare’, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a chi detesta il linguaggio volgare e approssimativo della politica  di oggi.

Ha detto Occhiuto: «Nonostante le distanze politiche che esistono tra di noi, sono umanamente felice per Falcomatà, che con questa sentenza archivia un calvario giudiziario durato a lungo e che ha inciso nella storia della città di Reggio Calabria».

A stretto giro è arrivata la risposta dello stesso tono di Falcomatà: «Percepisco un elemento politico nelle sue parole, la volontà di stabilire un dialogo istituzionale tra la Regione Calabria e la città metropolitana di Reggio Calabria, e questo per me è un qualcosa dal quale non si può prescindere. Io ho apprezzato le parole ufficiali del presidente, che mi ha anche telefonato. Nei prossimi giorni gli chiederò un incontro, non soltanto per risalutarlo da sindaco reinsediato, ma anche per affrontare alcune questioni che per la città metropolitana sono di preminente importanza».

Le parole di Occhiuto e quelle di Falcomatà, fanno bene alla buona politica e consentono di fare una riflessione sul valore originario dei princìpi su cui si basa oggi il nostro lessico politico, negli ultimi tempi scaduto verso la chiacchiera banale, perfino volgare e molesta.

Gli esempi non mancano e come sappiamo quelle parole pronunciate nel confronto politico e nel dibattito si esauriscono quasi sempre in quel complesso gioco finalizzato al raggiungimento di uno sperato misero punto in più di consenso, lasciando fuori sostanza e  concretezza degli argomenti trattati.

Espressioni di  facile effetto, che attirano like e condivisioni sui social; parole, che i politici hanno imparato a maneggiare e piegare alle loro esigenze propagandistiche, sono preferite all’argomentare e alle discussioni sui contenuti e sulle idee orientate al bene comune; ad un linguaggio rispettoso e non ostile.

Se la Calabria, che non è estranea al “linguaggio viziato” della politica, con l’aggravante di un tasso elevato di conflittualità tra territori, alimentato da amministratori locali con una visione a volte provinciale del futuro, cambiasse, adottando toni e stili pragmatici, nei confronti e nei dibattiti, ne guadagnerebbe l’intera regione, che ha bisogno di convergenze e solidarietà, per affrontare le dure battaglie che l’attendono.

Di Calabria, percepiamo che si discute di più negli ultimi tempi, e in positivo. Molte cose si muovono, in una pluralità di campi: dall’impresa alla scuola e all’università, dalla sanità alla cultura, ma quel che continua a difettare è ciò che si può definire “l’incrocio virtuoso”  tra poche appropriate, ben finalizzate, ottimamente condotte in tempi certi, operazioni progettuali e sistematiche del Governo centrale, da connettere con i piani di sviluppo regionale.

Si vince, sappiamo, con una narrazione diversa della Calabria, ma si vince se nel racconto incide un linguaggio rinnovato della politica che, fuori da dualismi, conflitti, talvolta rancore, sappia mettere insieme impegno, risorse, azioni efficaci, coesione sociale, nell’interesse dell’intera regione e non di una o di un’altra parte. Occorre una virata, che può arrivare anche col cambiamento del linguaggio. Ecco perché, le parole di Occhiuto e quelle di Falcomatà, sono da salutare come l’inizio di un possibile cambiamento di confronto nella politica calabrese.

La Calabria ha bisogno di unità, di riconciliarsi col resto del Paese e prima di tutto al suo interno. E le parole, quelle “giuste”, possono essere determinanti. Il potere del linguaggio è immenso, può tanto compiere gesti positivi quanto discriminare, rafforzare stereotipi e rapporti di potere.

Se impariamo a usarlo bene e a stare uniti possiamo vincere.

«Dove c’è unità, c’è sempre la vittoria», diceva un antico filosofo.  (mnu)

L’OPINIONE / Laura Ferrara: La Calabria ancora una volta sarà bocciata per la spesa fondi Ue

di LAURA FERRARAMancano poco più di due mesi alla chiusura del Programma operativo della Calabria 2014-2020 e la Commissione europea, rispondendo ad una mia interrogazione, mi informa che solo il 27 settembre la Regione ha notificato l’ennesima modifica dello stesso.

Il processo di revisione che riguarda il Programma operativo calabrese 2014-2020 non è altro che un artificio grazie al quale si elargiscono fondi a pioggia così da centrare l’obiettivo della spesa, o almeno provarci, a discapito della qualità. La riprogrammazione, dunque, non servirà ai calabresi, non gli verrà restituito, infatti, un territorio i cui investimenti hanno prodotto crescita e competitività, bensì si metterà, giusto, in sicurezza il programma. Questo va detto a futura memoria, quando il centrodestra, al pari di chi li ha preceduti, sbandiererà il raggiungimento dei target di spesa. Da tempo nel Dipartimento programmazione si promuovono operazioni volte esclusivamente a fare cassa, bandi per progetti da 5mila euro utili ad accontentare qualche associazione amica, risorse ridestinate a progetti vecchi e accantonati nei cassetti dei vari Enti. Così come si sposta la spesa verso assi del Por già ampiamente coperti. Circa 120 milioni verranno destinati per il programma Safe. Tutto lecito, per carità, ma se il 5% di un programma pluriennale (quasi decennale) potrebbe essere speso a pagare bollette elettriche e quindi colmare un’emergenza attuale, questo significa che nulla si sarebbe mai realizzato con quelle risorse. Nonostante la rincorsa, la spesa ancora arranca. Alla data del 2 ottobre 2023, infatti, l’importo della spesa certificata, in base alle informazioni fatte pervenire dall’autorità di gestione, ammontava a 1.619,5 milioni di euro. Ciò equivale al 72,8 % delle risorse disponibili a valere sul Por, ancora da modificare, tuttavia. Ecco perché, secondo la Commissione europea, al momento non è possibile escludere che le risorse inutilizzate possano essere disimpegnate in sede di chiusura della programmazione. Ancora una volta la nostra Regione verrà bocciata circa la qualità della spesa dei fondi comunitari, a maggior ragione se consideriamo i numerosi processi di revisione e rimodulazione già intervenuti sul Por Calabria negli scorsi anni e che hanno inciso notevolmente, per non dire stravolto, la struttura originaria dello stesso. (lf)

[Laura Ferrara è europarlamentare del Movimento 5 Stelle]

Lunedì in Cittadella si presenta la Carta degli Oli extravergini di oliva della Calabria

Lunedì 16 ottobre, in Cittadella regionale, alle 10, sarà presentata la Carta degli Extravergini d’oliva della Calabria, realizzata a cura del CreaConsiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

L’iniziativa si aprirà con i saluti istituzionali della vicepresidente della Regione, Giusi Princi, dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, del direttore generale Crea, Stefano Vaccari.

All’incontro interverranno anche i direttori del Crea Politiche e bioeconomia (CreaPb cui spetta il coordinamento del progetto con Milena Verrascina, primo tecnologo), Alessandra Pesce, del Crea Olivicoltura frutticoltura agrumicoltura (CreaOfa), Enzo Perri, e del direttore generale del dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo.

La carta degli oli Dop e Igp calabresi nasce per fornire agli operatori della ristorazione e agli studenti delle scuole alberghiere un valido strumento comunicativo capace di divulgare la conoscenza sulle caratteristiche organolettiche dell’olio extra vergine di oliva, sulla sua qualità e sulle peculiarità dei territori, con lo scopo di favorire l’abbinamento cibo/olio finalizzato all’esaltazione dei gusti e dei sapori, come le ricette locali tramandano, attraverso il sottile filo della memoria che collega il passato al futuro, attraverso il presente.

L’evento rientra nell’ambito del progetto Oleario, dove l’Italia lascia il segno, finanziato dalla Rete rurale nazionale, che vede coinvolti, oltre ai centri Crea Ofa e Pb, anche Alimenti e Nutrizione.

Oleario ha creato sinergie con il mondo della scuola attraverso il suo Trivia Game a cui hanno partecipato varie scuole non solo calabresi, partecipando con il club Unesco e l’associazione Unesco Giovani a un’importante manifestazione sull’olio evo a Imperia e a Cosenza, a un convegno al Parco archeologico di Scolacium, creando un legame tra l’olio extravergine in commercio e i reperti che il mondo antico ci ha tramandato, e, infine, in Valtellina, un territorio poco olivicolo ma in cui la qualità emerge prepotentemente. (rcz)