CATANZARO – Successo per la Pmi Day di Confindustria

Si è svolta, a Catanzaro, nello stabilimento dell’azienda Delizie di Calabria Srl, la quindicesima edizione dell’annuale Giornata Nazionale della Piccola e Media Impresa (Pmi Day) “Industriamoci” di Confindustria.

La giornata, organizzata sul territorio dal Comitato di Piccola Industria di Confindustria Catanzaro, ha visto coinvolti quest’anno gli studenti degli ultimi anni di due scuole superiori, l’IIS “E. Fermi” e l’ITT “V. Emanuele II – Bruno Chimirri” di Catanzaro. Ad aggiungere valore all’iniziativa nazionale, i patrocini del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Inoltre, è inserita nella Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione Europea.

A dare loro il benvenuto il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Catanzaro, Francesco Cusimano, insieme a Jonathan, Michael, Pamela e Morena Scalise, figli del fondatore e titolare dell’impresa, Domenico Scalise, che con lui gestiscono con grande passione e dedizione l’azienda di famiglia. Con loro anche il Responsabile della produzione, Raffaele Calabretta, che ha guidato i ragazzi fin dentro il cuore dell’azienda, permettendo loro di vedere da vicino tutte le fasi del ciclo produttivo.

Dal 2010, l’iniziativa vede le piccole e medie imprese associate a Confindustria in tutto il territorio nazionale aprire le porte agli studenti per visite guidate e incontri. Pensato per diffondere la conoscenza delle realtà imprenditoriali dei diversi territori e le opportunità che possono offrire ai giovani, il Pmi Day consente agli studenti di vedere come nascono i prodotti e i servizi e di cogliere l’esperienza e le competenze delle persone che contribuiscono a realizzarli, conoscere l’orgoglio e l’impegno quotidiano delle persone che ne fanno parte.

“Costruire” è il tema del XV Pmi Day, declinato nelle sue diverse accezioni ed in tutti gli ambiti possibili.
Costruire non solo innovazione o business, ma anche cultura, conoscenza e identità, quelle che collocano l’Italia tra i primi Paesi nel mondo, costruire civiltà, che non sempre va di pari passo con un sano sviluppo economico, ma certamente lo precede ed è l’unica strada percorribile se davvero si vogliono costruire occasioni concrete per i nostri giovani.

In un tempo in cui tutto dura il l’istante di un like, «è nostro dovere – ha dichiarato il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Catanzaro, Francesco Cusimano – dimostrare concretamente ai ragazzi che solo con l’impegno, la costanza e il sacrificio si raggiungono gli obiettivi sperati».

«In una società dove tutto è effimero – ha continuato Cusimano – avere dei sogni da inseguire aiuta a vivere in maniera piena ogni giorno. Ed è tutto questo che il Pmi Day porta con sé: l’esempio di persone che quei sogni li hanno realizzati e lottano ogni giorno per tenerli in vita e vederli crescere».

«“Costruire” è il verbo dell’azione concreta per eccellenza, quello che un imprenditore mette in pratica per tutta una vita. Auguro a questi ragazzi – ha concluso il Presidente Cusimano – di riuscire a costruire sempre nella loro vita nuove strade, nuove possibilità, nuovi orizzonti, per riuscire a realizzare, nei loro sogni, sé stessi». (rcz)

All’Umg il corso di perfezionamento in “Maintenance Management: modelli, processi e tecnologie innovative”

Ci si può iscrivere gino al 20 gennaio 2025 al corso di Perfezionamento post-Laurea “Maintenance Management: modelli,  processi e tecnologie innovative” inserito nell’offerta formativa A.A. 24/25 della Scuola di Alta  Formazione dell’Università Magna Græcia (UMG) di Catanzaro. 

Il corso, diretto da Alessio Merola, prof. associato in Automatica presso l’Università di Catanzaro, vuole essere un trampolino di lancio per il percorso professionale e lavorativo di Laureati in Ingegneria.

Il principale obiettivo del Corso è la formazione di professionisti di elevata qualificazione, capaci di  stare sulla cresta dell’onda del mercato professionale e lavorativo – in forte crescita – nel settore del Management della Manutenzione, nonché in grado di sfruttare un approccio integrato e innovativo  all’organizzazione e alla gestione delle attività di manutenzione di infrastrutture e impianti nei vari  aspetti ingegneristici, normativi, di sicurezza e innovazione tecnologica, oltre che di etica  professionale e soft skills. 

Non di secondaria importanza è la diffusione della Cultura della Manutenzione, fondamentale per  scongiurare tragici eventi come, ad esempio, il crollo del Ponte di Genova nel 2018 ed incidenti sul  lavoro in tutti i settori. Una pianificazione ottimizzata della manutenzione garantisce infatti che le  infrastrutture ed impianti siano sempre in condizioni ottimali, riducendo così il rischio di incidenti sul  lavoro e migliorando la sicurezza per i lavoratori.  

Il Management della Manutenzione rappresenta il futuro per diverse ragioni fondamentali. Una manutenzione efficiente contribuisce alla sostenibilità ambientale, aumentando la produttività e  l’efficienza operativa, fattori quest’ultimi fondamentali in un mercato globale sempre più competitivo. La manutenzione preventiva e predittiva, inoltre, permette una riduzione dei costi, evitando guasti  improvvisi e prolungando la vita utile di attrezzature, impianti e infrastrutture. Più di recente, strategie  di monitoraggio e diagnosi di guasti, basate sull’adozione di robot e tecnologie dell’Automazione,  sull’Internet of Things (IoT) e sull’analisi dei dati della manutenzione, permettono di monitorare e  prevedere guasti in modo più preciso e tempestivo. 

Il percorso didattico è finalizzato a fornire ai partecipanti un bagaglio completo di competenze  aggiornate ai modelli, processi e tecnologie più attuali. Anche in occasione della presentazione di  casi studio, durante il Corso sarà possibile confrontarsi direttamente, su hot topic in Maintenance  Management, con Docenti universitari e Manager di Imprese di rilievo nazionale ed europeo, nonché  con Dirigenti e Funzionari di Enti pubblici, con l’utile fine di conferire ai partecipanti competenze che  li renderanno più appetibili al mercato del lavoro. 

La frequenza del Corso è resa compatibile con l’attività lavorativa; sarà possibile seguire le lezioni  in presenza o da remoto, in quest’ultimo caso sia in modalità sincrona che asincrona. Ai partecipanti  che seguiranno il corso da remoto sarà comunque reso possibile interagire con i docenti e gli altri  frequentanti attraverso momenti di confronto e attività dedicate, favorendo altresì occasioni di  networking professionale. 

Il Corso amplia l’offerta formativa in area ingegneristica che già comprende, ormai da circa un  ventennio presso l’UMG di Catanzaro, un Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Biomedica,  un Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica e un Corso di Dottorato di Ricerca. (rcz)

 

LAMEZIA – Si presenta il progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura

Domani mattina, a Lamezia, alle 10, al Museo Archeologico Lametino, sarà presentato il Progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.

.Grazie ai Fondi Pnrr che il Ministero della Cultura sta investendo in Calabria, è stato infatti avviato un progetto di rilevanza enorme per il sistema museale calabrese, partito dal Museo di Lamezia Terme e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri musei della Drm Calabria – il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro (RC) e il Museo Archeologico “Capialbi” di Vibo Valentia – e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale dei Musei e dei luoghi della cultura maggiormente accessibile attraverso le nuove tecnologie, per il pubblico di oggi e per le generazioni future

L’evento è stato fortemente voluto dalla Direzione Regionale Musei Calabria, guidata dal dott. Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MarRC.

«Con questo fondamentale e strategico Piano Nazionale di Digitalizzazione le collezioni dei musei statali della Calabria diventano accessibili a un pubblico notevolmente più ampio rispetto al passato – ha dichiarato Sudano –. Tutto il processo consentirà di ripensare in chiave moderna ai nostri allestimenti museali, al modo di comunicare il nostro patrimonio culturale e permetterà anche di fare ricerca scientifica e tutela dei nostri reperti archeologici».

«Siamo orgogliosi di presentare proprio qui a Lamezia questo progetto di rilevanza nazionale e che avrà un impatto importante per il sistema museale – ha dichiarato la direttrice del Museo Archeologico Lametino, arch. Simona Bruni –. La Direzione Regionale Musei Calabria ha programmato con cura le fasi di preparazione e avvio di questo importante cantiere in atto di svolgimento all’interno della sede del Museo archeologico Lametino che permetterà, attraverso la digitalizzazione della selezione dei reperti facenti parte la collezione museale volta a produrre i dati identificativi essenziali degli oggetti, di ampliare le azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione, permettendone la rintracciabilità e abilitando future attività di ricerca».

Dopo la presentazione dei lavori in corso, l’evento si concluderà con la visita al cantiere digitale del Museo Archeologico Lametino. Il giorno seguente, venerdì 29 novembre, il Museo aprirà le proprie porte agli studenti degli istituti scolastici della città per far conoscere loro l’importante progetto di digitalizzazione in corso.

Le operazioni di digitalizzazione, affidate al Consorzio Maggioli, sono portate avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli – e da Maggioli Cultura e Turismo.

«Essere parte attiva, dunque partecipi al processo di digitalizzazione del Museo Archeologico di Lamezia Terme rappresenta per noi un impegno che unisce tecnologia e cultura – ha spiegato Alessandro Carellario, AD del Consorzio Maggioli –. Siamo impegnati in una continua ricerca sulle nuove tecnologie, perché crediamo che  l’innovazione digitale sia uno strumento di inclusione: non un ostacolo, ma il ponte che rende il patrimonio accessibile a tutti. La digitalizzazione non solo preserva, ma diffonde la conoscenza, democratizza la fruizione della nostra storia e del nostro patrimonio culturale».

Per questo progetto è stato creato  un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dall’archeologo Marco Di Lieto e composto da professionisti di grande esperienza come la restauratrice Aba Muleo, il fotografo Domenico Critelli e l’archeologa Federica Persampieri.

Le attività hanno finora digitalizzato circa 1500 reperti e creato oltre 3500 risorse digitali. Ad essere coinvolti sono tutti i reperti esposti nelle vetrine del museo e gran parte dei reperti conservati nei depositi.  In totale, il progetto attivato sulla Drm Calabria prevede la realizzazione di circa 26mila risorse digitali. Grazie alle operazioni in corso è stata realizzata una documentazione fotografica di altissimo dettaglio degli oggetti museali, che potrà essere utilizzata per la ricerca e lo studio, ma anche a fini di fruizione e divulgazione.

La digitalizzazione dei beni culturali di oggi getta infatti le basi per la ricerca scientifica di domani. Grazie a strumenti come l’analisi colorimetrica e la creazione di riserve archeologiche digitali più ricche, si darà vita a un database funzionale per valorizzare e conservare il patrimonio, realizzando anche una sistematizzazione completa delle collezioni e dei depositi archeologici.

Le attività sono finanziate con il Sub-investimento M1C3 1.1.5 – “Digitalizzazione del patrimonio culturale”. L’attività di digitalizzazione rientra tra le azioni strategiche delineate nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), che costituisce la visione strategica con la quale il Ministero intende promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026, rivolgendosi in prima istanza ai musei, agli archivi, alle biblioteche, agli istituti centrali e ai luoghi della cultura statali che possiedono, tutelano, gestiscono e valorizzano beni culturali. (rcz)

CATANZARO – Da consiglio comunale ok a mozione su salario minimo e risoluzione per la pace giusta

Il Consiglio comunale di Catanzaro ha approvato la mozione sul salario minimo e la risoluzione per la promozione di una pace giusta.

«Il Consiglio Comunale di Catanzaro ha dimostrato che la politica può e deve essere uno strumento al servizio delle persone, affrontando con coraggio e visione tematiche di rilevanza fondamentale, che spaziano dai diritti dei lavoratori al diritto alla pace», ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco.

«L’approvazione della mozione sul salario minimo – ha spiegato – rappresenta un segnale forte per la nostra comunità che impone, tra le altre cose, alle società partecipate e a dal comune e a quelle che si aggiudicheranno un appalto del Comune  di adeguarsi. Tale provvedimento definisce in modo chiaro ed inequivocabile il riconoscimento del principio di dignità dei diritti delle lavoratrici e lavoratori. Ancora tanto bisogna fare ma il Consiglio Comunale ha dimostrato di essere  consapevole delle difficoltà che tante famiglie vivono ogni giorno a causa di retribuzioni insufficienti e vogliamo fare la nostra parte per garantire a ogni lavoratore dignità e condizioni di vita adeguate. Questa è una battaglia che riguarda tutti, e Catanzaro si pone come esempio di impegno e solidarietà».

«Inoltre, con la risoluzione per una pace giusta – ha proseguito – abbiamo voluto sottolineare che la nostra città non può restare indifferente di fronte a tragedie umanitarie come quella in Ucraina e in Palestina, che ci chiamano a prendere posizione per fermare la violenza e costruire un futuro di pace. Un messaggio che si traduce con l’invito affinché l’Italia riconosca senza indugio lo Stato di Palestina come entità sovrana nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme Capitale condivisa come unica forma per ottenere una vera pace e, prioritariamente, assuma ogni determinazione utile affinchè venga interrotta la fornitura di armi al Governo di Israele e verso l’Ucraina da parte del nostro Paese».

«Invitiamo le istituzioni nazionali e internazionali – ha concluso Bosco – a lavorare con decisione per cessare i conflitti e promuovere soluzioni politiche eque e sostenibili. Catanzaro ed il suo Consiglio dimostrano così di essere una comunità viva e consapevole, capace di unire sensibilità locali e responsabilità globali, e di ispirarsi ai valori di giustizia, solidarietà e dialogo per costruire un futuro migliore per tutti». (rcz)

TAVERNA (CZ) – Il 30 novembre si presenta il libro “D’Armonie – Racconti d’Autore”

Il 30 novembre, a Taverna, alle 17.30, all’Archivio Pretiano, sarà presentato il libro D’Armonie – Racconti d’Autore, un’opera nata dall’esperienza creativa di otto autori partecipanti alla residenza di scrittura naturalistica D’Armonie, promossa dal festival letterario Hyle 2023.

L’evento, patrocinato dal Comune di Taverna, creato in collaborazione con Mabos. Museo d’Arte del Bosco della Sila, Tip Teatro e la Biblioteca Galleggiante dello Spettacolo, si inserisce nella programmazione d Hyle 2024. Storie d’autunno, patrocinata dalla Regione Calabria e Calabria Straordinaria, e tra le iniziative di Taverna Candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027.

La presentazione, un reading sperimentale e narrativo, vedrà un alternarsi di letture e musiche curate dalla Compagnia Teatrale TIP Teatro di Lamezia Terme e di interventi degli autori e dei curatori del volume, per un viaggio tra natura e letteratura. Durante la presentazione sarà possibile visitare in archivio la mostra delle illustrazioni di Maria Soria tratte dal volume, pensate per rappresentare visivamente la varietà e la forza espressiva dei testi. 

La giornata si arricchisce inoltre di due momenti laboratoriali nella mattina e nel primo pomeriggio. Alle ore 11:00 si svolgerà il workshop “Cosa succede in una casa editrice?” a cura di Galileo Editore. Nel pomeriggio alle ore 15:00 sarà la volta del workshop di illustrazione “Illustrare per l’editoria” a cura di Maria Soria. Due appuntamenti che, insieme all’evento di presentazione, trasformeranno l’Archivio Pretiano di Taverna in un’officina di “Armonie culturali”.

Durante la giornata, sarà possibile visitare su prenotazione il Mabos. Museo d’Arte del Bosco della Sila, partner dell’evento e della residenza, mentre ai partecipanti ai workshop sarà possibile visitare il Museo Civico di Taverna e la Mostra Archeologica Documentale “Dallo Ionio alla Sila” con una scoutistica riservata. (rcz)

CROPANI (CZ) – Il 6 dicembre il libro “Il coraggio di Rosa”

Il 6 dicembre, a Cropani Marina, alle 17, al Centro di Aggregazione Ginevra, sarà presentato il libro “Il coraggio di Rosa” di Marisa Manzini, sostituto procuratore  della Procura Generale di Catanzaro.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Cropani, guidata dal presidente Angelino Grano, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Il programma prevede in apertura i saluti del presidente Angelino Grano. Introduce il segretario Nazionale del Sindacato della Polizia di Stato FSP, Giuseppe Brugnano; molto atteso l’intervento del consigliere  Nazionale dell’Associazione Fervicredo, Maria Marasco, di notevole importanza l’esperienza dell’avvocato penalista Sabrina Rondinelli, da non perdere inoltre l’intervento del Consigliere della Regione Calabria, nonché segretario della Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘Ndrangheta della Corruzione e Illegalità diffusa, Antonio Montuoro. Considerevole sarà il contributo del magistrato, autore del libro, Marisa Manzini, Sostituto Procuratore della Procura Generale di Catanzaro, che ha pubblicato in precedenza “Donne custodi Donne combattenti” e “Fai silenzio ca parrasti assai”.

Quest’ultimo titolo nasce dall’urlo di un capo del clan Mancuso di Limbadi, rivolto alla Manzini nel corso di un’udienza. L’evento sarà moderato dal giornalista Luigi Stanizzi, l’interpretazione di alcuni brani del libro saranno a cura di Luana Guzzetti(rcz)

A Lamezia l’Assemblea Diocesana

La Parola di Dio annunciata come “principio, fondamento e fine di ogni nostra iniziativa”, l’invito ad essere cristiani che portino il segno distintivo della gioia e della speranza, la visione di una Chiesa “profetica e attrattiva” che “sappia promuovere, nel nostro tempo, una partecipazione missionaria e corresponsabile all’interno di tutte le realtà della nostra società contemporanea”. Questi alcuni dei messaggi chiave che il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, ha voluto consegnare alla chiesa lametina in occasione dell’assemblea diocesana, svoltasi oggi nell’auditorium della Cittadella della carità, con la partecipazione di parrocchie, associazioni e movimenti da tutta la diocesi.

Partendo dalla lettura del brano evangelico di Luca 4, 16-21, il vescovo di Lamezia ha sottolineato come Gesù «riprendendo la profezia di Isaia e affermando che quella profezia si è compiuta in Lui,  ci invita alla speranza perché il Signore mantiene le sue promesse ed è capace di indirizzare l’umanità sul sentiero della gioia e della speranza». 

Gioia cristiana che, per Parisi, «non è il sorriso di circostanza, ma la gioia che viene dallo Spirito e che ci fa cogliere la speranza laddove il mondo pensa non possa esserci alcuna speranza. Noi crediamo nel Crocifisso Risorto, non dobbiamo mai dimenticare questa caratteristica della letizia che ci fa andare nel mondo con la gioia del Vangelo, capace di sciogliere da tutte le catene di tutte le forme di schiavitù».

Richiamando le iniziative promosse dalla diocesi negli ultimi due anni, il presule ha auspicato che «l’essere convocati dalla Parola di Dio diventi sempre più lo stile di ogni convocazione nelle nostre parrocchie, movimenti e associazioni. Fare scaturire ogni nostra iniziativa dalla Parola annunciata, che non è un manierismo, ma un’esigenza che nasce dalle labbra stesse di Gesù ed entra nel nostro cuore».

«Qual è la nostra visione di Chiesa ? – ha proseguito Parisi  –. Una chiesa che, come ho detto  sin dal mio arrivo a Lamezia, sappia essere attrattiva e profetica. Una Chiesa che si interroghi su come rispondere oggi alle istanze sociali, culturali e spirituali dei fedeli. La nostra è una visione di Chiesa che certamente può continuare a crescere e rinnovarsi, capace di essere in dialogo con il mondo e che, dialogando con il mondo, possa far sentire la Parola del Vangelo, possa dire che per tutti c’è una Parola di gioia e di speranza». 

«La Chiesa, in quanto ecclèṡia – ha spiegato – è per sua natura sinodale: se non è sinodale, non è Chiesa. Siamo un popolo di convocati, di chiamati. Non come singoli, ma come popolo. Quante volte abbiamo ammirato quell’immagine che troviamo negli Atti degli Apostoli: “erano un cuor solo e un’anima sola”. Questo è il passo che dobbiamo compiere tutti, questo dinamismo ecclesiale deve diventare il nostro stile. Uno stile che sappia vincere le resistenze dei singoli, affrontare le sfide del nostro tempo, che sappia aprirsi alla dimensione comunitaria. Tutte le iniziative della nostra chiesa diocesana sono orientate a costruire questa visione di una Chiesa che sappia dialogare con il mondo, senza chiudere o arroccarsi.  Una Chiesa che sappia leggere le vere attese dell’umanità di oggi e, dentro queste attese, far sentire la parola della profezia».

«C’è sempre la possibilità – ha concluso Parisi – di vedere sui monti la bellezza dei piedi del messaggero che porta lieti annunci. Oggi, se guardiamo la realtà, facciamo l’esperienza di quelli che dicono: l’albero è secco, non c’è più speranza. Ma, come Geremia, possiamo vedere un germoglio e, dal germoglio, rinasce sempre la speranza e la vita. Auguro a tutti voi di vedere questo germoglio, di vedere trasformata la disperazione in vita che non finisce».

Di “primato dell’ascolto” ha parlato don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la pastorale,  rimarcando come l’ascolto sia «alla base del discernimento che ha portato alle iniziative promosse dalla nostra chiesa diocesana. Nei due giorni di Acquavona, ci siamo messi in ascolto insieme, con spirito ecclesiale, e da quel contesto di preghiera  e di ascolto sono nate le iniziative che stiamo portando avanti. Papa Francesco ci invita ad andare all’essenziale, a ciò che è urgente oggi per un’umanità che ha bisogno di essere liberata».

Sulle attività Caritas, si è soffermato don Giuseppe Montano, vicario episcopale per il servizio della carità e per gli affari economici, evidenziando il compito proprio della Caritas che «non si esaurisce nelle opere caritative, ma va a stimolare e promuovere la formazione degli operatori perché le opere abbiano il loro radicamento in Cristo».  

Sui dettagli dell’attività della Caritas diocesana, si è soffermato il direttore don Fabio Stanizzo, che ha presentato gli appuntamenti formativi in programma nelle diverse vicarie auspicando «alle porte del Giubileo, che nascano più centri di ascolto vicariali, attraverso la collaborazione tra di loro di più parrocchie». 

Stanizzo, quindi, ha sottolineato la «funzione pedagogica della Caritas, che non si esaurisce nella consegna del pacco che è solo il primo momento di una costruzione di una relazione, di una presa in carico della persona a trecentosessanta gradi».

Ha illustrato le iniziative in programma per il servizio diocesano di pastorale giovanile suor Dorotea Scopelliti mentre Giovanna e Antonio De Pace, direttori dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, hanno parlato dell’attività di ascolto avviata annunciando l’intenzione, con il coinvolgimento di volontari, di aprire più punti di ascolto del consultorio diocesano nelle diverse vicarie. (sd)

Violenza contro le donne, Catanzaro si prepara con due giorni di eventi

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la città di Catanzaro si prepara ad accogliere due eventi – in programma domani e sabato 23 novembre – che vogliono scuotere le coscienze, promuovere una cultura del rispetto e rilanciare con forza i valori della sensibilizzazione come strumento di liberazione per l’intera società.

Il 22 novembre, la città si mobiliterà con un Flash Mob e una passeggiata simbolica verso l’Auditorium Casalinuovo, dove istituzioni e Associazioni si confronteranno con esperti, cittadini e studenti attraverso un incontro patrocinato dall’assessorato alle Pari Opportunità.
«Un segnale forte – ha detto Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro – che vogliamo lanciare soprattutto alle nuove generazioni: il rispetto e la parità devono essere pilastri del nostro futuro. Il giorno successivo, l’iniziativa continuerà allo Stadio Nicola Ceravolo in occasione dell’incontro di Serie B tra Catanzaro e Mantova, con il messaggio contro la violenza lanciato davanti ai tifosi, a sottolineare che questa battaglia è di tutti: uomini e donne, giovani e meno giovani».
Il 23 novembre, il “sit-in di lotta” organizzato dal Collettivo Aurora con altre realtà cittadine presso Piazzetta Il Cavatore e il tour al Museo Marca, «saranno momenti di riflessione, ma anche di resistenza contro un sistema che, troppo spesso, colpevolizza le vittime e assolve i colpevoli», ha detto ancora Bosco.
«È sotto gli occhi di tutti – ha evidenziato – che la violenza di genere non è un’emergenza, ma una conseguenza diretta di una struttura sociale che continua a perpetuare disuguaglianze e a legittimare squilibri di potere tra uomini e donne. Il patriarcato non è un concetto astratto: è il sistema che rende le donne vulnerabili in famiglia, sul lavoro, negli spazi pubblici, ed è lo stesso sistema che sminuisce le lotte femministe definendole “eccessive” o “superflue”».
«Ecco perché – ha concluso – non possiamo limitarci a condannare la violenza una volta all’anno: dobbiamo costruire politiche che sostengano i centri antiviolenza, che garantiscano l’autonomia economica delle donne e che portino le lotte per la parità e il rispetto in ogni angolo della società, dalle scuole agli uffici pubblici». (rcz)

Sciopero 29 novembre, a Lamezia l’assemblea territoriale Cgil Area Vasta

Domani pomeriggio, a Lamezia, alle 17, al Savant Hotel, si terrà un’assemblea territoriale organizzata dalla Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, con l’obiettivo di avviare una riflessione e un’azione concreta per modificare le scelte economiche e politiche del Governo.

L’iniziativa si inserisce nel percorso che culminerà nello sciopero generale di venerdì 29 novembre, quando Cgil e Uil saranno mobilitate con l’obiettivo di avanzare proposte concrete per modificare la legge di bilancio e rispondere adeguatamente alle necessità di chi vive ogni giorno le difficoltà economiche e sociali del nostro territorio.

L’evento sarà presieduto da Giovanni Amendola, segretario della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, e vedrà la partecipazione di Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta, che aprirà il dibattito. A seguire, interverranno associazioni e movimenti sociali, con l’intento di rafforzare la voce dei cittadini e dei lavoratori in questo momento delicato per il futuro del Paese.

L’assemblea si concluderà con l’intervento di Gianfranco Trotta, segretario generale della Cgil Calabria, che ribadirà le ragioni della mobilitazione e le proposte per un cambiamento significativo delle politiche economiche.

«Il tema centrale dell’incontro sarà la critica alla manovra di bilancio presentata dal Governo, ritenuta inadeguata e insufficiente a risolvere le vere emergenze economiche e sociali – ha spiegato il segretario generale Enzo Scalese –. L’appuntamento è un’occasione per riflettere tutti insieme in maniera organica sui temi che rappresentano il cuore della nostra azione sindacale guardando alla manovra di bilancio nazionale, come: un aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni, il finanziamento di settori fondamentali come sanità, istruzione e servizi pubblici, e l’avvio di politiche industriali orientate allo sviluppo e alla creazione di occupazione stabile». (rcz)

Salva-casa, gli Ingegneri di CZ a confronto con amministratori locali e rappresentanti istituzionali

È stato un confronto sul decreto “Salva-Casa” varato dal Governo nei mesi scorsi, quello avvenuto tra gli ingegneri catanzaresi e i tecnici, amministratori e rappresentanti istituzionali.

L’iniziativa, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro, ha coinvolto circa duecento tra ingegneri, architetti e geometri della provincia, ha visto la presenza di Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, Pietro Raso, consigliere regionale e presidente della Quarta commissione consiliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, e di Giusy Iemma, vicesindaca e assessore all’Urbanistica di Catanzaro.

L’appuntamento si è concentrato principalmente su alcuni specifici temi oggetto delle innovazioni introdotte dalla legge nazionale: il regime semplificato della sanatoria edilizia, le modifiche introdotte al regime dei cambi di destinazione d’uso, il recupero dei sottotetti abitabili e la gestione degli edifici acquisiti al patrimonio pubblico.

Tra gli interventi di tipo tecnico, quello di Fabio Gualtieri, architetto e responsabile del Settore edilizia privata e SUE del Comune di Catanzaro, e quello di Fabio Cosco, coordinatore della Commissione urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri catanzaresi.

L’incontro è stato moderato e introdotto da Giuseppe Stefanucci, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro e ha visto la partecipazione del presidente dell’ordine degli Architetti catanzaresi, Eros Corapi, e del presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati di Catanzaro.

«Abbiamo inteso promuovere questo appuntamento – ha detto Gerlando Cuffaro, presidente dell’Ordine catanzarese – perché riteniamo ci sia bisogno di approfondire e fare chiarezza su alcune delle innovazioni introdotte dal decreto. Ci sono dei vuoti legislativi che ci lasciano dei dubbi applicativi della norma che coinvolgono anche e soprattutto il ruolo dei Comuni».

«Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – ben vengano le semplificazioni burocratiche e la velocizzazione di alcuni aspetti, ma sono necessari aggiustamenti tecnici per rendere realmente efficaci le soluzioni introdotte».

Dal canto suo, Filippo Mancuso, recependo le sollecitazioni che già nei mesi scorsi gli ingegneri avevano sottoposto alla sua attenzione, ha annunciato: «Stiamo preparando una norma che a breve depositeremo in Commissione, così potrà avviarsi la discussione con i tecnici del settore e quindi poter approdare, mi auguro già prima di Natale, all’approvazione. Ci sono altre Regioni che si sono mosse in questa direzione e la Calabria sta lavorando analogamente per favorire, ad esempio, gli interventi di piccola edilizia perché altrimenti la nostra economia ne risentirebbe. È una legge che porterà beneficio ai cittadini che non possono effettuare l’atto notarile per piccole difformità: insomma, si va verso una sburocratizzazione delle procedure».

Iemma, pur sottolineando l’importanza dell’intervento normativo che è servito ad aggiornare le previsioni legislative sul settore, ha spiegato: «Io la penso esattamente come Ance nel dire che il tema andava approcciato in modo organico e in modo veramente integrato partendo da quelle che sono le lacune della normativa preesistente».

«Partiamo, intanto– ha aggiunto – da un presupposto: noi sappiamo perfettamente che rischiamo un sovraccarico delle amministrazioni e questo può determinare che tante volte ci siano ritardi amministrativi a danno dei cittadini».

«Poi, la preoccupazione – ha proseguito – è che sanando piccoli abusi si possa eccedere. Inoltre, sui cambi di destinazione d’uso, il rischio è che si neutralizzino tutti gli strumenti di pianificazione per i Comuni che già ne abbiano li abbiano adottati. Infine, proprio sulla semplificazione, è necessario evitare che questa possa interferire con l’applicazione di normative legate alla sicurezza sismica o alla tutela ambientale e del territorio: ecco perché, quindi, auspico un approccio integrato».