Alla Mediterranea inaugurata la sezione dello Stretto alla Biblioteca del DigiEs

È stata inaugurata, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la sezione dello Stretto della Biblioteca  dell’Area di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane “Rodolfo De Stefano”.

La sezione è stata realizzata con un progetto finanziato dal Por Calabria Fesr-Fse 2014/2020.

Il Magnifico Rettore, Prof. Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato l’importanza della nuova sezione tematica della Biblioteca, che ha sede nel cuore di Reggio Calabria, a Palazzo Zani, per la comunità delle due sponde dello Stretto, ed ha ringraziato la Regione Calabria per l’opportunità che è stata data.   

Come ha chiarito la Prof.ssa Marina Mancini, Coordinatrice scientifica del SBA e responsabile del progetto, la Sezione intende costituire un luogo di conservazione e trasmissione della conoscenza della storia, dell’arte, della letteratura, dell’archeologia, delle tradizioni popolari e religiose dell’area dello Stretto di Messina e di altre tematiche di specifica rilevanza per lo Stretto, come la tutela dell’ambiente e la disciplina della navigazione e della sicurezza marittima.   

Il Direttore del Dipartimento DiGiES prof.  Daniele Cananzi ha precisato che la Sezione dello Stretto è stata allestita in soli tre mesi, nel pieno rispetto del termine fissato dalla Regione Calabria, grazie allo sforzo congiunto del personale scientifico e tecnico-amministrativo. 

Le relazioni dei Proff. Feliciantonio Costabile e Laura Marchetti hanno magnetizzato il pubblico, che ha gremito la nuova Sala dello Stretto. Sono intervenuti i rappresentanti degli enti partner del progetto.  (rrc)

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria continua a promuovere la mobilità sostenibile

L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, sta attuando le azioni concordate con Atam spa nell’ambito della convenzione stipulata a luglio 2023,finalizzata a promuovere la mobilità sostenibile.

La convezione prevede la gratuità per tutta la comunità accademica dei servizi offerti sulle linee 27 e 28. Inoltre, per l’anno accademico 2023-2024 sono stati opzionati 400 abbonamenti annuali su tutte le linee urbane. L’Ateneo reggino ha destinato questi abbonamenti a tutti gli studenti universitari, privilegiando i nuovi iscritti ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico e laurea magistrale biennale.

«Intendiamo rendere sostenibile l’accesso ai plessi universitari. La qualità dei servizi ai nostri studenti è una priorità e continueremo ad offrire nuove opportunità», è quanto affermato dal Rettore Giuseppe Zimbalatti.

«Oltre alla data di iscrizione si privilegiano gli studenti con domicilio nel Comune di Reggio Calabria distante dalle sedi universitarie. È una opportunità per aumentare gli studenti che abitano in periferia», ha ha dichiarato il prof. Corrado Rindone, Delegato del Rettore alla mobilità ed alla logistica.

L’abbonamento annuale urbano è nominativo, consente di viaggiare liberamente nell’area urbana nei dodici mesi successivi alla data di attivazione e sarà disponibile sull’app “ATAM Trasporti e Sosta”.

l bando per l’assegnazione è stato pubblicato, scadrà il prossimo 8 ottobre. (rrc)

La Mediterranea protagonista alla conferenza internazionale dell’Associazione Geotecnica Italiana

Il professor Nicola Moraci, ordinario di Geotecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (DICEAM) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sarà il Chairman della 12th International Conference on Geosynthetics, in programma a Roma fino al 21 settembre.

Il convegno, organizzato dall’Associazione Geotecnica Italiana (Agi) e dall’Agi-Igs, nel cui Consiglio siede il Prof. Moraci, ha cadenza quadriennale,  offrirà un’occasione unica per discutere gli sviluppi più recenti nel campo dell’Ingegneria dei Geosintetici.
All’evento parteciperanno più di 800 delegati provenienti da oltre sessanta differenti paesi, riunendo professionisti, accademici, appaltatori pubblici e privati, autorità locali, nazionali e internazionali. Il convegno prevede inoltre una vastissima esposizione tecnica alla quale parteciperanno più di 80 espositori provenienti da tutti i continenti.

Stefania Bilardi, Giuseppe Cardile e Marilene Pisano, sono tra gli organizzatori principali dell’evento, e hanno lavorato alacremente per far sì che la conferenza possa svolgersi al meglio. Questi ricercatori presenteranno anche numerosi contributi scientifici. Il professor Giuseppe Cardile, inoltre, è stato invitato – in riconoscimento della intensa attività di ricerca da lui svolta – a tenere una relazione generale sul tema del comportamento all’interfaccia terreno-geosintetico in modo da condividere con gli altri colleghi la sua vasta esperienza in tale ambito. 

Infine, il Convegno farà da cornice ad un altro importante riconoscimento scientifico ottenuto dal gruppo di ricerca del Dipartimento Diceam dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, in sessione plenaria verrà consegnato il “Best Paper Award ” all’articolo Moraci, N., Bilardi, S. and Mandaglio, M.C. (2022). Factors affecting geotextile filter long-term behaviour and their relevance in design. Geosynthetics International, 29, No. 1, 19–42. L’articolo è stato selezionato tra tutti i lavori internazionali pubblicati nel 2022 nella prestigiosa rivista scientifica Geosynthetic International (Q1, Impact Factor 4.5). 

Il Gruppo di Geotecnica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è entusiasta di dare il via a questa importante conferenza e attende con ansia l’opportunità di condividere, ancora una volta, le proprie ricerche e conoscenze con la comunità scientifica internazionale. (rrm)

REGGIO CALABRIA – Università Mediterranea, il Gruppo Geotecnico conferma la posizione di grande rilievo a livello internazionale

Il professor Nicola Moraci, ordinario di Geotecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (DICEAM) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sarà il Chairman della 12th International Conference on Geosynthetics, evento di risonanza mondiale organizzato dall’Associazione Geotecnica Italiana (AGI) e dall’AGI-IGS.

Il convegno, fiore all’occhiello dell’International Geosynthetic Society (IGS), nel cui Consiglio siede il Prof. Moraci, ha cadenza quadriennale, e si terrà dal 17 al 21 settembre p.v. presso il magnifico Auditorium Parco della Musica di Roma, progettato dal rinomato architetto Renzo Piano.

In questa cornice suggestiva, la 12 ICG offrirà un’occasione unica per discutere gli sviluppi più recenti nel campo dell’Ingegneria dei Geosintetici.

All’evento parteciperanno più di 800 delegati provenienti da oltre sessanta differenti paesi, riunendo professionisti, accademici, appaltatori pubblici e privati, autorità locali, nazionali e internazionali. Il convegno prevede inoltre una vastissima esposizione tecnica alla quale parteciperanno più di 80 espositori provenienti da tutti i continenti.

L’intero gruppo di ricerca del prof. Moraci ha un ruolo di grande rilevanza nell’evento.

Stefania Bilardi, Giuseppe Cardile e Marilene Pisano, sono tra gli organizzatori principali dell’evento, e hanno lavorato alacremente per far sì che la conferenza possa svolgersi al meglio. Questi ricercatori presenteranno anche numerosi contributi scientifici. Il professor Giuseppe Cardile, inoltre, è stato invitato – in riconoscimento della intensa attività di ricerca da lui svolta – a tenere una relazione generale sul tema del comportamento all’interfaccia terreno-geosintetico in modo da condividere con gli altri colleghi la sua vasta esperienza in tale ambito.

Infine, il Convegno farà da cornice ad un altro importante riconoscimento scientifico ottenuto dal gruppo di ricerca del Dipartimento DICEAM dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, in sessione plenaria verrà consegnato il “Best Paper Award ” all’articolo Moraci, N., Bilardi, S. and Mandaglio, M.C. (2022). Factors affecting geotextile filter long-term behaviour and their relevance in design. Geosynthetics International, 29, No. 1, 19–42. L’articolo è stato selezionato tra tutti i lavori internazionali pubblicati nel 2022 nella prestigiosa rivista scientifica Geosynthetic International (Q1, Impact Factor 4.5).

Il Gruppo di Geotecnica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è entusiasta di dare il via a questa importante conferenza e attende con ansia l’opportunità di condividere, ancora una volta, le proprie ricerche e conoscenze con la comunità scientifica internazionale. (rcc)

L’OPINIONE / Salvatore Berlingò: Premesse e proposte per la fusione tra Mediterranea e Dante Alighieri

di SALVATORE BERLINGÒ – Non essendo più ormai da tempo Rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” ed essendo informato delle sue vicende solo da quanto pubblicato sugli organi si stampa, ho ritenuto, alla fine, di uscire dal riserbo finora impostomi per esprimere la mia opinione al riguardo.

Le spoglie dei migranti che ormai ininterrottamente da qualche settimana affiorano tra le onde che lambiscono le coste calabresi rendono evidente la realtà di una situazione che si perpetua da oltre un decennio e che ha sepolto in quella tomba, il Mediterraneo – che gli arabi chiamano Mar Bianco di Mezzo – decine di migliaia di persone. 

Sono vittime che, pur sempre, rappresentano una parte minoritaria rispetto a chi ha perso la vita o la speranza di una vita dignitosa nel deserto, fra l’Africa sub-sahariana e i Paesi che si affacciano su quel mare, nelle carceri della Libia, nei campi di concentramento in Tunisia, in Grecia, in Marocco e in Turchia o nelle impervie rotte terrestri della via dei Balcani.

I dati, aggiornati al 1° gennaio 2022, parlano di circa 6 milioni di stranieri presenti in Italia, 88.000 in più rispetto al 2021. La globalizzazione, la pandemia e i conflitti tuttora aperti (non solo in Ucraina) hanno prodotto oltre 100 milioni di profughi nel mondo, senza contare la drammatica situazione di Afghanistan e Siria. Solo in Africa subsahariana i conflitti in corso hanno causato 11,6 milioni di nuovi sfollati, la cifra più alta mai registrata in quelle regioni. In particolare, quanto all’Italia, si registra che il nostro Paese è stato meta di 105.000 sbarchi nel 2022 – senza contare gli oltre 171.000 ucraini che hanno ricevuto «protezione temporanea» di cui 61.000 minori –, cifre in netta ascesa rispetto al biennio precedente.

Si continuerà a versare in questa situazione fino a quando ci si illuderà di poter gestire tale imponente ed inarrestabile fenomeno migratorio con il semplice controllo delle frontiere esterne, con i meri respingimenti e le riammissioni nei Paesi di origine, con la creazione di impossibili o inutili ed inefficaci infrastrutture di protezione. 

Occorre, per contro, por mano e mettere in pratica iniziative che, nel rispetto dei principi della accoglienza e della ospitalità, sanciti dalle convenzioni internazionali, dalla Carta dei diritti fondamentali e dalla CEDU, per un verso, siano capaci di coinvolgere gli stessi migranti e richiedenti asilo e, per altro verso, siano idonee a formare le opinioni pubbliche, in particolare quelle delle giovani generazioni, perché non cedano alle strumentalizzazioni e alle infondate paure circa le dinamiche di mobilità transnazionali e transcontinentali dei popoli di ogni Paese, da sempre verificatesi ciclicamente nel corso della storia. 

Si tratta, dunque, di operare, anzi tutto, a livello culturale, ossia al livello che pertiene, in primo luogo, alle istituzioni di alta cultura. Per altro, proprio nella Città di Reggio Calabria, la cui area metropolitana risulta baricentrica nel contesto del bacino mediterraneo, hanno sede due istituti universitari (l’Unida e l’Università ‘Mediterranea’) i cui rispettivi identikit formativi si presentano mutuamente complementari per il perseguimento delle suddette finalità.

Sulla base di quanto premesso si suggerisce, in primo luogo, di procedere alla deliberazione di una proposta nei termini ed ai sensi dell’art. 3.3 della legge Gelmini, di federazione tra l’Unida e l’Università ‘Mediterranea’ avente ad oggetto un progetto di federazione con gli obiettivi di

  • implementare i corsi di laurea con l’istituzione di (ulteriori) insegnamenti in lingua inglese e in lingua araba;
  • implementare l’insegnamento di lingua italiana agli studenti stranieri per rendere possibile il loro accesso agli insegnamenti (ancora) impartiti in lingua italiana;
  • incrementare in modo esponenziale le borse di studio per gli studenti stranieri;

Redigere rapporti dettagliati sui paesi di origine di chi emigra e di chi chiede asilo, sui trend dello sviluppo demografico nei paesi in via di sviluppo ed in particolare nell’Africa sub-sahariana, sulla crescita o meglio sulla decrescita demografica nel nostro Paese, sui trend di invecchiamento delle nostre popolazioni, nonché sulle percentuali di cittadini di Paesi terzi suddivisi per regioni e anche fra aree urbane e aree agricole; 

Predisporre un programma di educazione delle giovani generazioni anche con la attivazione di nuovi Corsi di laurea e post-laurea, che integri e rafforzi le politiche di accoglienza e di ospitalità;

Promuovere una gestione ragionata dei flussi regolari in riferimento al mondo del lavoro, ricordando che l’incidenza degli stranieri è pari all’11,2% sul totale degli occupati, al 16% sul totale delle persone in cerca di lavoro e al 9,3% sugli inattivi.

 

Una volta redatto tale progetto in modo condiviso, occorrerà procedere, sempre in sede dei rispettivi organi di governo, alla deliberazione di approvazione del progetto da sottoporre, ai fini dell’approvazione e della determinazione delle correlate misure finanziarie, all’esame del Ministero, che si esprimerà entro tre mesi, previa valutazione dell’Anvur e dei rispettivi comitati regionali di coordinamento, anche ai fini ai fini della richiesta della statizzazione dell’Ateneo per stranieri “Dante Alighieri”.  (sb)

[Salvatore Berlingò è già Rettore dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, Emerito dell’Università degli Studi di Messina]

Aperte le immatricolazioni ai nuovi corsi di laurea magistrale alla Mediterranea

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha attivato per l’a.a. 2023-24 due nuovi corsi di Laurea Magistrale (biennali) in “Design per le culture mediterranee. Prodotto|Spazio|Comunicazione” e in “Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per i minori”.

Il corso di laurea magistrale in “Design per le culture mediterranee. Prodotto|Spazio|Comunicazione” della Mediterranea ha come obiettivo la formazione di laureati magistrali capaci di supportare la finalizzazione strategica del progetto nei diversi ambiti di applicazione del design con specifico riferimento al contesto culturale, sociale ed economico del Mediterraneo e delle sue tradizioni. Il percorso formativo, caratterizzato prevalentemente da workshops condotti in collaborazione con aziende e esperti appartenenti al mondo delle professioni, conferisce al laureato esperienze progettuali specialistiche in grado di favorire il suo inserimento lavorativo nei settori del design più innovativi e in forte crescita negli ultimi anni.

Il laureato sarà quindi in grado di interfacciarsi con le diverse professionalità negli ambiti del Product Design, dell’Interior/Outdoor Design, dello Strategy Design Communication. In particolare, all’interno degli ambiti delineati, potrà lavorare in team con altre figure professionali, tra cui product e project managers, ingegneri industriali, tecnologi, architetti, urbanisti, paesaggisti, museografi, sociologi, antropologi, esperti di marketing, data analysts, copywriters, social media managers.

Il Corso di Laurea è aperto ai possessori di laurea o diploma universitario di durata triennale, di laurea vecchio ordinamento (ante D.M. 509/1999) o titolo di studio conseguito all’estero ritenuto idoneo, nelle seguenti classi di laurea e a quelle ad esse equipollenti: L-4 Disegno Industriale; L-3 Discipline della arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; Diplomi Accademici di I livello AFAM (DAPL01-11); L-17 Scienze dell’architettura, L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale; LM-4 Architettura. Per gli studenti in possesso di laurea in classi differenti da quelle indicate, si veda comunque l’articolo 6 del Regolamento didattico del Corso di Studio. Per maggiori informazioni visita il seguente link

I principali sbocchi occupazionali del “Designer per le culture mediterranee. Prodotto|Spazio|Comunicazione” sono rappresentati da:

  • collaborazione e/o consulenza con aziende, imprese, industrie nei settori della produzione (dall’agroalimentare al manifatturiero), oltre che culturali e creative;
  • fornitura di prodotti e servizi innovativi e tecnologici nell’ambito dell’informazione;
  • enti pubblici e privati preposti alle azioni di sviluppo e promozione territoriale;
  • autonoma attività professionale per privati, enti pubblici, società di progettazione, aziende e imprese che operano nell’ambito del Product Design e dello Spatial Design (prodotti e attrezzature per l’allestimento degli spazi);
  • start up innovative, basate sul Design Thinking e sul Design-Driven Innovation;
  • collaborazione e/o consulenza con Enti e Istituzioni territoriali, internazionali, nazionali e locali, pubbliche e private, preposte alle azioni di sviluppo e promozione territoriale, anche in relazione all’offerta di politiche sociali e ambientali e di recupero dei centri storici;
  • studi di progettazione di Interior Design (Home, Office, Retail, Exhibit);
  • studi di progettazione Outdoor Design (Temporary Design, Tactical Urbanism, Pop UP, Place Making);
  • studi di progettazione per l’allestimento e valorizzazione del patrimonio territoriale, e culturale e ambientale (Exhibit Design);
  • studi di progettazione di prodotti (complemento d’arredo, illuminazione, nautica, macchine per utensili);
  • studi e agenzie di comunicazione;
  • studi di progettazione dell’immagine (video e cinematografia).

Il corso di laurea magistrale in “Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per i minori”, possono accedervi coloro che sono in possesso del diploma di laurea o diploma universitario di durata triennale, ovvero altro titolo estero e riconosciuto idoneo. Il corso di studi magistrale non è ad accesso programmato e possono accedervi gli studenti che sono in possesso di una laurea triennale nella classe 18 (DM 509/99) o nella classe 19 (DM 270/04). Per gli studenti in possesso di laurea triennale in altre classi è necessario possedere i seguenti requisiti curriculari (numero minimo di cfu conseguiti in raggruppamenti di settori-scientifico-disciplinari) per ulteriori e specifiche informazioni si può consultare il regolamento didattico del Corso di Studio

La preparazione (personale e professionale) degli studenti sarà valutata attraverso un test d’ingresso, le cui modalità di somministrazione e aree tematiche di interesse saranno definite nel Regolamento didattico del CdLM.

Il Corso forma la figura professionale del pedagogista (abilitato ai sensi della legge 205/2017) esperto nella progettazione, organizzazione, gestione e valutazione dei servizi formativi e socio-educativi, con particolari competenze negli interventi educativi rivolti ai minori. Il percorso proposto ha l’obiettivo di rispondere alla domanda di formazione proveniente dal territorio e nasce da un’analisi approfondita delle emergenze educative che riguardano i minori a rischio di povertà educativa, marginalità, esclusione sociale e devianza. Il Corso di laurea magistrale(biennale) si configura come la naturale prosecuzione della laurea triennale L-19 attivo presso l’Ateneo reggino, articolata nei due curricula “educatore per l’infanzia” ed “educatore socio-pedagogico”. Il percorso formativo, strutturato secondo una prospettiva interdisciplinare, permette di acquisire competenze nelle discipline pedagogiche, metodologico-didattiche, sociologiche, psicologiche, economiche, giuridiche ed etiche essenziali al pedagogista che opera nel mondo della tutela e della giustizia minorile, alla figura del coordinatore/dirigente di strutture socio-educative, socio-assistenziali e formative pubbliche, private e del terzo settore. Le competenze acquisite rispondono altresì alle esigenze del sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni.

Il percorso formativo compiuto dai laureati in “Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per i minori (LM-50)” consentirà loro di accedere alle professioni di:

– Dirigente responsabile/Consulente specialista di programmazione, coordinamento, gestione e valutazione di sistemi formativi, servizi educativi, socio-educativi, preventivi e riabilitativi di enti pubblici (quali ASL, Comuni, Province, Regioni) e di enti privati, di cooperative sociali, di volontariato, destinati all’intero ciclo di vita;

– Pedagogista abilitato ai sensi della legge 205/2017. Tale figura professionale può operare anche in ambito giudiziario e ha titolo per partecipare ai concorsi per l’accesso alle seguenti funzioni: giudice onorario nei tribunali per i minorenni tutore o garante in enti pubblici; pedagogista penitenziario. Il pedagogista può anche diventare consulente tecnico d’ufficio (CTU) o di parte (CTP); può costruire collaborazioni con studi legali e con associazioni ed agenzie per l’affido e l’adozione, per il sostegno alla genitorialità e per la risoluzione dei conflitti familiari mediante percorsi di mediazione;

– Coordinatore nei servizi socio-educativi (consultori familiari, centri di accoglienza, centri di assistenza per anziani, di prevenzione del disagio, di accoglienza degli immigrati, case-famiglia), oppure nei servizi rivolti all’infanzia e alle famiglie (nidi, ludoteche, tempo per le famiglie), o in quelli educativo-culturali (centri di aggregazione per bambini, giovani, adulti; centri di orientamento scolastico e professionale, ecc.). (rrc)

Alla Mediterranea l’evento “Design Graduation Day 2023”

Domani pomeriggio, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà l’evento Design Graduation Day, la cerimonia di proclamazione e consegna delle lauree ai primi trenta laureati del Corso di Studio in Design L-4.

Alla cerimonia saranno presenti il Rettore Giuseppe Zimbalatti, il direttore del Dipartimento PAU Prof. Tommaso Manfredi, la Coordinatrice del CdS in Design, Prof.ssa Giuseppina Scamardì, il Prorettore delegato per la Didattica Prof. Antonio Vitetta, il Delegato del Rettore al Job PlacementProf. Mario Versaci, Il Delegato Territoriale ADI Associazione per il Disegno Industriale Francesco Alati.

L’evento ospiterà una Special Lecture di Antonio Aricò, artista, designer e direttore creativo, nato a Reggio Calabria e precursore di un approccio progettuale che unisce l’artigianato e l’autoproduzione con il design industriale. La sua storia e i suoi lavori sono stati presentati alla Triennale di Milano, al Museo di Holon di Tel Aviv, all’NGV di Melbourne, nella sede dell’Ambasciatore Italiano a Copenaghen e presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.   

Nel corso della cerimonia, inoltre, sarà inaugurata la mostra Mediterranea Design Degrees, che raccoglie una selezione degli elaborati di tesi dei laureandi. (rrc)

Alla Mediterranea il convegno congiunto dei Meccanici

Dal 12 al 14 luglio, all’ex Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà il convegno congiunto dei Gruppi AIMETA di Meccanica Computazionale, Meccanica dei Materiali e Gruppo Biomeccanica, GIMC-GMA-GBMA-2023.

L’evento è stato organizzato dai prof. Aurora PisanoPaolo Fuschi del Dipartimento Pau dell’Ateneo reggino. L’obiettivo è quello di trovare punti di incontro tra i ricercatori di varie estrazioni che utilizzano e sviluppano metodi analitici e numerici avanzati per la soluzione di problemi dell’ingegneria e delle scienze applicate, allo scopo di favorire la circolazione, anche interdisciplinare, dei più recenti sviluppi della meccanica computazionale, della meccanica dei materiali e della biomeccanica.

Il Convegno ha un programma molto intenso che prevede più di 100 relazioni brevi e quattro lezioni generali, tenute da docenti di spicco nel panorama internazionale nei campi della biomeccanica, della meccanica dei solidi e dei materiali.

 

REGGIO CALABRIA – Aigae nella Rete dei Cammini e dei Sentieri di Calabria

Aigae ha siglato il protocollo d’intesa per la costituzione della Rete dei Cammini e dei Sentieri di Calabria, 3110 km complessivi che coinvolgono 9 itinerari più 2 dell’Atlante dei Cammini, 157 tappe e 276 comuni, attraversando tutti i Parchi nazionali e Regionali, diverse Aree Marine e una zona Unesco, oltre a numerose aree archeologiche.

La Rete avrà sede presso il Laboratorio Logica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e ha coinvolto molte realtà regionali, attive nei Cammini già esistenti, fra cui Sentiero Europeo E1, Sentiero del Brigante, Cammino di San Francesco di Paola, Kalabria Coast to Coast, Cammino Basiliano, Sentiero dell’Inglese, Via Popilia, Cammino di Gioacchino da Fiore, Cammino della Magna Grecia.

L’intento complessivo dell’iniziativa è riorganizzare i Cammini e i Sentieri della Calabria in un sistema a rete che permetta di offrire servizi di alta qualità nelle escursioni e consentire un’ottima fruizione turistica, favorendo la crescita economica della regione e la rigenerazione del territorio. Saranno coinvolti cittadinanza e stakeholder dei territori interessati dagli itinerari, per incrementare la consapevolezza sui benefici della mobilità attiva e i vantaggi del turismo sostenibile. L’offerta turistica, infatti, è finalizzata a far vivere un’ampia categoria di beni (paesaggi, natura, archeologia, beni di valore storico-artistico monumentale) anche grazie all’esperienza multidisciplinare delle guide Aigae.

«Siamo molto soddisfatti di questo protocollo – ha dichiarato Guglielmo Ruggiero, presidente Aigae – perché permetterà di valorizzare territori che sono ricchi di storia culturale e naturale assieme. Da parte nostra, siamo a disposizione per collaborare anche nelle attività di studio e di ricerca per favorire la conoscenza sul tema e contribuire agli obiettivi di sostenibilità. Ci auguriamo che questo modello virtuoso possa essere esteso anche ad altre aree e regioni Italiane dato che i cammini rappresentano una peculiarità del nostro Paese nel suo complesso». (rrc)

Alla Mediterranea i primi laureati abilitati all’insegnamento

Si è tenuta, all’Università Mediterranea di Reggio, la prima seduta di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria.

Le 25 studentesse ammesse alla seduta di laurea hanno discusso tesi inerenti l’innovazione didattica, la sperimentazione di nuove pratiche e metodologie d’insegnamento, ma anche le discipline matematiche, giuridiche e geografiche.

Il Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, ha dichiarato «In questa giornata l’Università Mediterranea pone la corona d’alloro sul capo dei primi laureati in Scienze della Formazione Primaria».

«E lo fa – ha aggiunto – certa di aver formato giovani maestre e maestri capaci di restituire alla dimensione politico-culturale del lavoro educativo un nuovo e più pregnante significato. I nostri studenti escono da queste aule consapevoli della matrice umanistica dell’educazione, consci che lo sviluppo cognitivo e intellettuale dei più piccoli passa attraverso l’acculturazione come dimensione costitutiva dell’emancipazione, che l’educazione deve essere intesa come principio di libertà».

«L’Università Mediterranea – ha concluso – ha inteso assumersi la responsabilità istituzionale di un progetto formativo che dia alla società maestri in grado lasciare una traccia nel percorso pensato con e per i loro allievi. Ai nostri maestri, i più sinceri auguri per una vita personale e professionale ricca di soddisfazioni».

Il prof. Daniele Cananzi, direttore Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze Umane (DiGiES) ha evidenziato come «ogni sessione di laurea è importante perché rappresenta un momento di festa per la comunità scientifica, per i nostri studenti che finiscono il loro percorso di studio e per le famiglie e i parenti degli studenti che partecipano a questo esame finale trovando soddisfazione per gli sforzi premiati».

«Le prime lauree in Scienza della formazione primaria – ha continuato – sono anche le prime lauree della terza e più giovane anima del Dipartimento, quella di Scienze Umane, e rappresentano un importante momento non solo di festa ma anche di completamento del primo ciclo di studi in un ambito strategico per il Dipartimento e dell’Ateneo Reggino. La gioia si unisce allora alla consapevolezza di quanto importante sia la formazione per il territorio, di quanto si sta facendo per migliorare sempre più l’apporto che l’Università Mediterranea può garantire allo sviluppo».

La prof.ssa Alessandra Priore, coordinatrice del Corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria ha spiegato come «la formazione iniziale degli insegnanti rappresenta per l’Università Mediterranea un obiettivo prioritario che si realizza attraverso un costante lavoro di ricerca e di riflessione sul valore fondante che l’istruzione scolastica riveste per la crescita e il benessere delle nuove generazioni e del territorio».

«In linea con l’evoluzione del sistema scolastico e con i continui rinnovamenti dello scenario normativo di riferimento – ha proseguito – il corso di laurea in Scienze della Formazione primaria si articola attraverso un’offerta didattica che favorisce la costruzione di una professionalità docente basata su ampie aree di competenza che promuovono l’acquisizione di uno sguardo prospettico ed un approccio critico-riflessivo all’insegnamento».

«La crisi che colpisce le agenzie educative nell’attualità – ha concluso – può essere affrontata esclusivamente attraverso il miglioramento della formazione degli insegnanti e la trasformazione dell’identità pedagogica della scuola. Oggi è un giorno di grande festa, auguro ai laureandi di trovare la propria strada nell’insegnamento e di assumere il ruolo con responsabilità educativa». (rrc)