Il sindaco di Cassano Papasso scrive al Prefetto per un presidio fisso di Polizia a Marina di Sibari

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha inviato una lettera al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, per chiedere un presidio fisso di forze dell’ordine a Marina di Sibari dopo gli attentati avvenuti nei giorni scorsi ad alcune attività commerciali.

«La richiesta – si sottolinea – è frutto di una necessità che si presenta come viva, urgente e palpitante in questo difficile momento», in quanto «per l’Amministrazione comunale cassanese Marina di Sibari rappresenta un fiore all’occhiello del Comune di Cassano All’lonio è un complesso turistico d’eccellenza e alla luce di quanto accaduto, si teme seriamente, che tali accadimenti possano avere gravi e irreparabili ripercussioni negative sull’imminente stagione estiva, causando nocumento dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale».

«Ho personalmente incontrato cittadini, commercianti e operatori turistici – ha scritto il sindaco Papasso nella lettera – i quali mi hanno rappresentato uno stato d’animo di apprensione e inquietudine, pertanto, sono qui a chiederle che venga da subito istituito, per tutta l’estate e magari anche oltre, un presidio fisso delle forze dell’ordine. Tale presenza, oltre a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, sarebbe motivo di serenità poiché sinonimo di forte presenza dello Stato».

L’amministrazione comunale e, in particolare, il gabinetto del sindaco hanno voluto sottolineare che dopo gli episodi perpetrati con una certa spregiudicatezza e violenza sul territorio «non si è stati fermi ma ci si è subito messi all’opera per garantire vicinanza e sicurezza ad imprenditori e cittadini».

«Esprimo preoccupazione per quanto sta accadendo – ha concluso Papasso – ma la fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura è massima. Invito i cittadini ad unirsi, farsi forza e collaborare: insieme usciremo anche da questo momento difficile come sempre questa comunità, fatta soprattutto di gente onesta e laboriosa, ha sempre saputo fare». (rcs)

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Prosegue impegno del Comune di Piano spiaggia e concessioni balneari

Prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, per quanto riguarda il Piano spiaggia e le concessioni balneari.

L’Area Urbanista ha, infatti, pubblicato l’avviso di Avvio della consultazione ai fini della verifica di assoggettabilità a Vas del “Piano Spiaggia Comunale”. Con questo atto gli uffici hanno avviato, con l’autorità competente (la Regione Calabria), la procedura di verifica di assoggettabilità a Vas, la valutazione ambientale strategica, del Psc.

L’autorità competente, sentita l’area Urbanistica comunale, tenuto conto dei pareri e dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dall’avvio della consultazione avvenuta in questi giorni, emetterà poi il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma dalla valutazione ambientale strategica.

Ai fini della procedura ora gli uffici regionali hanno trasmesso il “rapporto preliminare di assoggettabilità a Vas” e la proposta di piano ai soggetti competenti in materia ambientale invitandoli a presentare il proprio parere nonché a fornire nuovi elementi conoscitivi e valutativi, mediante riscontro da inoltrare entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta.

«L’iter burocratico per il completamento e l’approvazione del Piano spiaggia – ha commentato il sindaco Papasso – procede spedito verso la conclusione. Dopo l’approvazione in consiglio comunale dello scorso luglio avevamo anticipato che avremmo seguito la pratica anche presso gli altri enti che dovranno esprimere il relativo parere prima che venga approvato definitivamente ed entri in vigore e così sta avvenendo. Il Piano spiaggia ci permetterà di regolamentare le attività e si pone in sintonia col processo di sviluppo che abbiamo previsto per la nostra fascia costiera e per la valorizzazione socio-culturale dell’intera area di Sibari».

Su delega del sindaco Papasso, il consigliere con delega al Turismo, Gianluca Falbo, ha partecipato alla manifestazione nazionale dei balneari a Roma, promossa dalle sigle sindacali Sib e Fiba portando la solidarietà dell’intera Amministrazione comunale al comparto balneare che attualmente vive una fase di profonda incertezza. La mancanza di normative chiare sui rinnovi delle concessioni e sull’avvio di un avviso pubblico mette a rischio il futuro di numerose attività.

«È inaccettabile – hanno commentato Papasso e Falbo – che il Governo non abbia ancora provveduto a garantire certezze in questo ambito. Senza una chiara guida governativa, queste imprese sono lasciate nell’incertezza totale, mettendo in pericolo il sostentamento di molte famiglie e migliaia di posti di lavoro. La nostra Amministrazione si oppone fermamente a decisioni unilaterali senza chiare indicazioni Governative. È fondamentale proteggere i nostri imprenditori balneari, pilastri della nostra economia locale e simbolo della vacanza all’Italiana».

Insieme a una significativa delegazione di imprenditori del Comune e del territorio sono stati difesi con vigore i loro diritti in attesa che il Governo dimostri serietà su questo tema e verso questi lavoratori, invece di mettere a rischio il loro futuro anno dopo anno. (rcs)

Cassano allo Ionio ribadisce il suo no alla Lunetta di Sibari

È un secco no, quello che Cassano allo Ionio ha ribadito al progetto della Lunetta di Sibari, nel corso del partecipato consiglio comunale convocato in modalità aperta dal presidente Lino Notaristefano.

Tantissimi gli interventi che si sono registrati nel corso dell’assise: da semplici cittadini passando per il Comitato “Ritorno a Sibari”, per il Commissario cittadino di Forza Italia, Liborio Bloise e l’ex sindaco di Villapiana, Paolo Montalti, della giunta (sul punto ha relazionato l’assessore ai Lavori Pubblici Leonardo Sposato) fino ai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza i quali, nel loro dire, hanno ribadito tutti la centralità della Stazione di Sibari ribadendo un forte e secco “No” a questo progetto che, di fatto, isolerebbe Cassano Sibari, l’Alto Jonio e il Pollino.

A ricostruire gli eventi è stato il sindaco Giovanni Papasso nel suo intervento: «dopo il nostro primo diniego – ha raccontato – avvenuto all’unanimità in una precedente seduta di Consiglio Comunale del 6 febbraio 2024, che con nota pervenuta in data 18 marzo 2024, a riscontro della suddetta delibera della civica assise, Rete ferroviaria italiana (Rfi) rappresentava che le questioni relative all’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera non sono oggetto della Conferenza di servizi ma della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) avviata da Rfi, comprensiva della richiesta di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica integrata con la Valutazione di Incidenza (VinCA) e contestuale verifica del Piano di Utilizzo. Rfi ha esposto le proprie controdeduzioni sull’impatto ambientale dell’opera programmata, dell’impatto paesaggistico, sul profilo archeologico, sull’aspetto urbanistico e sul profilo trasportistico».

Un nuovo documento ricusato punto per punto sia dagli uffici che dall’amministrazione comunale che ha ritenuto di non potere accogliere le argomentazioni esposte nella predetta nota di Rfi poiché le questioni relative all’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera sono pur sempre comprese nel provvedimento conclusivo della conferenza di servizi, e di dover al contrario controdedurre a tutela dell’interesse dell’Ente nel rispetto della vigente normativa e di dover ribadire le considerazioni svolte nella delibera consiliare del 6 febbraio 2024.

Nel nuovo documento licenziatosi ribadisce che «rimane un forte impatto ambientale dell’opera sull’intero ecosistema della Sibaritide,  soprattutto per la realizzazione di due viadotti ferroviari costituiti da campate sorrette da invasivi piloni in pieno centro abitato deturpando l’immagine di un territorio a forte valenza turistica».

«Sotto l’aspetto urbanistico – si legge – se è pur vero che le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti non sono condizione per la realizzabilità dell’intervento medesimo, potendo, la determinazione conclusiva della conferenza di servizi indetta per approvare il progetto, acquisita l’intesa regionale sulla localizzazione delle opere, produrre effetto di variante automatica e puntuale agli strumenti urbanistici vigenti, occorre precisare che nell’ambito della predetta conferenza il Comune di Cassano è uno degli attori principali dovendosi l’opera realizzare nel proprio territorio di cui come ente esponenziale è tenuto a tutelare e salvaguardare gli interessi della comunità».

«Pertanto, non è vero che residua in capo al Comune un mero obbligo di recepimento delle decisioni assunte da altre Amministrazioni partecipanti alla Conferenza di servizi – quasi fosse un semplice spettatore della procedura, ma il proprio dissenso ha un effetto giuridico rilevante».

«Nella delibera approvata all’unanimità ieri sera – ha commentato ancora Papasso – si riconferma, a riscontro della nota di Rfi pervenuta in data 18 marzo 2024, assoluto parere negativo al “Progetto di fattibilità tecnico – economica del collegamento diretto con le linee Metaponto – Reggio Calabria e Cosenza- Sibari: Bretella di Sibari” e di fare voti a Regione Calabria e Rfi di revocare la proposta di realizzazione dell’opera lunetta di Sibari».

«Questo progetto – ha ribadito – è fortemente impattante e penalizzate non solo per Sibari ma anche per l’Alto Ionio e il Pollino e le attestazioni arrivate anche dagli amministratori non presenti ne sono la conferm»a.

«Per risparmiare forse 10 minuti, come specificato dal verbale di feedback del tavolo tecnico di ascolto e che probabilmente si compensano in negativo per la necessaria riduzione della velocità per l’attraversamento della lunetta stessa – ha concluso – si rischia di isolare un territorio vastissimo. Andiamo avanti su questa strada, non diremo mai “sì” ad uno scempio del genere perpetrato con un progetto di questo tipo. Il modus operandi e i tempi per presentare e discutere i progetti con le comunità devono essere ben diversi». (rcs)

Il sindaco Papasso ha chiesto un incontro al ministro Pichetto Fratin per bloccare progetto Bretella di Sibari

Il progetto della Bretella di Sibari «rappresenterebbe uno scempio che deturperebbe per sempre la natura, il paesaggio e la storia dell’intera area»: per questo il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha chiesto un incontro al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per bloccarlo.

Le premesse che hanno portato alla redazione della missiva sono note: sul territorio del Comune sibarita, Rete Ferroviaria Italiana, Rfi, intende realizzare nel pieno centro di Sibari la cosiddetta “lunetta o bretella di Sibari”, che consiste nel collegamento diretto con le linee ferroviarie Metaponto – Reggio Calabria e Cosenza – Sibari. Un’opera che, se realizzata, emarginerebbe non solo il territorio dell’intero Comune di Cassano All’Ionio, ma anche l’Alto Jonio Cosentino e il comprensorio del Pollino non permettendole di avere accesso all’Alta Velocità.

«Il Comune di Cassano All’Ionio – ha scritto il sindaco Papasso – ha già espresso parere sfavorevole: le motivazioni principali del diniego riguardano il considerevole impatto paesaggistico ambientale che l’opera che si intende realizzare avrà sul territorio. L’area in questione è considerata di notevole interesse pubblico proprio per la valenza paesaggistica. È caratterizzata, ad esempio, dalla presenza della Riserva Naturale della “Foce del fiume Crati” e soprattutto dall’area Sic denominata “I Casoni di Sibari”, habitat naturale per specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. In particolare, è proprio in quella zona che avviene un’intensa attività di nidificazione della cicogna bianca».

«L’ecosistema, con la realizzazione dell’opera – ha spiegato il sindaco – potrebbe essere seriamente compromesso e messo a rischio. Ci troviamo nel cuore della Magna Graecia: Sibari, infatti, è rinomata per la sua importanza storica- archeologica, vi sono difatti aree con segnalazioni di rinvenimenti archeologici che potrebbero essere pregiudicate».

Il progetto “lunetta di Sibari”, infatti, prevede la costruzione di un’opera in sopraelevazione fortemente impattante per il territorio e consiste nella realizzazione di due viadotti ferroviari, uno dei quali con lunghezza complessiva di circa 330 metri, composto da nove campate da 30 metri e una campata principale da 60 metri sopra la strada SS 106. Mentre il secondo viadotto, composto da un’unica campata da 20 metri. Gli impalcati dovrebbero essere sorretti da pile le cui altezze variano dai 4.60 ai 7.10 metri.

Le due pile per la campata maggiore da 60 metri dovrebbero realizzarsi in cls a sezione rettangolare vuota, con dimensioni esterne 10.45 x 3.20 metri. Un impatto anche visivo da non sottovalutare che deturperebbe irrimediabilmente l’immagine del territorio a forte valenza turistica e agricola. Nonché l’impatto acustico, causato dalla percorrenza dei treni, se si considera che la predetta opera dovrebbe ricadere proprio nel centro abitato senza alcun rispetto delle distanze minime rispetto ai fabbricati esistenti. Ad aggravare il tutto, anche la presenza dell’Istituto Alberghiero.

«In ultimo – ha sottolineato il primo cittadino – la realizzazione dell’opera “lunetta di Sibari” non è localizzata in conformità alle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali vigenti, poiché non prevista in sede di pianificazione e di sviluppo del territorio tra gli interventi strategici di collegamenti infrastrutturali, in particolare di quelli ferroviari».

Perché scrivere al Ministro Pichetto Fratin? «Perché dalla nota pervenuta al Comune – ha argomentato Papasso – si evince che non è stato ancora rilasciato il decreto di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di concerto con il Ministero della Cultura».

«Pertanto, prima del rilascio del decreto – si legge nella lettera inviata al ministro – le chiedo un incontro per meglio rappresentare le doglianze del territorio e le motivazioni che portano a sostenere convintamente le ragioni del NO alla realizzazione dell’opera. Come disse il celebre archeologo François Lenormant: “Non credo che esista in nessuna parte del mondo qualcosa di più bello della pianura ove fu Sìbari. Vi è riunita ogni bellezza in una volta: la ridente verzura dei dintorni di Napoli, la vastità dei più maestosi paesaggi alpestri, il sole ed il mare della Grecia”».

«L’esigenza di scriverle questa nota  – ha concluso il primo cittadino – è dettata dal fatto di non volerla rendere inconsapevolmente e indirettamente responsabile di una vera e propria mostruosità che, se realizzata, avrebbe ripercussioni negative e deturperebbe per sempre il territorio di Sibari». (rcs)

Garofalo (Comitato Cittadino) scrive a Errigo: Quali interventi previsti a Cassano per la bonifica?

Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini, per la tutela della salute pubblica, della città delle terme, ha chiesto al Commissario per la Bonifica del Sin di Crotone, gen. Emilio Errigo, «se il territorio del Comune di Cassano, a suo tempo fatto oggetto dall’interramento delle ferriti di zinco, provenienti dall’ex Pertusola Sud di Crotone, è interessato ad interventi messi in atto dalla struttura commissariale».

«Soprattutto – ha spiegato Garofalo –, per tranquillizzare le popolazioni, atteso anche il registrarsi dell’alto numero di decessi per malattie tumorali. Quello che è più urgente, lo studio epidemiologico da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di una battaglia di civiltà, verso quanti non ce l’hanno fatta, le famiglie e ai loro cari».

«Troppi morti – ha proseguito il portavoce del Comitato –, hanno scosso le coscienze di ognuno di noi e oggi, è il momento per porre un argine verso una vicenda ancora dall’odore acro. Resta, l’amarezza che molto tempo è passato e su cui è calato il silenzio, ma è anche la consapevolezza di aver condotta un’azione, con la sola voce di Mons. Francesco Savino, che più volte ha fatto sentire la sua voce e speso, su questa delicata problematica».

«Così come, la Regione Calabria – ha concluso – faccia la sua parte, dando piena attuazione all’ordine del giorno, presentato dal vicepresidente della commissione ambiente del consiglio regionale, Amalia Bruni». (rcs)

Il Comune di Cassano allo Ionio a confronto con Rfi per la Lunetta di Sibari

Importante incontro tecnico si è svolto, a Cassano allo Ionio, tra l’Amministrazione, guidata dal sindaco Gianni Papasso e Rfi, in cui si è parlato dei dettagli del progetto della bretella/lunetta di Sibari e sul perché si vuole costruire.

Oltre al primo cittadino, all’incontro, svoltosi al Comune, erano presenti gli assessori Leonardo Sposato e Sara Russo, i dirigenti dell’area Urbanistica e Lavori Pubblici Diego Falcone e Luigi Serra Cassano, i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana. Presente anche il consigliere regionale Pietro Molinaro, che aveva fatto sì che l’incontro stesso si tenesse mettendo in contatto il Comune di Cassano con Rfi.

È stato sottolineato che non c’è nessuna volontà di isolare Sibari, il Pollino e l’Alto Ionio ed è stato spiegato come il progetto della lunetta migliorerebbe sensibilmente la circolazione dei treni sulla linea jonica, senza modificare i binari che oggi servono Sibari, i quali potranno quindi essere comunque utilizzati dalle imprese ferroviarie esattamente come avviene oggi. Ribadita la necessità di rispettare la tempistica del PNRR correlata al progetto, RFI esprime la massima apertura per discutere quali possano essere gli ulteriori possibili futuri interventi necessari per migliorare la mobilità su ferro nell’area dell’alto Ionio. Non a caso le parti si sono aggiornate ad un nuovo incontro che si terrà tra un paio di settimane.

Nel suo intervento anche il consigliere Molinaro ha auspicato che si arrivi a una soluzione ottimale sia per quanto concerne le migliorie che questa infrastruttura apporterebbe al sistema trasportistico sia per quanto concerne le legittime richieste dei cittadini.

Dal canto suo l’amministrazione comunale e gli uffici dell’Ente cassanese hanno preso atto della proposta. Il sindaco Papasso ha ringraziato Rete Ferroviaria Italiana per la disponibilità e il consigliere regionale Molinaro per aver fatto sì che l’incontro si tenesse. In ogni caso, il sindaco Papasso ha voluto precisare che rimane la contrarietà sua e dell’amministrazione comunale alla realizzazione della lunetta di Sibari. (rcs)

CASSANO ALLO IONIO – Giunta approva lo schema di Bilancio di previsione finanziario 2024-2026

È stato approvato, dalla Giunta comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, lo schema di bilancio di previsione finanziario 2024-2026.

Il documento economico-finanziario, varato conformemente alle disposizioni del “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, è stato predisposto tenendo conto delle linee strategiche e degli indirizzi delineati nel Documento Unico di Programmazione.

Si è trattato di un processo accurato e trasparente, conforme ai principi contabili generali e alle normative vigenti. Insieme al bilancio di previsioni sono stati approvati anche tutti i necessari documenti.

L’approvazione del Bilancio di Previsione, infatti, rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e l’equilibrio di bilancio. Il documento, coerente con le normative vigenti, fornisce una solida base per la gestione finanziaria e la programmazione delle risorse del Comune nei prossimi tre anni.

«L’amministrazione e gli uffici comunali – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – con l’approvazione dello schema di bilancio triennale 2024-2026 si impegnano a garantire una gestione responsabile delle risorse pubbliche con particolare attenzione alla realizzazione degli obiettivi prioritari in tutti quei settori cruciali per il benessere dei cittadini. Il nostro obiettivo è garantire i servizi al cittadino in modo esemplare ed eccellente».

«Faccio i complimenti alla Giunta e soprattutto agli uffici – ha aggiunto – poiché, nonostante i tagli imposti dal Ministero e l’aumento dell’inflazione, siamo riusciti a definire e approvare un bilancio qualificato che assicura altrettanti servizi qualificati ai cittadini».

Restano sostanzialmente invariate anche le tariffe dei servizi visto che ci saranno solo i classici adeguamenti previsti dagli indici Istat.

Nelle maglie del documento economico-finanziario approvato dalla Giunta comunale e che entro il 15 marzo deve approdare all’attenzione del Consiglio comunale, vi è anche l’adeguamento sismico e efficientamento energetico del Palazzo di città. L’edificio, infatti, sarà messo in sicurezza secondo la vigente normativa e, essendo anche sede del Coc, il centro operativo comunale, verrà messo a norma migliorando anche l’efficienza energetica. (rcs)

Il sindaco di Cassano Papasso: Ripartire subito con lavori di disinsabbiamento nei Laghi di Sibari

Il sindaco di Cassano allo Ionio, con propria ordinanza, ha chiesto all’Associazione Laghi di Sibari di dare via il via, avvalendosi dell’uso della draga comunale concessa loro in comodato d’uso, ai lavori di disinsabbiamento dello Stombi.

Una richiesta fatta a seguito dell’ostruzione che si è creata a causa delle mareggiate e del cattivo tempo degli ultimi giorni ostacola il normale e corretto esercizio della navigabilità del canale rendendo impossibile la navigazione. Ma, soprattutto, l’“effetto tappo” creato dalla sabbia ha avuto come conseguenza l’innalzamento del livello delle acque nelle darsene e nei vari complessi residenziali dei Laghi di Sibari che, in alcuni punti, ha già superato quello delle banchine interne nonostante la chiusura delle porte vinciane che separano i Laghi dal mare.

Il Comune, infatti, aveva preso atto che l’Assolaghi aveva presentato, con una nota del 4 marzo, lo stato in cui versa l’intero centro nautico a seguito della completa occlusione della foce del canale dello Stombi in modo tale da non consentire la navigabilità ed il regolare deflusso delle acque con conseguenti ripercussioni sulla sicurezza e pubblica incolumità dell’intero centro nautico. Considerato che anche gli uffici comunali hanno prontamente eseguito un apposito sopralluogo al fine di verificare quanto descritto da AssoLaghi rilevando come sia necessario un pronto intervento di ripristino del deflusso di acqua dal Canale dello Stombi.

Considerato, quindi, l’attuale pericolo di gravi e improvvise esondazioni nel tratto terminale del canale e all’interno dei Laghi di Sibari con conseguente pericolo di danni alle persone e alle cose nelle aree che potrebbero verificarsi anche per nuove precipitazioni atmosferiche e mareggiate contrastanti il deflusso delle acque del canale, il sindaco Papasso, con propria ordinanza ha chiesto all’Associazione Laghi di Sibari di intervenire dando seguito, come di consueto, a quanto previsto dalla convenzione firmata nel 2020 per l’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e continuativa per assicurare la navigabilità dello Stombi e il corretto deflusso delle acque utilizzando la draga di proprietà comunale e in dotazione proprio ad AssoLaghi. (rcs)

Il sindaco di Cassano Papasso: Tar ha legittimato sgombero dei locali del Centro Servizi di Sibari

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha reso noto che il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha dato ragione al Comune di Cassano: lo sgombero dei locali ubicati nel centro servizi di Sibari occupati abusivamente è legittimo.

A confermarlo sono due ordinanze con le quali i giudici amministrativi hanno rigettato altrettanti ricorsi presentati dai privati per bloccare l’ordinanza di sgombero emanata dall’area Urbanistica dell’ente sibarita ed eseguita nella prima decade di dicembre.

I fatti risalgono proprio a inizio dicembre quando era stata messa in atto l’azione di forza da parte dello Stato. Il Comune di Cassano, in collaborazione con gli uffici e il supporto della squadra interforze di polizia, coordinata dalla Questura di Cosenza, era intervenuto per eseguire un’ordinanza di sgombero nei confronti dell’occupazione abusiva dell’ex Chiesa di Sant’Eusebio e degli spazi circostanti.

Un atto al quale alcuni privati si erano opposti ricorrendo al Tribunale amministrativo regionale della Calabria che, in questi giorni, ha esaminato il dettaglio del caso decidendo a favore dell’Ente sibarita e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Papasso. Un ricorso bocciato in toto tanto che la parte ricorrente è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio.

«Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità del lavoro di uffici, squadra manutenzione e forze dell’ordine – ha commentato il sindaco Papasso – e le pronunce del Tar lo dimostrano a pieno. Esprimo viva soddisfazione per il risultato acquisito: la riconsegna alla città di qualcosa che era pubblico ed era stata occupata abusivamente dal privato è un atto legittimo. Ringrazio gli uffici, la squadra manutenzione, le forze di polizia e faccio un plauso all’avvocato Vittorio Cavalcanti che ha difeso il comune. Andiamo avanti nel progetto di restituire questi immobili alla collettività».

L’obiettivo dell’amministrazione Papasso, infatti, è quello di realizzare nell’area, in maniera fissa, il pluripremiato Presepe vivente di Sibari così come gli altri locali in corso di recupero saranno destinati ad attività culturali e sociali. Nell’area retrostante, poi, si interverrà anche con un progetto già appaltato col Pnrr per realizzare un grande parco e questi locali saranno annessi al parco e torneranno a disposizione dell’intera comunità di Sibari. (rcs)

Biondo (Uil): La Calabria non vuole morire di ‘ndrangheta

«La Uil Calabria sarà al fianco di don Luigi Ciotti e di tutti coloro che scenderanno in piazza a Cassano allo Ionio perché questa terra non vuole morire di ‘ndrangheta e vuole dire basta al giogo mafioso». È quanto ha dichiarato Santo Biondo, segretario generale di Uil Calabria, annunciando l’adesione alla mobilitazione contro la ‘ndrangheta organizzata da Libera per il 17 febbraio.

«Riteniamo quella della partecipazione un’arma importante nel contrasto alla criminalità organizzata – ha aggiunto – determinante per isolare tutti coloro che fanno della violenza lo strumento per esercitare la supremazia sul territorio, per distorcere le regole del vivere democratico, per metterne sotto scacco l’economia».

«Contro il malaffare – ha ribadito – è necessario alzare il muro della legalità e ogni componente della società, in Calabria soprattutto, deve operarsi per cementare il proprio mattone, rendere questo argine invalicabile».

«L’escalation criminale che si sta registrando sul territorio di Sibari e del suo comprensorio non ci lascia tranquilli – ha concluso –gli appetiti delle cosche sono diventati famelici anche alla luce degli importanti finanziamenti che vi sono stati indirizzati e per questo, nel chiedere allo Stato una rinnovata attenzione sulla Sibaritide in particolare ma su tutta la Calabria in generale,  intendiamo unirci a tutti coloro che non vogliono più tacere». (rcs)