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Occhiuto e Calabrese insediano il Tavolo per il Lavoro

Occhiuto e Calabrese insediano il Tavolo per il Lavoro

«Vogliamo che si renda strutturale il lavoro del Tavolo, che vede coinvolti tutti quelli che devono essere protagonisti, insieme alle istituzioni, per creare le condizioni affinché il lavoro possa essere garantito in Calabria secondo le regole previste». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel corso dell’insediamento del Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro, previsto dalla Legge regionale numero 25 del 28 giugno 2023, in materia di “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”.

Assieme a lui, l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese.

Il Tavolo è lo strumento di intervento per promuovere e migliorare l’occupazione con un confronto permanente tra le parti sociali nella proposta, verifica e valutazione delle linee programmatiche dei servizi e delle politiche del lavoro, con l’obiettivo di non creare per il futuro ambigue forme di precariato.

Il “Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro”, oltre che dalla Regione Calabria, è composto da: Giuseppe Greco, direttore generale Inps Calabria; Fabio Lo Faro, direttore generale Inail Calabria; Michele Raccuglia, Anpal servizi Calabria; Pietro Falbo, presidente Camera di commercio Cz-Kr-Vv; Klaus Algieri, presidente Camera di commercio Cosenza; Antonino Tramontana, presidente Camera di commercio Reggio Calabria; Antonella Iunti, direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale; Flaviana Tuzzo, presidente Consulta dei Consigli provinciali dei consulenti del lavoro Calabria; Antonietta Stumpo, consigliera di Parità Regione Calabria.

«Noi dobbiamo creare lavoro, ma dobbiamo creare anche le condizioni – ha sottolineato –affinché si possa operare con tutti i requisiti di sicurezza e di retribuzione garantita che appartengono a un Paese civile come l’Italia. Ci sono molte ricette da seguire: stiamo cercando di attrarre investitori nazionali e internazionali, anche attorno agli asset della logistica, come il porto di Gioia Tauro. Alcuni hanno investito perchè hanno sperimentato una Calabria che, rispetto al passato, ha oggi degli ecosistemi che permettono di insediare nuove attività economiche. Mi riferisco, per esempio, agli investimenti nella direzione delle nuove tecnologie, a quello che ha fatto Atos; mi riferisco a quello che sta facendo il Nuovo Pignone, sia a Vibo che a Corigliano».

«È ancora poco, c’è molto, molto da fare e, soprattutto – ha detto ancora – c’è da affrontare il tema gigantesco che si è prodotto a causa della cancellazione del reddito di cittadinanza. Sono molto contento che la Giunta abbia condiviso la proposta mia e dell’assessore Calabrese per generare in Calabria l’interesse di imprese nazionali e multinazionali, impegnate nelle attività di infrastrutturazione, affinché si possano formare i giovani on the job, i disoccupati ex percettori di reddito, e si possano poi assumere. L’altro pilastro su cui si fonda il Tavolo è quello del lavoro in smart working o in co-working. Dal lavoro bisogna ripartire, perché il lavoro è quello che manca in Calabria ed è anche la ragione di progressivo e costante impoverimento della nostra terra».

L’assessore Calabrese ha rimarcato che il governo regionale ha approvato in brevissimo tempo la norma di riferimento che mancava in questa regione da oltre 20 anni.

«Mi riferisco – ha specificato – alla legge regionale numero 25 del 28 giugno 2023 in materia di ‘Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente’. Al centro di questa norma c’è appunto il Tavolo per il lavoro, istituito con delibera di Giunta numero 470 del 13 settembre 2023, formato da Regione, Inps, Inail, Camere di commercio, Anpal, Consulenti del lavoro, Ufficio scolastico regionale, Ufficio della consigliera di parità e aperto al confronto sinergico con tutte le organizzazioni sindacali e le diverse categorie datoriali».

«L’obiettivo del Tavolo – ha spiegato – è quello di costruire insieme il futuro della Calabria e dei calabresi, per dare, finalmente, risposte concrete ad una crisi occupazionale senza precedenti e per creare le condizioni utili per far rimanere in Calabria i nostri giovani. Tutto ciò attraverso misure mirate che sottoporremo al Tavolo e, soprattutto, attraverso l’utilizzo oculato delle ingenti risorse storicizzate, sia regionali che nazionali, che abbiamo a disposizione. In tal senso, sono molti i progetti già in cantiere».

«Con ‘Kaire Calabria’, progetto incardinato in un avviso pubblico – ha proseguito – abbiamo già avviato politiche positive per dare un sostegno alle imprese turistiche attraverso la concessione di incentivi all’occupazione dei lavoratori disoccupati svantaggiati, molto svantaggiati e con disabilità. Stiamo lavorando anche sul programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), macro progetto nazionale sul reinserimento lavorativo e la formazione riservato ai disoccupati. In questi mesi abbiamo potenziato, inoltre, i Centri per l’impiego con 500 nuove assunzioni. Tra gli ultimi provvedimenti messi in campo, molto importante e innovativo ritengo sia anche il progetto sperimentale, approvato dalla Giunta regionale, per la concessione di incentivi all’assunzione alle imprese che utilizzeranno anche le nuove modalità di lavoro appartenenti alla categoria del flexible working come il remote working, consentendo al lavoratore, non più disoccupato, di rimanere nel territorio calabrese e contribuire allo sviluppo economico della regione».

«Pertanto, attraverso il percorso intrapreso con questi interventi programmati dalla Regione Calabria e con il nuovo ‘Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro’ insediato oggi – ha concluso – vogliamo creare le condizioni per ridurre e svuotare tutti i bacini di precariato e creare lavoro vero per ridare dignità lavorativa ai calabresi. Un Piano straordinario del lavoro in Calabria da redigere con il supporto di tutti gli attori coinvolti. Il lavoro è una delle priorità dell’agenda politica del governo della Regione Calabria e del presidente Occhiuto». (rcz)