Siano istituzionalizzati momenti trimestrali di confronto e dialogo al fine di assicurare una proficua collaborazione a tutela del bene primario ambiente. È quanto hanno chiesto le Associazioni e gli Ordini Professionali ai candidati alla presidenza della Regione, nel corso di un incontro avvenuto alla Provincia di Catanzaro.
Al confronto, presenti : Inu Calabria, Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Unitel, Amici della terra. Faa, Associazioni biologi senza frontiere, Associazione CoRe, Laboratorio Lua, Associazione Lega navale, Laghi di Sibari, Associazione borghi da rivivere, Associazione culturale Luna Rosa, Associazione “Io partecipiamo”, Federazione Ingegneri della Calabria, Ordine dei geologi, Ordine dei chimici e dei Fisici, Federazione Agronomi e forestali, Collegi dei Geometri di tutte le province, Ordine di Biologi, Ordine Architetti pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Cosenza e Catanzaro.
All’iniziativa hanno partecipato la dott.ssa Marianna Caligiuri, in rappresentanza della dott.ssa Amalia Bruni ed il dr. Eugenio Occhini, in rappresentanza del dr. Luigi De Magistris, mentre sia l’on. Roberto Occhiuto che l’on. Mario Oliverio hanno inviato un messaggio di saluto giustificando la loro assenza per impegni precedentemente assunti.
Ha presieduto e condotto l’incontro il presidente di Inu Calabria, prof. Domenico Passarelli, che ha ringraziato tutti i rappresentanti delle Associazioni e degli Ordini professionali per il pregio concessogli di moderare la seduta. Nella propria introduzione, il prof. Passarelli, nel salutare e ringraziare i candidati, ha sottolineato che «desideriamo continuare a credere che solo un percorso di confronto e consultazione a largo spettro può riuscire a redimere le problematiche e le criticità ancora esistenti sul nostro territorio regionale».
«Siamo associazioni culturali e di categoria – ha spiegato – e, come tali, lavoriamo affinché le competenze tecniche vengano messe al centro delle principali sfide che la Regione Calabria si appresta ad affrontare nei prossimi anni. È fondamentale ristabilire la fiducia nelle competenze tecniche e nella possibilità che queste ultime possano contribuire non solo alla fattibilità delle politiche pubbliche ma anche al più ampio conseguimento dell’interesse collettivo».
«La pandemia – ha proseguito – ci ha insegnato che il ns. modello di sviluppo è vetusto e che bisogna pensarne uno nuovo basato sui principi di: sostenibilità ambientale e sociale, della rigenerazione urbana, dell’economia circolare, del riuso e della riqualificazione dell’ingente patrimonio immobiliare pubblico e privato insostenibile ed energivoro e non più rispondente alle esigenze delle persone; dell’efficienza energetica delle aree interne e dei borghi. Tutto ciò è possibile, tra le altre cose, riformando la LUR n. 19/02, una legge dai buoni principi ma non ancora attuata».
Nel corso del confronto, tanti sono stati i temi affrontati sottolineando che «la crisi ecologica e climatica che stiamo attraversando dovrebbe rendere evidente che la tutela ambientale è l’unica strada da percorrere per il futuro della Calabria».
È stato posto l’accento «sui progetti prioritari per la Regione da realizzare anche con l’utilizzo dei fondi connessi al Pnrr: impianti di riciclo per l’economia circolare quanto alla risoluzione del problema dei rifiuti, depuratori a tutela di mare e turismo, interventi su rischio idrogeologico, infrastrutture ferroviarie, tutela della biodiversità e misure per la prevenzione degli incendi, energie rinnovabili e stop al consumo di suolo».
Inoltre, ci si è chiesti come si intende incentivare l’utilizzo di energie green ed in particolare della geotermia a bassa entalpia, mettere ordine n campo delle estrazioni spingendo per la redazione del Prae (Piano Regionale delle attività estrattive) e per un regolamento per le concessioni idriche impedendo così il prosperare di attività abusive che danneggiano l’ambiente.
Le Associazioni e gli Ordini Professionali, infine, hanno manifestato il proprio interesse, al fine di sostenere l’ attività progettuale e legislativa per la Regione Calabria, (Giunta e Consiglio), considerato il fine istituzionale ad essere «di supporto per lo studio, la programmazione e la pianificazione territoriale, nonché centro per il monitoraggio delle attività regionali riguardanti lo sviluppo sostenibile». (rrm)