La riforma sperimentale degli istituti tecnici e professionali «rappresenta per noi una sfida che la Regione Calabria ha raccolto con grande concretezza e lungimiranza». È quanto ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso del webinar promosso dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Calabria insieme all’Ufficio Scolastico Regionale per illustrare a circa 10 mila famiglie calabresi la riforma.
All’evento erano collegati i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo grado della Regione, tutti i dirigenti e i presidenti ITS della filiera dei tecnici e dei professionali autorizzati.
Il ministro, prima di entrare nel merito della riforma, ha detto di apprezzare molto l’iniziativa della vicepresidente della Regione Calabra, Giusi Princi, e della dirigente dell’Usr, Antonella Iunti, «che mi ha consentito di incontrare i genitori per un confronto a 360 gradi su questa riforma che incarna un modello fortemente innovativo e moderno, un modello avanzato in cui noi crediamo moltissimo e che ha l’obiettivo di dare più opportunità lavorative ai nostri giovani, con una formazione sempre più aderente alle necessità del mercato del lavoro e con una solida preparazione culturale di base».
«Tutto il percorso è stato costruito in strettissima sinergia con la Regione Calabria – ha spiegato – perciò è fortemente aderente alle necessita di questo territorio. Si tratta di una riforma importante per tutto il Mezzogiorno dove contiamo, ogni anno, più di 1 milione di posti di lavoro non coperti per mancanza di qualifiche. Sono le imprese che ci chiedono questo percorso. Parliamo di filiera, di 4 più 2, che prevede 4 anni di istruzione tecnica e professionale e 2 anni di istruzione tecnologica superiore».
«Non riduciamo il programma quinquennale – ha rimarcato – ma avviamo percorsi nuovi che puntano sulla qualità e non sulla quantità. L’organico rimarrà invariato anzi ci saranno tantissimi docenti in più a disposizione per seguire i nostri studenti. Sappiamo, infatti, che esistono fragilità in alcune materie come, ad esempio, matematica, italiano ed inglese, pertanto noi andremo a potenziare le specializzazioni mancanti reclutando, con contratto, dei docenti anche fra gli imprenditori e i manager. Ci sarà più alternanza scuola lavoro, più attività di laboratorio, scambi con l’estero e tanta internazionalizzazione e si farà anche della ricerca, novità, questa, che servirà ad incoraggiare i nostri studenti a puntare sull’innovazione».
«Stiamo lavorando anche per far sì che in Calabria e in Sicilia – ha aggiunto – possa nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale di supporto alla formazione di tutte quelle maestranze, di tutte quelle competenze, quelle professionalità che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte sullo Stretto ma soprattutto per la gestione e lo sviluppo di quelle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio».
«Credo che la Calabria – ha detto infine il ministro Valditara – abbia straordinarie potenzialità e grandi capacità di sviluppo, è una delle regioni d’Italia su cui scommetterei e lo dimostra l’entusiasmo con cui il mondo della scuola ha risposto a questa sperimentazione. È una bellissima testimonianza».
Molto soddisfatte della numerosa partecipazione all’evento la vicepresidente Princi e la diritrice Iunti, le quali hanno ringraziato tutto il mondo scolastico calabrese, i tanti genitori e il ministro Valditara «per aver accettato di confrontarsi con le famiglie della Calabria. La Regione – hanno sottolineato – vuole accompagnare i genitori affinché superino le titubanze legate alle novità attraverso la possibilità di diretto confronto con il ministro all’istruzione e la merito».
«Il mondo del lavoro calabrese per i prossimi anni – hanno aggiunto – punterà molto sulle competenze tecniche e specialistiche e, come si evince da fonti Unioncamere e Anpal, le imprese locali assumeranno addirittura il 67% di personale in possesso di diploma secondario».
«La formazione garantita dalla filiera tecnico professionale sopperisce a tale fabbisogno – ha proseguito la vice presidente Princi – anche alla luce dei fattori che modellano i futuri bisogni occupazionali del mercato del lavoro calabrese, la costruzione del Ponte sullo stretto e l’istituzione della Zona economica speciale unica che richiamerà nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese».
«La Regione Calabria, per i prossimi anni, con oltre 200 milioni di euro – ha proseguito Princi – incentiverà i processi di cambiamento e sviluppo finanziando, con le risorse destinate alla ricerca e all’innovazione, la nascita di nuove imprese e l’innovazione e l’internazionalizzazione di quelle esistenti. Queste misure, sostenute con forza dal presidente Occhiuto e da tutta la Giunta regionale – creeranno bisogni occupazionali avanzati e consentiranno di aumentare in Calabria profili professionali sempre più specialistici e qualificati».
La dirigente Iunti ha, infine, sottolineato la necessità che le scuole accompagnino le famiglie in questo nuovo percorso formativo, dando anche indicazioni sull’iter da seguire per l’iscrizione dal prossimo anno scolastico 2024/25, «che prevede – ha specificato – 4 anni di studio negli istituti tecnici o professionali (non più 5), due anni negli Its Academy, con il diretto coinvolgimento di aziende partner e con successiva possibilità di passaggio all’università per completare il percorso, per cui ha evidenziato che la Calabria è l’unica realtà d’Italia ad avere sottoscritto apposito protocollo con le università calabresi per il riconoscimento dei crediti formativi a quegli studenti che, concluso l’ITS, vogliano conseguire la laurea triennale». (rcz)