di ANNALISA ALFANO – Nelle ultime settimane, nella Provincia di Cosenza, sta destando particolare preoccupazione la possibile chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza della Polizia di Stato. Tale eventualità è stata annunciata direttamente dal Capo della Polizia Pisani, durante l’ultima visita presso la Questura di Cosenza, in un incontro con le diverse sigle sindacali di categoria.
Da allora alta la preoccupazione sull’intero territorio provinciale. Appare paradossale chiudere un presidio di Polizia, istituito nel marzo 2008 nella Calabria Settentrionale con sede a Rende, con il compito specifico di controllare il territorio e la finalità di prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa. Soprattutto, in un periodo in cui la provincia di Cosenza è interessata, in misura alquanto preoccupante, da una recrudescenza di episodi criminali che minano la sicurezza sociale e la legalità.
I sindacati di Polizia hanno chiesto, con voce unanime, l’intervento della politica e delle istituzioni. È necessario, quindi, oltre che doveroso, rispondere con forza e determinazione affinché la chiusura del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, non solo, venga evitata ma che questo venga potenziato il più possibile per garantire maggiore sicurezza e controllo del territorio.
Italia del Meridione ha accolto, senza esitazione alcuna, l’appello dei sindacati di Polizia e invita istituzioni e parti politiche a fare fronte comune per tutelare ordine e sicurezza nell’intera Provincia di Cosenza ottenendo la permanenza del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale. (af)
[Annalisa Alfano è segretario provinciale di Italia del Meridione]