Emilio De Bartolo, segretario regionale di Italia del Meridione, ha chiesto alle istituzioni di dare continuità lavorativa ai tirocinanti di inserimento sociale, che a novembre termineranno il loro lavoro negli Enti pubblici.
«Giova ricordare infatti che, per esempio – ha spiegato – in tantissimi Comuni della Calabria, queste persone svolgono compiti essenziali per il buon funzionamento degli enti e non di rado sostituiscono persino i Dirigenti nello svolgimento del loro lavoro. Con la carenza di personale esistente negli enti locali e viste le note difficoltà ad assumere nuovo personale, privare i suddetti Enti dell’apporto di questi tirocinanti ormai storici significherebbe, di fatto, abbassare il livello dei servizi erogati ai cittadini».
«Siamo a conoscenza – ha proseguito – che esiste un tavolo di confronto e una interlocuzione avanzata e costruttiva fra le parti sociali e il Presidente della Regione e fra quest’ultimo e le articolazioni ministeriali, per individuare soluzioni concrete e percorribili finalizzate all’obiettivo della continuità lavorativa e quindi della loro contrattualizzazione».
«Diamo atto, come IdM, dell’impegno del Presidente Occhiuto rispetto a questa vertenza – ha detto ancora – come è peraltro dimostrato dal fatto che le retribuzioni mensili dei lavoratori sono passate da 500 a 700 euro, pagate ogni bimestre. Adesso però è arrivato il momento di andare oltre e di compiere il passo più importante, dal momento che a novembre c’è il rischio concreto che circa quattromila famiglie calabresi siano private di una essenziale fonte di reddito e sostentamento».
«Come Movimento – ha concluso – chiediamo che tutti questi tirocinanti vengano finalmente, e una volta per tutte, contrattualizzati, dando loro in questo modo serenità e diritti, attraverso, magari, una loro razionale e funzionale distribuzione in alcuni enti sub regionali. Considerando, peraltro, che questo bacino dei TIS si andrà inevitabilmente e naturalmente ad alleggerire, dal momento che almeno il venti per cento dei circa quattromila tirocinanti è prossimo alla pensione. Facciamo, dunque, appello ai parlamentari calabresi e soprattutto al Presidente della Regione Roberto Occhiuto affinché si possa definire nel modo più soddisfacente possibile una vertenza che riguarda migliaia di famiglie e il buon funzionamento degli enti nei quali prestano la loro opera». (rrm)