Martedì l’assemblea unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Martedì 16 maggio, a Lamezia Terme, alle 9.30, al Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II”, si terrà l’assemblea unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Calabria, dal titolo Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti.

All’assemblea regionale unitaria, che sarà presieduta da Cosimo Piscioneri, Segretario generale della Fnp Cisl Calabria, porteranno il loro contributo i Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

Prima degli interventi delle delegate, dei delegati e degli attivisti, relazionerà Claudia Carlino, Segretario generale dello Spi Cgil, mentre le conclusioni del dibattito saranno tirate da Francesco De Biase, Segretario generale della Uilpensionati Calabria.

L’assemblea è stata organizzata in preparazione della terza tappa della mobilitazione nazionale che si svolgerà a Napoli il 20 maggio. (rcz)

I sindacati: Forestazione fondamentale per il rilancio dell’economia regionale

La forestazione è uno dei settori cardine dell’economia calabrese e non può essere destrutturato». È quanto hanno detto, in una nota congiunta, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria.

I sindacalisti, infatti, saranno presenti alla mobilitazione di domani in programma davanti alla Cittadella regionale proprio per la forestazione calabrese che, come hanno ribadito  Sposato, Russo e Biondo, «è un settore fondamentale per la Calabria sia per quanto riguarda la questione della prevenzione, del dissesto idrogeologico, del recupero delle aree interne e, quindi, per il rilancio economico dell’intero territorio regionale».

«Sottoporre questo ambito occupazionale a continui tagli – hanno aggiunto – avendo come unico indirizzo da seguire quello maturato da polemiche sterili e surreali, non è la strada più giusta da seguire».

«Per questo – hanno detto ancora – condividendo appieno le richieste provenienti dalle categorie, chiediamo anche noi a gran voce attenzione rispetto alla piattaforma rivendicativa dove si ribadisce che il settore non può più fare a meno di un ricambio generazionale. Il settore forestale in Calabria conta ormai poco più di 4000 lavoratrici e lavoratori, con un’età media che si aggira attorno ai 60 anni e, quindi, ormai vicini alla pensione».

«È evidente a tutti come, con questi numeri – hanno rposeguito i sindacalisti – sia impensabile poter mettere in campo progettazioni per tutelare un patrimonio boschivo di oltre 650 mila ettari in un territorio fragilissimo dal punto di vista idrogeologico».

«Quello che noi, invece, chiediamo – hanno rilanciato– è la massima attenzione verso un settore che, se concretamente sostenuto nel pieno rispetto della legalità, potrebbe promuovere il sistema economico e produttivo della Calabria, rilanciandone la sua ricchezza attraverso la valorizzazione delle aree interne».

«La Calabria, infatti – hanno ricordato – è una delle regioni più boschive d’Italia e questo patrimonio ad oggi non è pienamente sfruttato».

«Il potenziamento della forestazione, poi – hanno detto ancora – diventa un tema centrale nel dibattito sui temi della difesa dell’ambiente, nel momento in cui la nostra Nazione, in ossequio agli indirizzi dell’Unione europea, si appresta ad una transizione energetica importante e quanto mai non rinviabile».

«Per questo, scendendo in piazza oggi, 12 maggio – hanno detto ancora – vogliamo suonare la sveglia ad un Governo che, purtroppo, appare quanto meno assente su questa tematica e lo faremo anche in preparazione della mobilitazione unitaria che, il prossimo 20 maggio, vivrà a Napoli la sua terza giornata di protesta e di proposta».

«Allo stesso tempo, infine – hanno concluso – senza giri di parole chiediamo alla Regione Calabria di non trascurare il potenziamento occupazione della forestazione ma, anzi, di farlo provvedendo a destinare verso questo settore una quota parte della programmazione europea 21/27». (rcz)

Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, Cgil, Cisl e Uil non partecipano

«Cgil, Cisl e Uil non saranno presenti questa mattina alla riunione dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, convocata presso il consiglio regionale della Calabria dal presidente Filippo Mancuso», dichiarano in una nota unitaria i segretari generali regionali delle tre organizzazioni Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

«Ovviamente – proseguono i tre sindacalisti – la nostra assenza non significa affatto una sottovalutazione dell’importanza dell’organismo creato con la legge regionale n. 412 del 30/11/2022. Intendiamo invece, proprio per valorizzarne l’importante funzione, sottolineare alcuni punti. Innanzitutto, non riteniamo abbia senso una convocazione con all’ordine del giorno la “presentazione delle linee guide, della finalità e degli obiettivi dell’Osservatorio”, laddove le organizzazioni che rappresentano i lavoratori non hanno avuto la possibilità di partecipare all’elaborazione di queste linee, finalità e obiettivi».

«Inoltre, la presidenza dell’Osservatorio è assegnata non dai componenti dall’organismo stesso – hanno detto – come vorrebbe la logica della partecipazione democratica, ma dal presidente del consiglio regionale con proprio decreto: un organismo importante, che prevede una larga presenza di enti e organizzazioni competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sa certamente decidere da sé chi deve svolgere le funzioni di presidente. Con queste premesse, l’Osservatorio parte male».

«Chiediamo perciò al consiglio regionale – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – di intervenire per correggere queste sgrammaticature istituzionali, se si vuole che l’organismo sia davvero uno strumento efficace per “il miglioramento della vita lavorativa, nonché della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori”, che operi effettivamente “nel rispetto del principio di sussidiarietà e secondo il metodo della concertazione con le parti sociali e della collaborazione con gli enti locali e con gli enti istituzionali competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, come è scritto nell’art. 1 della legge istitutiva». (rcz)

FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil: Regione non si sottragga a responsabilità per Ospedale della Sibaritide

«La Regione Calabria non si sottragga alle proprie responsabilità sul completamento del nuovo Ospedale della Sibaritide». È quanto hanno chiesto i segretari generali di FenealUil Calabria, Filca Cisl Calabria e Fillea Cgil Calabria, rispettivamente Maria Elena SeneseFranco VentarolaSimone Celebre, chiedendo anche, affinché la Regione «si impegni finanziariamente nell’approvare la perizia di variante che, in questo momento storico, appare come il punto determinante per accompagnare il nuovo presidio ospedaliero all’avvio della sua missione di miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio».

«La cifra da coprire è importante – hanno evidenziato – quasi quanto quella investita sino a oggi per la realizzazione di oltre il 90% delle opere a progetto, e di questo ne siamo consapevoli ma, allo stesso tempo, siamo convinti che non impegnare la Regione Calabria, con convinta concretezza, nella realizzazione definitiva di questa opera pubblica di grande importanza, sarebbe uno smacco insopportabile per i calabresi e, in particolare, per le cittadine e i cittadini di un territorio già ampiamente sacrificato sull’altare delle promesse elettorali».

«I tempi stringono, al momento non ci sono le condizioni economiche per proseguire nella costruzione dell’ opera – hanno proseguito – il cantiere di fatto è fermo, e sulla graticola ci rimangono le maestranze dell’azienda committente che, entro la fine di questo mese sarà chiamata a presentare una perizia di variante utile a superare le nuove previsioni di dotazione infrastrutturale inserite dal cosiddetto Decreto Covid e a far ripartire il cantiere e, quindi, traghettare il nuovo Ospedale della Sibaritide verso il taglio del nastro definitivo».

«Il presidente della giunta regionale, davanti al prefetto di Cosenza – hanno ricordato – ha garantito l’impegno suo personale e del governo regionale finalizzato all’approvazione del nuovo Piano economico finanziario dell’opera, all’approvazione in tempi celeri del progetto di variante e, quindi, alla copertura economica dei costi dello stesso progetto di variante. Così come nella stessa riunione erano stati presi impegni da parte del presidente per la liquidazione delle risorse Covid già contabilizzate, entro il 30 aprile 2023».

«Quello posto in essere da chi gestisce la cosa pubblica in Calabria non dovrà essere un mero atto tecnico – hanno detto – ma lo stesso dovrà essere sostenuto da un impegno amministrativo, politico ed economico, da parte della giunta regionale.  Abbiamo già detto, infine, che mantenere questo impegno vorrà dire non solo dare un orizzonte certo al nuovo Ospedale della Sibaritide, la cui consegna precedentemente fissata non potrebbe essere altrimenti rispettata, e offrire le attese garanzie ai lavoratori di un’impresa che si è detta obbligata, per la lievitazione dei costi legata ai diversi scenari di crisi che si sono alternati in questi ultimi mesi e ai rincari spropositati delle materie prime con le quali è stata chiamata a fare i conti, provocando oltre al danno per la comunità anche la beffa per decine di lavoratori, alla chiusura del cantiere in tempi ristrettissimi». (rcs)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Da Regione silenzio sulla Legge sull’invecchiamento

I segretari generale dello Spi CgilFnp Calabria, e Uilp Calabria, rispettivamente Claudia Carlino, Cosimo PiscioneriFrancesco De Biase, hanno denunciato il silenzio, da parte della Regione, sulla Legge sull’Invecchiamento attivo.

«In Calabria gli anziani stentano! Quasi il 70 per cento dei pensionati, percepisce una retribuzione mensile molto al di sotto di mille euro al mese. Il welfare regionale si dimostra claudicante e la sanità, oltre che la medicina territoriale sono ancora piene di lacune» hanno detto i sindacalisti, aggiungendo che «siamo anche costretti a registrare, come, dopo un primo dialogo avviato con l’assessore regionale alle Politiche Sociali Tilde Minasi in merito alla legge regionale n.12 del 2018 sull’invecchiamento attivo, alle promesse non siano susseguiti i fatti. A poco sono servite ad oggi le sollecitazioni formali già presentate rispetto alle quali attendiamo ancora risposta».

«Il tutto in una terra in cui gli anziani sono l’anello debole – hanno evidenziato –. Sono di queste ore i dati diffusi dallo studio “I servizi sociali territoriali: un’analisi per territorio provinciale”, redatto dall’Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali del Cnel, realizzato in collaborazione con Istat sul database informativo 2018, che rivelano che la Calabria purtroppo ancora una volta, è agli ultimi posti per la spesa a loro dedicata».

«In Calabria – hanno sottolineato – la legge non è mai di fatto diventata operativa e a tale scopo lo scorso aprile le scriventi sigle sindacali avevano incontrato l’assessore. La riunione si è conclusa con la decisione di istituire una “Commissione Permanente sulle problematiche degli anziani e dei pensionati”, prevista dall’articolo 11 della Legge regionale nr. 12/2018″, e propedeutica all’attivazione del provvedimento».

«Pur avendo ogni sigla comunicato i nominativi dei propri rappresentanti nel nascente organo – hanno proseguito – da allora nulla si è smosso. Anche il nostro ultimo sollecito in merito all’insediamento della commissione è caduto nel vuoto. La Commissione permanente di contro avrebbe consentito l’apertura, al di là della legge, di un ragionamento sulle carenze che non garantiscono alla terza età la qualità della vita dovuta, privando gli anziani di diritti e servizi, condannandoli spesso all’isolamento, anziché all’inclusione e appesantendone la fragilità. Ancora di più nel caso in cui si sia costretti a sopravvivere con condizioni e risorse economiche esigue».

«Come sigle di categoria dei pensionati – hanno concluso – chiediamo di essere convocati per l’insediamento della Commissione Permanente e che si cominci a lavorare quanto prima ad una legge rimasta per troppo tempo in un cassetto». (rcz)

L’OPINIONE / Angelo Sposato: Incontro tra sindacati e governo può aiutare il paese

di ANGELO SPOSATO – L’incontro Governo-Cgil Cisl Uil di domani, mercoledì 27 luglio,  sarà molto importante e può aiutare il Paese in questo periodo di vuoto politico determinato dallo scioglimento delle Camere. 

Serve uno sforzo collettivo per sostenere concretamente i salari, le pensioni, le famiglie in difficoltà, le persone a rischio e forte disagio sociale. 

Il clima sociale, le difficoltà economiche, il caro vita è molto più grave di quello che appare. 

Le priorità sono l’agenda sociale e i punti individuati dal Presidente Sergio Mattarella. Mi auguro ogni sforzo da parte delle forze politiche democratiche, progressiste, riformiste nel dare risposte alle difficoltà che vive il Paese ed a trovare le sintesi necessarie per evitare derive populiste, sovraniste, razziste. 

Occorre costruire un clima inclusivo ed andare avanti anche con chi vuole ricostruire l’articolo uno della nostra costituzione e mettere al centro il lavoro, anziché abbatterlo, come già successo.

Indietro ci siamo già stati, non serve ritornarci. (as)

Occhiuto incontra i sindacati: Focus su infrastrutture, Sanità e Pnrr

È stato un incontro proficuo, quello avvenuto tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, che hanno discusso di infrastrutture, sanità e Pnrr.

Un incontro, in cui il presidente Occhiuto ha ribadito quanto sia fondamentale il contributo delle organizzazioni dei lavoratori e che «incontri del genere sono utili e forieri di suggerimenti per il governo regionale».

«Abbiamo parlato delle infrastrutture – ha riferito il Governatore –dopo l’accordo stipulato qualche mese fa insieme ai segretari nazionali sulla vertenza Calabria, che credo vada rinvigorito anche alla luce del fatto che, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, si deciderà davvero sulle risorse da impegnare ad esempio per la statale 106 così come per le altre infrastrutture».

«Ho detto più volte – ha aggiunto Occhiuto – che non si può governare la Regione da soli e che il contribuito delle forze sindacali è fondamentale. Ho detto altre volte che ho sempre apprezzato la qualità della forza sindacale, per cui ritengo incontri del genere utili e forieri anche di suggerimenti per il governo regionale. È utile che alla voce del governo regionale si sommi la voce delle organizzazioni sindacali».

Occhiuto ha puntato l’indice sulla statale 106 e anche sul porto di Gioia Tauro «che – ha detto – rappresenta la principale infrastrutture nel Mediterraneo e il governo non può evitare di considerarne l’importanza. Nel corso della discussione si è parlato della necessità di trovare, anche attraverso risorse comunitarie, ciò che occorre per finanziare un grande piano per il lavoro in Calabria e che abbia per obiettivo la stabilizzazione dei precari assieme a politiche attive del lavoro allo scopo di creare occupazione per tanti figli di quegli stessi precari che hanno la volontà di rimanere a lavorare in Calabria».

«Abbiamo parlato – ha sostenuto ancora il presidente Occhiuto – anche delle criticità e delle cose che non vanno, soprattutto del rapporto che deve essere di maggiore interesse da parte del Governo verso i problemi della Calabria. Sono riconoscente ai sindacati anche per l’azione di stimolo che svolgono nei nostri confronti e, soprattutto, nei confronti del Governo nazionale che ha bisogno di qualcuno, oltre che del presidente della Regione, che ogni giorno ricordi ai vari ministri il credito che la Calabria ha acquisito nel corso degli anni passati».

Alle polemiche in merito all’Aeroporto di Reggio Calabria, Occhiuto ha ricordato di aver scelto come amministratore della Sacal Marco Franchini, «il più bravo d’Italia» e che «non ho fatto una nomina politica, come probabilmente si era abituati in Calabria qualche anno fa, ho scelto uno che è definito da tutti una autorità nel settore».

«Lasciatelo lavorare – ha ribadito – perché sono convinto che gli scali aeroportuali della Calabria saranno fortemente rilanciati, soprattutto lo scalo di Reggio Calabria, che è quello sul quale stiamo rivolgendo più attenzione e più interesse, insieme a quello di Crotone».

«Anche qui, io capisco che faccio il presidente da sette-otto mesi – ha proseguito – forse ho dato dimostrazione di voler determinare un cambio di passo e per questa circostanza forse molti ritengono che il presidente abbia la bacchetta magica: il presidente è uno che lavora assiduamente, cerca di scegliere i collaboratori migliori, come ho fatto per la Sacal, ma i risultati si costruiscono passo dopo passo, giorno dopo giorno, e non si può pensare che in otto mesi trasformiamo la Calabria nella California».

«Sono convinto – ha concluso – che questa regione possa essere governata, che abbia grandi opportunità, e soprattutto sono convinto che al termine del mio mandato la Regione che consegnerò al presidente che verrà dopo di me sarà una Regione migliore di quella che io ho ricevuto dai miei predecessori».

Il segretario della Cgil Calabria, Angelo Sposato, ha rilanciato la necessità che «il Governo centrale sostenga la Vertenza e il piano per il lavoro e per la Calabria».

Il sindacalista, poi, ha ribadito al presidente Occhiuto che «occorre dare segnali di concretezza alle emergenze ed alla vertenza Calabria».

«Al buon accordo fatto su piano regionale antincendi, sulle proroghe dei contratti della sanità Covid, occorre definire il contratto integrativo regionale sulla forestazione ed attivare il piano per il lavoro sugli assi della manutenzione del territorio, delle politiche industriali, infrastrutturali e del fondo sociale di coesione per le politiche attive del lavoro. Non vanno bene gli interventi parcellizzati del Cis», ha detto ancora Sposato.

«Il 18 di luglio abbiamo chiesto un confronto su sanità e sociosanitario da fare alla presenza dei Commissari delle Asp e delle federazioni di categoria dei lavoratori pubblici e pensionati – ha spiegato –. Il 22 luglio, probabilmente, verrà convocata la cabina di regia del Pnrr per il monitoraggio della spesa e per un confronto sull’accordo istituzionale per la tracciabilità della spesa dei fondi pubblici (Pnrr e Por)».
«Abbiamo ribadito – ha detto ancora – la necessità del sostegno alla vertenza Calabria del Governo Nazionale che ad oggi, non ha fornito gli interventi previsti con un quadro di sostegno concreto a partire dalle infrastrutture e da politiche di investimenti pubblici nelle aree Zes e di politiche industriali anche nelle nostra regione che devono essere recuperati nella prossima legge di bilancio».
«Abbiamo chiesto – ha concluso – al Presidente Occhiuto un intervento per una riduzione dell’ addizionale regionale Irpef ed Irap ai cittadini calabresi che pagano le aliquote più alte d’Italia».
Tonino Russo, invece, si è soffermato sulla Strada Statale 106, ribadendo che è «una delle priorità assolute».
«Per noi – ha detto Russo – la vertenza va portata a completamento fino a Reggio Calabria, per cui lavoreremo in questa direzione».
Per quanto riguarda il precariato, Russo ha detto che «nelle prossime settimane sottoscriveremo la stabilizzazione del personale precario della sanità», mentre Biondo si è soffermato sull’opportunità rappresentata da Gioia Tauro «per la sua posizione baricentrica sul Mediterraneo» per lo sviluppo del territorio.
«Abbiamo chiesto al presidente di valutare la messa in campo di una legge regionale di attrazione degli investimenti che, traendo risorse dalle politiche di coesione, possa far arrivare attraverso l’attività di reshoring in regione, a Gioia Tauro, anche attraverso la Zes, degli investimenti provati importanti; ma vanno sostenute anche le aziende che sono già in essere». (rcz)

Accordo Regione-Sindacati su stabilizzazione personale covid

È stato sottoscritto, tra la Regione Calabria e le Organizzazioni Sindacali del Comparto e della Dirigenza Area Sanità, l’accordo per la stabilizzazione del personale covid.

Regione e Sindacati, nella comune consapevolezza della necessità di un rafforzamento strutturale del Servizio sanitario regionale, hanno condiviso l’iter procedurale finalizzato alla approvazione di Piani assunzionali potenziati rispetto alle dotazioni vigenti e alle stabilizzazioni del personale in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni normative.

Il testo dell’Accordo sottoscritto prevede, inoltre, al fine di garantire la continuità dei servizi e non compromettere lo svolgimento di attività essenziali, strettamente connesse alle esigenze di tutela della salute pubblica, l’emanazione di apposita circolare volta a disciplinare il mantenimento in servizio del personale precario coerente e correlato con i Piani dei fabbisogni e delle assunzioni”. (rcz)

 

Tavolo tra Regione e sindacati per rilancio e prevenzione del comparto forestale

Un importante confronto si è svolto in Cittadella regionale tra la Regione Calabria e le segreterie regionali e confederali di Cgil, Cisl e Uil, dove si è discusso del Piano Antincendi e rilancio del comparto forestale.

Insieme al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e all’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, si sono ritrovati i direttori generali del Dipartimento Forestazione e di quello di Protezione Civile, rispettivamente Domenico Pallaria e Domenico Costarella, il consulente del presidente Occhiuto, Agostino Miozzo, e il commissario straordinario dell’azienda regionale di forestazione Calabria Verde, Giuseppe Oliva.

Presenti, anche, per la Uil, il segretario generale regionale Santo Biondo e per la Uila Nino Merlino; per la Cgil, il segretario generale regionale Angelo Sposato e Bruno Costa, per la Flai Cgil; Tonino Russo, segretario generale regionale Cisl, e Francesco Ferraro per la Fai Cisl.

Nel corso dell’incontro grande spazio è stato riservato all’illustrazione del Piano antincendio boschivo che quest’anno sarà incentrato sulla prevenzione, con l’ausilio della tecnologia ed il coinvolgimento di Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, e degli Enti Parco, ma anche del mondo del volontariato, delle associazioni venatorie e persino dei pastori, in veste di sentinelle del territorio. Anche i progetti frutto della programmazione di Calabria Verde perseguiranno questa finalità, con l’obiettivo di assicurare un efficace ed intenso controllo attraverso una presenza forte e costante, tale da scoraggiare l’azione dei piromani.

A seguire, l’attenzione si è spostata sugli aspetti occupazionali: attualmente la forestazione calabrese conta su circa 4.400 addetti (buona parte dei quali avanti con l’età) a fronte di un patrimonio boschivo regionale di oltre 60.500 ettari che diventano 10 volte tanto se si considera l’intera superficie boscata presente in Calabria.

Numeri e situazioni che, nonostante gli sforzi e la dedizione profusa quotidianamente dai lavoratori forestali, sono causa di un momento di difficoltà che rende arduo garantire, con l’efficienza e la tempestività necessari, le attività di prevenzione del dissesto idrogeologico, come anche quelle finalizzate alla forestazione produttiva ed alla mitigazione e prevenzione del rischio idraulico.

Ragioni per le quali, su proposta del presidente Occhiuto e dell’assessore Gallo, si è deciso – di comune accordo con i sindacati – di istituire dei tavoli tecnico-operativi deputati ad affrontare le emergenze del comparto, a partire dalle prospettive occupazionali, con la elaborazione di un Piano di rilancio che, specie per le aree interne, può rappresentare occasione di tutela e crescita, secondo le linee programmatiche della Giunta regionale.

Infine, è stato già convocato per giovedì 9 giugno un tavolo per affrontare i temi inerenti il recepimento del nuovo contratto di lavoro dei forestali. (rcz)

Siglato accordo tra Confcommercio, sindacati e Provincia di Cosenza per il lavoro stagionale

È stato sottoscritto, tra  Confcommercio provincia di Cosenza e dai sindacati dei lavoratori Filcams Cgil Cosenza, Filcams Cgil Sibaritide Pollino, Fisascat Cisl Cosenza, Uiltucs Uil Cosenza, un accordo territoriale che consente di assumere dipendenti con contratti a tempo determinato per gestire meglio i picchi di lavoro legati alla stagionalità.

Unici requisiti imprescindibili per le imprese saranno l’applicazione del CCNL Terziario Distribuzioni e Servizi Confcommercio e l’ubicazione nelle località a prevalente economia turistica elencate nell’accordo.

L’obiettivo è promuovere la flessibilità in entrata, aumentare le garanzie e le tutele per i lavoratori e rendere le imprese più propense ad assumere, non solo d’estate, per esempio durante i saldi estivi, ma anche in occasione di festività natalizie, eventi locali e altri momenti topici.

I titolari di negozi al dettaglio, ma anche di imprese di servizi, potranno quindi rafforzare il proprio organico, nei periodi di maggiore concentrazione del lavoro, assumendo nuovi dipendenti con contratti stagionali a tempo determinato.

I lavoratori assunti a tempo determinato stagionale in applicazione dell’accordo godranno del diritto di precedenza rispetto alle assunzioni a tempo determinato di pari mansione a condizione che ne segnalino la volontà per iscritto entro 4 mesi dalla conclusione del rapporto. (rcs)