I sindaci di Anci Calabria contro la lenta agonia del S. Anna Hospital

I sindaci di Anci Calabria hanno predisposto un documento per stigmatizzare la gravissima situazione che si sta creando intorno al caso del Sant’Anna Hospital di Catanzaro che, continuando così, è destinato a una lenta agonia con evidenti disagi per i cittadini e il personale sanitario.

«La lettera – si legge nel documento –  che il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha inviato nei giorni scorsi ai ministri Speranza e Lamorgese, chiedendo l’avvio di un’attività ispettiva al fine di fare chiarezza sul caso Sant’Anna Hospital di Catanzaro, ha rappresentato un’iniziativa necessaria per richiamare l’attenzione del Governo nazionale su una vicenda, dai risvolti complessi, che deve trovare una soluzione per il bene di tutti i calabresi.
Il presidente Spirlì, nella missiva, ha puntato il dito contro le responsabilità dell’Asp di Catanzaro che avrebbe espresso la volontà di non sottoscrivere con il management della struttura sanitaria il contratto 2020 sino alla risoluzione del contenzioso in essere. Il rischio concreto, dunque, è quello di impantanarsi in un groviglio burocratico che finirebbe per nuocere ai medici e ai professionisti che operano da anni, con risultati eccelsi, all’interno del S. Anna Hospital e, di conseguenza, ai tanti pazienti che possono godere di un’assistenza di alto profilo, in campo cardiochirurgico, restando nella nostra terra. Non si può, infatti, non considerare il pericolo che la sospensione prolungata dell’attività del presidio del Capoluogo potrebbe arrecare ai cittadini calabresi nel caso in cui si trovassero costretti ad andare fuori regione per curarsi.
La lenta agonia che il Sant’Anna sta subendo, inoltre, rappresenterebbe una ferita incolmabile dal punto di vista economico ed occupazionale, considerando l’importante indotto che la struttura assicura al territorio anche in termini di posti di lavoro.
I Sindaci, che sono i primi tutori della salute e del lavoro nelle nostre comunità, non possono, dunque, che condividere nello specifico la richiesta di Spirlì e associarsi nell’appello rivolto ai ministri affinché il Governo, dall’alto, prenda in mano la situazione superando l’impasse e assumendo le determinazioni indispensabili a tutela dei diritti dei calabresi. Tanto è emerso quest’oggi durante lo svolgimento del Consiglio Regionale di ANCI Calabria, nella cui occasione diversi Sindaci ed Amministratori hanno evidenziato la portata della vicenda che investe non solo il territorio catanzarese ma si riversa anche sugli ambiti delle altre provincie e sulle relative popolazioni». (rrm)

Vertenza Sant’Anna Hospital, Fp – Cgil Area Vasta Cz, Kr, Vv scrive al Commissario Longo

Fp – Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia ha inviato, a firma del segretario generale Franco Grillo e della delegata aziendale, Iolanda Iannello, una lettera al commissario ad acta Guido Longo, al prefetto Luisa Latella, e al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, volta a sensibilizzare un celere intervento risolutivo a sostegno dei Sant’Anna Hospital.

«Assistiamo sgomenti – si legge nella lettera – da giorni all’alternanza di vicissitudini che investono il S. Anna Hospital. A prescindere dalla vicende giudiziarie, che sono state e continueranno ad essere oggetto di valutazione da parte della magistratura, in ragione della dichiarata sospensione dell’attività da parte dei vertici aziendali, a far data dal 28 dicembre prossimo ci si interroga su quale sarà la sorte di un centro di Eccellenza qual è il S. Anna Hospital, del personale sanitario e non, che con la dovuta dedizione presta attività lavorativa, da sempre,  nell’interesse dei pazienti, volano principale delle prestazioni sanitarie erogate da professionisti di riconosciuta fama».

«Certo – continua la lettera – siamo consapevoli che le risposte richieste non siano facili da individuare, ma siamo altrettanto consapevoli che un eventuale debito giudiziario, non possa gravare su un sistema sanitario che comunque ha continuato a lavorare per il bene dei pazienti. Attendiamo con fervore una risposta tesa ad una soluzione condivisa  che salvaguardi i livelli occupazionali e la tutela della salute dei pazienti». (rcz)