Ernesto Alecci, Eugenio Attanasio, Collettivo Sagitta, Aldo Costa, Roberto Colica Stefania Frustaci, Salvatore Gullì e Natalina Raffaelli sono i vincitori della prima edizione del Premio Catanzaro Nostra, riconoscimento fortemente voluto dalla sezione di Catanzaro dell’Associazione ambientalista “Italia Nostra” e svoltosi al Complesso Monumentale del San Giovanni.
Un Premio istituito per mettere in luce e celebrare l’impegno di chi opera nel rispetto dei valori sanciti dall’articolo 9 della Costituzione Italiana, promuovendo lo sviluppo culturale, la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Dalla presentazione del ricorso gerarchico al Ministro della Cultura contro la dichiarazione di inesistenza di valore storico dell’ex Scuola Maddalena (per il quale è stato ottenuto l’apposizione del vincolo storico culturale), alla proposizione di un ricorso alla Capitaneria di Porto di Crotone avverso l’installazione di un parco eolico off shore nel Golfo di Squillace, sono state tante le iniziative condotte da “Italia Nostra” in questi anni, svolte per sollecitare maggiore attenzione su vari temi e argomenti propri delle finalità statutarie per chiedere una adeguata tutela complessiva della città di Catanzaro.
Un premio, quello istituito da “Italia Nostra Catanzaro” che, come ha sottolineato, la sua presidente Elena Bova aprendo i lavori è destinato «alle persone che, nel corso del 2023, hanno affiancato con la loro attività e le loro iniziative l’impegno proprio di Italia Nostra». Di fatto, un premio all’amore per la propria città, propensione «importante perché la società sia effettivamente civile, per esercitare una cittadinanza attiva in una città più bella, più accogliente e curata nella manutenzione laddove necessita. Vorremmo che questo riconoscimento sia anche da stimolo – ha detto Bova nel ricordare alcune delle battaglie intraprese, dalla Maddalena alle Dune di Giovino, alle petizioni contro le pale d’Eolo e per la caserma Triggiani – per promuovere altre iniziative che mettano in luce altre figure portando a una successiva edizione del premio che vuole essere annuale».
A consegnare il riconoscimento ai premiati e leggere le motivazioni i componenti del direttivo della sezione: oltre alla presidente Elena Bova, il vice presidente Aldo Ventrici, la segretaria Rossella Greco, la tesoriera Maria Teresa La Vitola e la componente Marisa Gigliotti. Il direttivo ha voluto ringraziare la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, guidata dalla dottoressa Stefania Argenti, e il rettore dell’Università Magna Graecia, prof. Giovanni Cuda, per il sostegno all’iniziativa.
Oltre ad interessanti video sulle Dune di Giovino, il trailer del film Figli del Minotauro, storie di Uomini e Animali e del documentario Il ritorno dedicato a Mimmo Rotella, le premiazioni sono state intervallate dalle note della giovanissima violoncellista Luana Wu allieva del lametino Liceo “Campanella”.
Le motivazioni per i premiati
Ernesto Alecci è stato premiato per essersi «schierato contro la costruzione selvaggia di impianti eolici e fotovoltaici, ha il grande merito di avere presentato una proposta di legge regionale per l’istituzione della Riserva Naturale Regionale “Dune di Giovino”, sita nel territorio di Catanzaro, mirata a preservare questa area ad alto tasso di naturalità che è, purtroppo, un ecosistema tra i più vulnerabili e più seriamente minacciati dalla colonizzazione umana». Premiato con “Catanzaro Nostra” «per la sua attività svolta in campo socioeconomico e in difesa del patrimonio naturale».
Eugenio Attanasio per il suo ultimo film, ‘Figli del Minotauro, storie di Uomini e Animali’, affronta e svela magistralmente il mito e la leggenda che permeano l’antichissima tradizione della civiltà pastorale calabrese; con un racconto filmico intenso e suggestivo, che lascia trasparire il substrato storico e culturale che lo alimenta, affronta e risolve mirabilmente la relazione esistente tra l’uomo e il bovino, il cui comune cammino è iniziato millenni or sono con la domesticazione e prosegue ai giorni nostri con gli allevatori che praticano la transumanza, tradizionale forma di trasferimento di animali e uomini dal mare alla montagna”. Premiato con Catanzaro Nostra 2024 «per la sua instancabile e preziosa attività svolta in difesa del patrimonio storico e culturale».
Sagitta, collettivo studentesco e sociale, apartitico, formato da giovani studenti della provincia di Catanzaro, ha lo scopo di «essere un ambiente positivo per chiunque voglia unirsi, e aperto a qualunque confronto di idee, dichiarandosi contro ogni tipo di estremismo che limiti la libertà dell’individuo. Il nome e il simbolo di ‘Sagitta’ esprimono il concetto di uno spirito sempre in movimento e orientato verso il futuro, che racchiudono nel motto ‘Istruitevi, Agitatevi e Organizzatevi’, diffuso sui loro cartelli. Il loro entusiasmo e la loro determinazione spingono a riconoscere la loro presa di coscienza sociale e ambientale e il merito di avere promosso delle manifestazioni per dire basta alla violenza contro le donne e alla proliferazione selvaggia degli impianti eolici e fotovoltaici che occupano e deturpano le nostre terre e i nostri mari». Catanzaro Nostra 2024 è conferito «per l’attività svolta in campo sociale e in difesa del patrimonio naturale».
Aldo Costa, già vicesindaco della città, direttore generale della Fondazione Politeama, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, tra i più attivi e longevi operatori culturali calabresi: «A lui riconosciuto il grande merito di avere ottenuto che l’Ateneo di Alta Formazione Artistica e Musicale di Catanzaro venisse intitolato al Maestro catanzarese Mimmo Rotella, tributando il giusto riconoscimento ad un artista che rappresenta il simbolo del genio e della creatività della nostra città di Catanzaro, ed è annoverato tra i maggiori artisti del novecento, esponente di punta della pop-art, ideatore del décollage e legato al movimento del Nouveau Realisme». Catanzaro Nostra 2024 «per la sua attività svolta in favore del patrimonio artistico e culturale».
Roberto Colica, avvocato, cassazionista dal 1992, consigliere nazionale dell’Associazione Forense, di cui è stato fondatore a Catanzaro:, è stato «relatore e organizzatore di numerosi convegni, per ultimo sul tema ‘Il nuovo processo civile di cognizione: compatibilità sulla trattazione scritta’. Nell’impegno civile e nella solida preparazione giuridica messa a servizio di Italia Nostra Catanzaro, si rintracciano le motivazioni per conferirgli il Premio Catanzaro Nostra 2024 per la sua attività svolta pro bono per il bene della Città di Catanzaro».
Stefania Frustaci, fashion designer, docente e di ricercatrice della storia del costume e dei tessuti, Premio ‘Elmo dei Bretti’ per i costumi nella prima edizione di Archeo Cinema Città di Tiriolo, è stata costumista del lungometraggio “Figli del Minotauro” di Eugenio Attanasio, presentato al Festival internazionale del cinema di Salerno, al Festival du Pastoralisme di Grenoble e premiato al Catania Film Fest. Premiata con Catanzaro Nostra 2024 «per la sua attività svolta in difesa del patrimonio Storico e Culturale».
Salvatore Gullì, avvocato del Foro di Catanzaro, ha studiato chitarra classica, scrive testi musicali, compone musica, incide album, ultimo ‘La Rotta del Tempo’. «Nell’esercizio della sua professione, combatte per la difesa dei diritti e per la tutela dell’ambiente. Ha lavorato al fianco di Italia Nostra nel 2023, redigendo un corposo e circostanziato atto di opposizione alla Capitaneria di porto di Crotone, competente per quel tratto di mare, finalizzato a bloccare l’iter autorizzatorio di una concessione demaniale per l’installazione di un parco eolico off-shore nel Golfo di Squillace. Per tale obiettivo ha prestato la sua opera professionale pro bono». Premio Catanzaro Nostra 2024 «per il suo impegno nella difesa dell’ambiente, del paesaggio e dei diritti civili».
Natalina Raffaelli, avvocato, esercita in materia civile, amministrativa contabile e tributaria, discendente da Giuseppe Raffaelli, succeduto a Cesare Beccaria nella cattedra di diritto a Brera e autore della Nomotesia Penale, nipote dell’illustre notaio Cosco.
È «tra i promotori dei ricorsi contro le leggi elettorali Porcellum e Rosatellum, anche innanzi alla Corte europea dei diritti dell’Uomo; ha difeso il diritto degli studenti al libero accesso contro il numero chiuso; ha difeso i dipendenti ex Isef, ottenendo il mantenimento del posto di lavoro; ha difeso il personale Ata ex Enti locali, ottenendo dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo un dovuto risarcimento; si è impegnata perché fosse riconosciuto il diritto all’insegnante di sostegno a tanti ragazzi, cui era stato negato».
Catanzaro Nostra 2024 per «il grande merito di avere più volte rappresentato pro bono l’Associazione, affiancandola con convinzione nelle battaglie sostenute in difesa della storia, della cultura e dell’ambiente». (rcz)