Serve un impegno immediato nella programmazione professionale. È quanto ha chiesto Maria Elena Senese, che è stata riconfermata segretaria della Fenealuil Calabria, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
La riconferma è avvenuta nel corso dell’ottavo congresso regionale dell’organizzazione sindacale, a cui hanno portato il loro contributo il Segretario generale della FenealUil, Vito Panzarella e il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo.
Prima del dibattito congressuale, poi, hanno portato il loro contributo di idee: Marco Alberto De Benedetto, Ricercatore del Dipartimento Economia Statistica e Finanza Unical; Marcello Ferraro Restagno, Presidente nazionale Federcave; Roberto Cosentino, Dirigente generale Dipartimento Lavoro e welfare della Regione Calabria; Giuseppe Patania, Direttore dell’Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria e Cosenza; Giovan Battista Pierciaccante, presidente di Ance Calabria ed i rappresentanti delle associazioni datoriali, degli enti scuola edile e delle casse edili.
Nel suo intervento, la segretaria ha ribadito che «è necessario che chi gestisce la cosa pubblica in Calabria decida di sostenere finanziariamente le nuove esperienze professionali, compartecipando ai costi della formazione per creare un nuovo bacino di operai altamente professionalizzati. Al presidente Occhiuto, quindi, chiediamo che gli stanziamenti destinati alla formazione e alla formazione professionalizzante siano impegnati al più presto attraverso bandi ad hoc nel settore edile».
Vito Panzarella, Segretario generale della FenealUil, nel suo intervento si è concentrato sul Pnrr e sulla sfida di arrivare alla corretta spesa dei fondi europei per cambiare la narrazione della Calabria. Sul tavolo sono tante le dinamiche interne al Pnrr che rientrano nella sfera di competenza della FenealUil, in particolare quello delle infrastrutture.
«Bisogna avere un grande senso di responsabilità – ha detto Vito Panzarella – da parte di tutti per mettere a terra al meglio i fondi del Pnrr. Solo così si può cucire questo Paese, solo così si può far rinascere la Calabria. La politica, ora che si avvicina la scadenza elettorale, non deve distrarsi e non deve usare i fondi europei magari per fare campagna elettorale. E noi sulla corretta spesa di questi fondi vigileremo, puntando a creare nuove occasioni occupazionali, perché siamo convinti che per riqualificare il futuro bisogna valorizzare il lavoro».
La sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata al centro dell’intervento anche del Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo. Una sfida, quella della corretta spesa di questi finanziamenti, che preoccupa il sindacato calabrese, soprattutto per quello che riguarda la capacità della pubblica amministrazione regionale, in particolare quella degli enti locali, per la ristrettezza numerica della sua pianta organica, di gestire la fase progettuale dei bandi.
«È necessario – ha concluso Santo Biondo – tornare a fare concorsi su base regionale per potenziare la pubblica amministrazione ed evitare di mettere a rischio l’occasione offerta dal Pnrr. La Calabria deve evitare la trappola del sottosviluppo. Una ipotesi inaccettabile che dobbiamo assolutamente scongiurare. Siamo convinti, perciò, che questo sia un meccanismo che bisogna rompere se si vuol far partire questa regione, emblema dei territori in difficoltà in tutta la nazione, sia necessario creare lavoro, sia determinante mettere in campo una nuova stagione concorsuale che riporti in patria i cervelli calabresi in fuga disseminati in giro per l’Italia e l’Europa». (rcz)