A maggio, a Cosenza è in programma la quarta edizione della della sfilata d’onore “Bukurìa Arbëreshe Kosenxë – La bellezza italo-albanese a Cosenza”.
Si tratta di una iniziativa promossa dalla Parrocchia bizantina, italo-greco-albanese, del Santissimo Salvatore dell’Eparchìa di Lungro, da un’idea di Papas Pietro Lanza, vicario generale della stessa Eparchia e parroco del Santissimo Salvatore di Corso Plebiscito a Cosenza. Le basi di questo importante evento sono state gettate nel corso di un cordiale incontro svoltosi a Palazzo dei Bruzi tra il Sindaco Franz Caruso e Papas Pietro Lanza. A fare da trait d’union, il consigliere delegato del Sindaco ai Rapporti con le comunità religiose, Francesco Turco.
La sfilata d’onore del prossimo 21 maggio tornerà a Cosenza, che ha già ospitato le prime tre edizioni, dopo tre anni di fermo a causa della pandemia e sarà il momento clou di una serie di iniziative che comprenderanno anche un convegno organizzato in collaborazione con la Provincia e l’Archivio di Stato ed un Festival della cultura arbëreshe in Piazza dei Bruzi.
Il Sindaco Franz Caruso ha subito sposato la proposta di Papas Pietro Lanza manifestando l’intenzione dell’Amministrazione comunale di far ripartire l’iniziativa con nuovo slancio e rinnovato interesse nei confronti della cultura e della tradizione arbëreshe che, in tutta la provincia, possono contare su ben 40 mila presenze.
Soddisfazione per l’accoglimento della proposta da parte del sindaco Franz Caruso è stata espressa da Papas Pietro Lanza che ha ringraziato il primo cittadino sottolineando, inoltre, le caratteristiche della sfilata d’onore, con la partecipazione dei gruppi folkloristici dei tanti paesi arbëreshe e di figuranti che indosseranno i regali vestiti tradizionali delle famiglie albanesi, risalenti al XVIII e XIX secolo. Preziosi e variopinti costumi che potranno essere apprezzati insieme ai canti, alle danze ed alle coreografie proprie dell’identità culturale e religiosa dell’Arberìa.
«La città di Cosenza – ha detto il sindaco Caruso nel corso dell’incontro – sarà ben lieta di ospitare questa manifestazione, soprattutto perché, nell’ottica dell’inclusività e dell’integrazione che appartengono alla sua identità, deve porsi l’obiettivo di mantenere vive le tradizioni che appartengono ad un popolo, quello arbëreshe, e di tutte le comunità albanofone di cui nei nostri territori esistono giacimenti culturali che è importante conoscere e valorizzare sempre di più». (rcs)