Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera stilano il Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia

di FRANCO BARTUCCI – È una forma di turismo sostenibile che ha un impatto estremamente positivo sul territorio e che potrebbe favorire il ripopolamento dei nostri borghi. Si tratta del turismo delle radici, studiato da anni da Sonia Ferrari, docente di marketing del turismo e di marketing territoriale all’Unical, e di Tiziana Nicotera, cultore della materia presso l’Unical e consulente di marketing del turismo. E attualmente è anche oggetto di un grande interesse sia del Ministero degli Esteri che di quello del Turismo. Le due studiose hanno realizzato, con il patrocinio del Ministero degli Esteri e grazie anche al contributo di altri ricercatori, il Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia, considerato il principale riferimento per chi opera in questo ambito. Stanno svolgendo, inoltre, una serie di corsi di formazione online su questo tema per conto di Confcommercio, con grande successo.

Oggi la Ferrari e la Nicotera stanno studiando l’impatto di questa forma di turismo e dell’attaccamento ai luoghi delle proprie origini da parte di emigrati e turisti delle radici in termini di promozione dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo. La ricerca è realizzata in collaborazione con il Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari, nell’ambito del progetto Oleario, che ha l’obiettivo di unire competenza e comunicazione per generare un’accelerazione dei processi culturali che riguardano il settore olivicolo.

Lo studio, ormai al termine, mostra come i turisti delle radici (oriundi italiani e loro discendenti che tornano in vacanza nei luoghi delle origini) possano concorrere a migliorare l’immagine di alcuni marchi territoriali, oltre ad acquistare direttamente prodotti realizzati nel luogo di origine della loro famiglia e a promuoverli. Questi turisti diventano veri e propri ambasciatori all’estero del cosiddetto Made in Italy. Tutto ciò può favorire le esportazioni, stimolare la produzione locale, aumentare l’orgoglio della comunità, accrescere la sostenibilità e l’attrattiva locale. Inoltre, gli ‘italiani nel mondo’ possono limitare l’impatto negativo del fenomeno dell’Italian sounding, che diffonde finti prodotti italiani di scarsa qualità, dannosi per l’immagine della gastronomia italiana e per l’economia e le esportazioni del settore agro-alimentare italiano. Nell’ambito della ricerca è previsto un focus sul comparto olivicolo-oleario. (fb)

A Cetraro il Premio Terra mia a tre laboriose donne calabresi

di FRANCO BARTUCCI – La sala conferenze del Museo Civico di Cetraro, è stata la cornice ideale del Premio “Terra Calabra 2021” promosso da anni dall’Associazione “Accademia Terra Calabra”, di cui è presidente il giornalista Pasquale Guaglianone. Il tutto si è svolto nell’ambito della rassegnata organizzata dalla Caster Cooperativa di Cetraro, nell’ ambito di un progetto culturale che si chiama “I vicoli anche se muti raccontano” per la valorizzazione dei centri storici.

I premiati di questa stagione sono stati, per il settore ricerca e progetti universitari, la docente dell’ Unical Sonia Ferrari e la ricercatrice Tiziana Nicotera, che da tempo lavorano al progetto interessantissimo del “Turismo delle Radici” o delle “Origini”, cioè tutti gli italiani, nel nostro caso i calabresi, che arrivano in Italia per conoscere i luoghi natii dei propri nonni o genitori. Questo progetto è internazionale poiché è stato realizzato con l’ausilio della docente Ana Biasone dell’Università argentina di Mar del Plata.

Per quanto riguarda il premio “Eccellenze calabresi nel mondo”, il riconoscimento è stato assegnato ad Amelia Bellini, funzionaria del parlamento europeo e cetrarese di nascita. Un riconoscimento di indubbio valore per una professionista esemplare.

«Questa edizione del premio  ha voluto significare – sono state le parole di Pasquale Guaglianone, presidente dell’Accademia Terra Calabra –  una ripresa delle attività, dopo il periodo della pandemia non ancora finito. Le tre professioniste premiate quest’anno, sono la certezza che questa Calabria ha risorse che non sono compiutamente valorizzate e in alcuni casi sostenute. Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera hanno realizzato uno straordinario lavoro riconosciuto dal Ministero degli Esteri. Amelia Bellini è,invece,il simbolo di una donna calabrese autenticamente legata alla propria terra ma con la mente rivolta all’Europa ed alle sue opportunità. Complimenti, ovviamente a tutte e tre». (fba)