«Sarà principalmente il Sud a trainare la ripresa del settore turistico italiano». Inizia così la ricerca realizzata da Demoskopika – Gruppo Italiano per le Ricerche di Opinione e di Mercato per conto del Comune di Siena sull’identikit del turista post-Covid, che posiziona la Calabria al quinto posto tra le mete più gettonate e ricercate tra gli italiani nei prossimi mesi con un 8,1%.
Sul podio, invece, Sicilia e Puglia che hanno totalizzato rispettivamente il 12,7% e l’11,0%, mentre la Toscana si guadagna la “medaglia d’argento” avendo raccolto l’11,9% delle preferenze dei turisti italiani.
La ricerca, infatti, che ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati tra il 18 e il 25 maggio scorsi, sottolinea come 1 italiano su 2 andrà in vacanza, e di come solo il 5,5% ha già prenotato. «Sul versante opposto – si legge nella ricerca – sono 25 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (49%), dei quali quasi 8 milioni per impossibilità economiche (15,3%) principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). La Sicilia, insieme a Toscana e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%). Appena il 7,8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali».
«Il turista post Covid-19 – ha dichiarato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L’epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono».
Chiudono la classifica Emilia-Romagna (6,3%) e Sardegna (6,2%). Seguono , in un’area di appeal intermedio, Liguria (4,3%), Campania (4,0%), Veneto (3,9%), Abruzzo (3,6%), Lombardia (3,4%), Marche (3,3%) e Piemonte (3,3%). A chiudere la classifica delle preferenze degli italiani le rimanenti destinazioni turistiche: Lazio e Valle d’Aosta (2,3%), Umbria (1,9%), Basilicata (1,5%), Friuli Venezia Giulia (1,1%) e Molise (0,4%). (rrm)