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A Gambarie successo per l'incontro culturale sul libro dedicato a Umberto Zanotti Bianco

A Gambarie successo per l’incontro culturale sul libro dedicato a Umberto Zanotti Bianco

Grande successo, a Gambarie d’Aspromonte, per l’incontro culturale sul libro di Italia Nostra dedicato a Umberto Zanotti Bianco dal titolo Addizioni agli studi su Umberto Zanotti Bianco e a cura di Angela Martino, Francesca Paolino e Maria Pia Mazzitelli e pubblicato da Leonida Edizioni.

Il Sindaco di Santo Stefano, Francesco Malara, ha aperto i lavori evidenziando l’importanza delle azioni concrete realizzate dal grande meridionalista nel suo Comune. Ha motivato in sostanza la scelta di aprire “Gambarie da leggere” con un doveroso omaggio al personaggio che ha dato tanto al comune Aspromontano. Ha introdotto e condotto i lavori Angela Martino, ideatrice del volume.
Sono intervenuti alcuni degli autori del volume, illustrando quasi tutti il tema sviluppato: Eleonora Uccellini (sulle scuole), Ida Triglia (sugli studi e gli atti a favore di Africo), Giuseppe Mazzù (sul Cipresseto) e Antonino Piazza (sullo spirito religioso di Zanotti).
Lo storico e docente universitario Pasquale Amato ha tratto le conclusioni dell’incontro nella duplice veste di maggiore biografo di Zanotti e autore della prefazione del volume.
Innanzitutto, ha approfondito le tematiche generali sul metodo zanottiano fondato su idea e azione, sviluppate nella prefazione al volume. Si è poi soffermato  sull’ampio e articolato impegno zanottiano nel comune aspromontano. Ha ricordato l’istituzione di una delle prime Biblioteche Popolari nel 1911, grazie all’impegno di colui che fu a Santo Stefano il più prezioso interlocutore e collaboratore di Zanotti: il maestro Gaetano Filastò.
Ha messo poi in risalto la creazione della prima Colonia Sanitaria Preventiva italiana a Mannoli nel 1922 e il decisivo apporto dato alla nascita del centro abitato con famiglie di Africo e Cardeto invitate a trasferirsi dallo stesso Zanotti per lavorare nella Colonia. Ha sottolineato, altresí, l’iniziativa dell’Asilo Monumentale a Santo Stefano, unico piccolo Comune del Sud che aderì alla proposta zanottiana di destinare le somme raccolte per un Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale a un Asilo-Monumento.
La struttura venne intitolata a Gaetano Filastò, caduto sulle trincee del Carso. E Zanotti, per premiare l’adesione unica del Comune aspromontano, convinse Piacentini,  il più grande architetto italiano della prima metà del Novecento, a offrire gratuitamente il  Progetto dell’Asilo Monumento “Gaetano Filastò”. Amato ha poi ringraziato coloro che hanno accolto le sue pressanti proposte per la valorizzazione dei “luoghi zanottiani”, a cominciare dal sindaco Francesco Malara e dal vice-sindaco Pino Cannizzaro per l’intitolazione nel 1996 della Piazza di Mannoli al suo fondatore Umberto Zanotti Bianco.
Ha, inoltre, ricordato Andrea Perri per aver ospitato le prime edizioni del “Premio Sud Umberto Zanotti Bianco” nell’Hotel Miramonti;  Antonella Freno per aver finanziato da assessore Regionale il restauro della straordinaria Cappella della Colonia di Mannoli, ideata da Zanotti come luogo di culto con due ingressi (uno per gli operatori e ospiti della Colonia e l’altro con una passerella aperta alla comunità locale (cappella brillantemente descritta da Antonino Piazza); Angela Martino per aver insistito – durante la sua presidenza di Italia Nostra – nel fare restaurare e riaprire come Biblioteca pubblica l’Asilo-Monumento Filastò.
Ha concluso con ciò che manca alla rivalutazione dei luoghi zanottiani a Santo Stefano: il restauro e il rilancio della Colonia di Mannoli. Per questo anello mancante ha  pubblicamente invitato ad assumere un’iniziativa la neo-eletta  Deputata europea Giusi Princi, nata e cresciuta proprio a Mannoli.
Il Sindaco Francesco Malara ha espresso la sua totale adesione alla proposta, assicurando il suo personale impegno per organizzare un incontro operativo con Giusi Princi e Pasquale Amato per concretizzare la proposta sul restauro e rilancio della preziosa struttura zanottiana che ha salvato per molti anni migliaia di bambini del Sud dal pericolo di contrarre malattie come malaria e tubercolosi. i(rrc)