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RENDE – Giovedì il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” celebra i suoi 20 anni di attività

Giovedì 10 ottobre, a Villa Fabiano di Rende, il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, presieduto dal giornalista Franco Rosito, celebrerà i suoi 20 anni di attività, alla presenza del Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli e del Presidente regionale, Giuseppe Soluri

Dopo la proiezione di un filmato, nel quale saranno ripercorse le fasi salienti dell’attività del circolo “Maria Rosaria Sessa”, spazio alla relazione del presidente Rosito, che racconterà le tante e diverse iniziative promosse, da quelle solidali a quelle che hanno fatto sì che, in questi 20 anni, il sodalizio intitolato a Maria Rosaria Sessa, giornalista cosentina barbaramente assassinata nel 2002, diventasse un presidio di riferimento per i soci, attraverso la promozione delle attività formative, allo scopo di accrescerne il bagaglio professionale. Il circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” conta, attualmente, 120 iscritti, con numeri in crescita di anno in anno. Ai veterani si sono, infatti, aggiunti molti giovani giornalisti che provengono anche dalla provincia. 

I lavori saranno moderati dalla giornalista Franca Ferrami, segretaria del circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa”. Seguiranno gli interventi del Presidente del circolo Franco Rosito e del Presidente dell’Ordine Regionale Giuseppe Soluri. Le conclusioni sono affidate al Presidente dell’Ordine nazionale Carlo Bartoli che, con la sua presenza, ha mantenuto fede alla promessa che era stata fatta, il 17 marzo del 2023, al Presidente del circolo Rosito e al direttivo, in occasione della sua visita a Cosenza e a Rende per un seminario di formazione. La giornata sarà conclusa da un momento conviviale e di condivisione dei risultati raggiunti.

Tra le finalità del circolo, oltre a tenere acceso il ricordo della collega scomparsa,  che si è voluto cristallizzare, sette anni fa, con una panchina rossa collocata in corso Mazzini a Cosenza, in memoria anche di tutte le vittime di femminicidio, c’è certamente la necessità di stimolare proficue e costruttive riflessioni sul futuro della professione, così come richiesto dalle nuove sfide imposte dal progressivo affermarsi della tecnologia e dei social media. Obiettivi che il sodalizio ha ben tenuto presenti, contemperandoli con la necessità di riaffermare, oggi più che mai, i principi basilari e fondamentali della professione che risiedono principalmente nella tutela della libertà di stampa e nel saper respingere ogni intrusione da parte del fenomeno, sempre più invasivo, delle fake news. (rcs)