Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha reso noto che la città è pronta ad accogliere i cittadini ucraini in fuga.
«Sono più di dieci anni – ha sottolineato – che la nostra comunità accoglie uomini, donne e bambini giunti da noi in cerca di salvezza. La guerra in Ucraina sta determinando una crisi umanitaria di vaste dimensioni che richiede uno sforzo congiunto di tutti gli attori istituzionali e sociali presenti sul territorio. Per supportare e proteggere donne e bambini ucraini in fuga, sono loro infatti i primi a giungere in Italia, potenzieremo i servizi già attivi per rispondere con immediatezza alle richieste della popolazione ucraina e ai cittadini e le cittadine italiane che in questi giorni hanno manifestato con grande solidarietà di voler contribuire in diversi modi all’accoglienza e che hanno bisogno di acquisire le informazioni necessarie per poterlo fare in modo giusto».
A partire dal 28 marzo sarà attivato uno Sportello Unico presso il Palazzo di Città e sarà aperto un nuovo punto di prossimità a Sibari nella delegazione Municipale.
Lo Sportello presso il Palazzo di Città sarà aperto: Lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:30; Martedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00; Mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 13:30; Giovedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00; Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:30.
Lo sportello presso la Delegazione Municipale di Sibari sarà aperto: Lunedì dalle ore 09:00 alle ore 13:30; Martedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00; Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:30.
Lo sportello sarà raggiungibile anche telefonicamente al numero di cellulare 335.7719027.
I cittadini che si rivolgeranno agli sportelli troveranno assistenza gratuita sulle pratiche burocratiche relative allo status giuridico, orientamento rispetto alle esigenze di accesso ai servizi pubblici e supporto nella ricerca di soluzioni abitative accessibili.
Lo sportello sarà coadiuvato da mediatori interculturali che supporteranno anche le Istituzioni che ne faranno richiesta. Il servizio rientra nelle progettualità già attive “Diritti in Piana” (Su.Pr.Eme) ed il progetto “C.R.O.S.I.A” portate avanti in collaborazione con l’associazione Cidis Onlus.
Poiché il Comune è anche titolare del “Progetto Sai”, ha informato, infine, il sindaco Papasso, metterà in campo tutte le azioni consentite dalla Rete per incentivare il modello di accoglienza diffusa e garantire una presa in carico professionale delle donne e dei bambini ucraini. (rcs)