Mario Neto, presidente dell’Associazione per i Diritti degli Anziani di Reggio Calabria, ha chiesto interventi immediati alle istituzioni competenti per potenziare i servizi sanitari offerti presso la struttura di via Willermin.
«È grave, infatti – ha spiegato il presidente – che persone anziane debbano sottoporsi in ore antelucane e talvolta con condizioni meteo avverse a file defatiganti e talvolta causa di spiacevoli alterchi per poter avere assegnato il numeretto per effettuare un prelievo di sangue».
«È inaccettabile – ha aggiunto – che la sanità pubblica contingenti numericamente, in via ordinaria, le prestazioni da erogare ai cittadini contribuenti che hanno titolo a servirsi delle strutture pubbliche del servizio sanitario nazionale».
«Il contingentamento delle prestazioni offerte e il sistema di assegnazione della prenotazione, poi comporta che spesso le persone, soprattutto anziane, attendono inutilmente l’assegnazione del numeretto poiché fuori dal contingentamento numerico».
«Questo stato di cose che colpisce diritti e bisogni primari – ha proseguito – a parere dell’Ada Reggio Calabria, provoca inevitabilmente un dirottamento, di fatto, delle persone presso le strutture private – che dovrebbero concorrere e adiuvare i servizi pubblici – di cui alcune, fra l’altro, avendo esaurito il budget assegnato in convenzione con la regione, prestano il servizio a pagamento pieno».
«A prescindere da altre valutazioni – ha detto ancora il presidente Neto – poiché risulta che il personale in essere presso questa attività di via Willermin la esercita con notevole spirito di servizio ai limiti delle proprie possibilità, quali sono i reali motivi e/o le cause (carenza di personale?, input direzionali organizzativi errati?) che ostano al mettere fine a questa situazione “emergenziale” e quindi eliminare i disagi e le difficoltà, anche economiche, che soprattutto gli anziani, e la cittadinanza da tempo ormai sopportano?»
«Ci si attende che chi di competenza dia riscontro e positive risposte in merito» ha concluso.