Ha preso il via oggi, a Cosenza, la seconda edizione del Festival nazionale della Poesia, frutto dell’accordo di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione “Attilio ed Elena Giuliani” e con la direzione artistica di Tiziano Broggiato.
Il Festival, in programma fino a venerdì 17 maggio, è stato presentato nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, presenti il sindaco Franz Caruso, la consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, il presidente della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, Walter Pellegrini e il poeta Daniel Cundari.
Il Festival coinvolgerà quattro istituti scolastici della città (il Liceo Classico “Bernardino Telesio” i Licei scientifici “Scorza” e “Fermi” e il Polo scientifico “Brutium”) per un totale di 500 studenti che interagiranno con alcuni dei poeti più rappresentativi della scena nazionale.
Saranno a Cosenza, insieme a Broggiato, Claudio Damiani, Loretto Rafanelli, Giancarlo Pontiggia (che furono della partita anche lo scorso anno) ed anche Rossella Frollà, Gian Mario Villalta, direttore e ideatore della prestigiosissima manifestazione “Pordenone Legge”, Tiziana Cera Rosco, Arnaldo Colasanti e Maurizio Cucchi.
«I risultati che ha raggiunto lo scorso anno la prima edizione del Festival – ha detto il sindaco Caruso – sono stati talmente al di sopra delle aspettative che ci hanno quasi imposto di programmare la seconda edizione, certamente arricchita dalla presenza di tanti nomi prestigiosi, ma anche per le iniziative culturali che nell’insieme daranno uno spessore del festival ancora superiore al precedente. La nostra offerta culturale risulterà ampliata, ed andrà ad unirsi a quanto già abbiamo fatto in questo settore, con l’istituzione dell’Orchestra sinfonica Brutia, con le stagioni lirica e di prosa al Rendano e con LibrinComune che rappresentano momenti culturali importanti nel solco della storia e della tradizione della nostra città».
«Il Festival della poesia conferma e suggella questo rapporto sinergico che esiste tra Amministrazione comunale e Fondazione Giuliani e la manifestazione nasce proprio da una felice intuizione del Presidente della Fondazione, Walter Pellegrini. Un segnale importante di come si possano raggiungere traguardi impensabili con la collaborazione, il confronto e la partecipazione di tutti. La poesia – ha concluso Franz Caruso – è certamente un bene assoluto e se noi riusciamo a diffonderla e a farla amare ed apprezzare anche dai giovani, avremo fatto qualcosa di importante perché coniugheremo l’intrattenimento che a Cosenza non manca, con momenti di approfondimento culturale che solo il teatro, il cinema, la musica, la danza, l’arte e, appunto, la poesia, possono garantire».
Antonietta Cozza ha messo in luce il ruolo salvifico della poesia.
«Abbiamo bisogno della poesia per salvarci. I poeti, in questi 4 giorni – ha ricordato la delegata alla Cultura – andranno nelle scuole e poi saranno i ragazzi a raccontare gli eventi poetici. Un modo per abbracciare la poesia e renderla viva, presente e costante. Proprio stamattina – ha detto ancora Cozza – ci chiedevamo se è ancora possibile la poesia oggi, in questo tempo di velocizzazione e del tutto e subito. È la domanda che si pose Eugenio Montale, profeticamente consapevole dei rischi della contemporaneità, nel discorso che tenne quando gli fu conferito il Nobel, nel 1975».
«La poesia deve essere possibile – ha aggiunto – perché è una sorta di anticorpo contro il dilagare della superficialità ed il suo compito è quello di ricordarci che esiste qualcos’altro, tirarci fuori dalla quotidianità– non anestetizzandoci o offrendoci una banale via di fuga dalla realtà, ma risvegliando qualcosa che magari non ci siamo nemmeno resi conto si fosse addormentato – e metterci in contatto con la nostra anima».
Walter Pellegrini ha poi ricordato che «dal giorno successivo all’insediamento del Sindaco ci siamo posti l’obiettivo di individuare una strada per attuare un piano strategico culturale nella città. E oggi Cosenza è matura per fare questo. Abbiamo intercettato tutte le associazioni e abbiamo loro proposto un patto per la cultura e su questa scia abbiamo messo in campo alcune attività tra cui il Festival nazionale della poesia».
Nel dettaglio del composito ed articolato programma è poi entrato Daniel Cundari che ha coordinato, compito non agevole, le diverse attività del festival.
Anche Cundari, apprezzatissimo poeta cosentino, ma con significative esperienze internazionali, ha sottolineato la contaminazione del festival con gli istituti scolastici della città.
«Con gli studenti ci interrogheremo sul senso della poesia oggi – ha detto Cundari – se la poesia è utile o inutile e faremo un lavoro serrato sul testo».
Ogni alunno comporrà dei versi in base a due parole magiche e tutti gli studenti saranno premiati nel corso della serata conclusiva, prevista per venerdì 17 maggio al Cinema Teatro Italia-Aroldo Tieri, a cura dell’attore e regista Dario De Luca.
Daniel Cundari ha poi ricordato due importanti omaggi del festival: a Franco Costabile, grande poeta calabrese, nato a Sambiase nel 1924, che sarà ricordato, in occasione del centenario della nascita dall’attore cosentino Ernesto Orrico, e a Vittorio Butera, poeta di Conflenti, i cui versi saranno affidati alla voce di Irene Talarico.
«Sentiremo risuonare, anche durante la maratona di poesia che si annuncia molto partecipata con tantissime adesioni – ha concluso Cundari – non solo il nostro bellissimo italiano da difendere, ma anche le nostre lingue minoritarie». (rcs)