Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.00, nella Sala Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale, la tavola rotonda Quale Sud? – Conversazione sul Meridione tra passato e futuro.
L’evento è stata organizzata dal MarRC e promossa da Confesercenti Reggio Calabria.
Interverranno, con il direttore del Museo, Carmelo Malacrino e il presidente di Confesercenti, Claudio Aloisio, il giornalista e scrittore Pino Aprile, l’editore di Reggio TV, Eduardo Lamberti Castronuovo, il docente universitario componente del Comitato scientifico del MArRC, Daniele Castrizio, e il presidente della Camera di Commercio, Ninni Tramontana. Modera Raffaele Mortelliti, direttore di Strillit.it
«La questione meridionale è da decenni al centro del dibattito nazionale – ha dichiarato il presidente Aloisio – tuttavia rimane un nodo irrisolto che frena lo sviluppo non solo del Sud ma dell’Italia intera. È perciò di tutta evidenza che le politiche sino ad oggi messe in campo per la risoluzione di questo atavico problema sono state per la gran parte inefficaci e, a volte, addirittura deleterie. Ritengo quindi indispensabile che si avvii un serio confronto che coinvolga tutte le forze sane e produttive del territorio, per ragionare su nuove ed idonee strategie di sviluppo e di crescita che si pongano l’obiettivo di mettere in rete e valorizzare le immense potenzialità che da sempre il meridione esprime».
«Per tale motivo, come Confesercenti – cha proseguito il presidente Aloisio – abbiamo voluto compiere un primo passo in questa direzione organizzando un evento che vede la partecipazione di tanti illustri relatori capaci di approcciare la questione da differenti prospettive. La scelta del Museo come sede non è stata casuale: un segno di attenzione alle eccellenze del Sud, di cui il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è uno degli esempi di maggior positività».
«La costruzione del futuro – ha dichiarato il direttore Malacrino – è una responsabilità condivisa. Ed è possibile soltanto sulle solide basi della conoscenza del passato e in rete tra istituzioni, luoghi della cultura e cittadini».
«Il Museo – ha proseguito il direttore Malacrino – è la sede dove si trasmette la fiducia in una idea di sviluppo che trae la sua forza in questo straordinario binomio tra passato e futuro, per ricostruire insieme un Sud sempre più di qualità, sui valori della tradizione classica, ma con il coraggio di cambiare ciò che ha bisogno di essere cambiato». (rrc)