Viene da Reggio, scelta con Milano per formulare le opportune correzioni, la proposta di modifica della legge Del Rio sulle Città Metropolitane. È una riforma incompiuta – sottolinea il consigliere metropolitano di Reggio Antonino Castorina, con delega al bilancio: «Oggi ribadiamo con forza che la riforma a livello nazionale non può più aspettare e che la Regione Calabria a livello territoriale deve normare in modo netto il tema delle deleghe. Ad oggi, chi paga dazio della mancata riforma delle città metropolitane sono i nostri cittadini, visto che non ci è stata data l’opportunità di modificare parti fondamentali della legge che sono palesemente illogiche a partire dalla modalità di elezione, dal tema della rappresentatività territoriale e proseguendo con il doppio ruolo che si deve per legge svolgere di consigliere comunale o Sindaco e consigliere metropolitano».
«A questo – prosegue Castorina – si aggiungono le problematiche che derivano dalla questione rifiuti causate da parte della Regione Calabria ed il fatto che sempre a livello regionale questioni come turismo, formazione e tanto altro non sono ancora ufficialmente delegate al livello metropolitano. Non possiamo più aspettare. Capiamo i problemi di bilancio e comprendiamo anche le minori risorse destinate alle città metropolitane, pur non condividendo la impostazione su questo, comprendiamo anche le difficoltà derivanti dai cambi di governo, ma non c’è più tempo. Ci sono cose che non possono aspettare ulteriormente perché ne va del funzionamento di un ente di programmazione fondamentale per il nostro territorio».
«Rispetto a questi temi, da tempo il vice Sindaco Riccardo Mauro con delega piena da parte di tutto il consiglio metropolitano sta lavorando su un tavolo nazionale i cui contenuti però vanno supportati da tutti. – dichiara Castorina – Basta cincischiare e prendere tempo, capiamo i problemi derivanti dalla manovra di bilancio ma se veramente si vogliono dare risposte ai territori si deve partire dal corretto funzionamento degli enti locali. Le Città Metropolitane – conclude Castorina – hanno rilevanza costituzionale ma non hanno certezze e risorse. È una riforma incompiuta e abbiamo il dovere di completarla, dando alle città metropolitane gli strumenti di cui necessitano, nel rispetto dei vincoli di bilancio ma anche nel rispetto dei cittadini che rappresentiamo». (rrc)