VIBO – Si presentano i servizi educativi museali 2025

Domani mattina, a Vibo, nel salone principale del Castello di Vibo Valentia, sede del Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”, saranno presentati i servizi  educativi museali 2025.

Un ricco programma di giochi, laboratori sperimentali sulle produzioni agricole e artigianali del mondo antico, seminari di archeologia, workshop teatrali e spettacoli rivolti a tutti, scuole, associazioni, cittadini e turisti, reso possibile da un’apposita linea di finanziamento ministeriale.

Un servizio educativo moderno ed efficiente al servizio della crescita culturale della Città di Vibo Valentia e del suo territorio, all’insegna di un sempre maggiore impegno del Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria per il rilancio del Museo vibonese, che proprio di recente è stato inserito nel Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, destinatario di un finanziamento di 1.5 milioni di euro finalizzati al restauro e riallestimento del Museo.

Ad accompagnare grandi e piccini alla conoscenza del patrimonio archeologico vibonese sarà una guida d’eccezione, il conte Vito Capialbi, l’illustre studioso ottocentesco cui è intitolato il Museo, trasformato in mitico supereroe la cui immagine aleggia ancora oggi tra le fredde mura del castello, per riapparire solo ai visitatori più curiosi, capaci di interrogare gli oggetti antichi e di ascoltarne il racconto.

Parteciperanno alla conferenza stampa, oltre al direttore del Museo Maurizio Cannatà (che coordinerà i lavori), il Direttore Regionale Musei Fabrizio Sudano, la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia dell’Ufficio Scolastico Regionale Concetta Gullì, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Vibo Valentia Vania Continanza, l’Assessore alla Cultura Stefano Soriano, la Responsabile della Compagnia Teatrale BA17 Angelica Artemisia Pedatella, l’Archeologio Gianluca Sapio e il responsabile del Gruppo Archeologico “Altano” Salvatore Fida.

Prevista anche la partecipazione di numerose rappresentanze di studenti e docenti delle istituzioni scolastiche del territorio che prenderanno parte in via sperimentale ai primi laboratori, che saranno poi liberamente prenotabili dalle scuole e dal pubblico a partire dal mese di gennaio 2025. (rvv)

ROMBIOLO (VV) – Domani incontro con il regista, attore e scrittore Felice Maria Corticchia

Domani pomeriggio, a Rombiolo, alle 17.30, all’Auditorium Comunale, si terrà l’incontro culturale col regista, attore e scrittore Felice Maria Corticchia.

L’evento culturale, a cura di Antonella Daffinoti, è organizzato dall’Archeoclub d’Italia Aps “ARMOS” e patrocinato dal Comune di Rombiolo. 

I lavori, moderati da Orietta Barbuto, prenderanno il via con i saluti istituzionali del sindaco Caterina Contartese

A conversare con l’autore, attore e regista sarà il giornalista Ivan Fiorillo. L’iniziativa sarà accompagnata da alcuni intermezzi musicali.  

Nato a Palermo, romano d’adozione, considerato tra gli artisti più eleganti e colti dello scenario italiano, Felice Maria Corticchia è capace come pochi di mescolare leggerezza, ironia e impegno sociale. Tra gli impegni più significativi del 2025, la direzione artistica dell’undicesima edizione del Premio Massimo Jaboni – Una vita per il Cinema”(rvv)

VIBO – Il focus su “Il ruolo delle donne in politica e nella società”

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 17.30, nella sede di Vibo Valentia dell’Ente Camerale al Valentianum, si terrà il convegno “La Costituzione e le Madri costituenti: protagoniste della democrazia paritaria”, promosso da Ande – Associazione Nazionale Donne Elettrici, sezione Vibo con la sua presidente Maria Pia Masè e compartecipato dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia guidata dal presidente, Pietro Falbo.

Quello delle madri costituenti rappresenta, infatti, il primo passo tangibile compiuto dalle donne nell’attività politica del paese dopo l’esperienza della Resistenza, un impegno concreto che da allora si è sempre più strutturato e organizzato e che, ancora oggi, le vede in trincea per rivendicare una effettiva emancipazione ancorata ad una reale parità nelle opportunità, nella carriera professionale, nei trattamenti giuridici ed economici, nella configurazione di un welfare più rispondente e rispettoso delle specificità.

I lavori si apriranno con i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, del presidente nazionale A.N.D.E., Marisa Fagà e di quello provinciale Maria Pia Masè, che, inoltre, introdurrà e modererà l’incontro.

Ad approfondire le tematiche, con i loro qualificati contributi, saranno poi la senatrice Anna Rossomando, vicepresidente del Senato della Repubblica; Antonella Mancuso, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e Rosalinda Romano, consigliere e componente della Giunta camerale.

Il filo conduttore sarà incentrato dunque, sulla lotta a qualsiasi discriminazione e violenza, nell’affermazione di una parità di genere che non è solo un diritto umano fondamentale, ma condizione necessaria e imprescindibile per uno sviluppo reale, inclusivo, equo e sostenibile, di cui le donne, oggi come in passato, possono e devono essere, e di fatto lo sono, protagoniste attive nella loro massima espressione di dignità, libertà e capacità. (rvv)

A Filadelfia conclusa prima campagna di ricerca al sito di Castelmonardo

Si è conclusa, a ottobre, la prima campagna di ricerca presso il sito archeologico di Castelmonardo di Filadelfia, sotto la direzione scientifica del prof. Carlo Citter, dell’Università di Siena.

I lavori svolti dal team internazionale di archeologici guidati dell’archeologa e antropologa forense Assunta Campi hanno consentito un’importante raccolta di dati che costituiranno la base per le campagne future. 

Nei mesi di settembre ed ottobre è stato realizzato un rilievo fotogrammetrico assieme alla ricognizione e all’analisi muraria delle evidenze archeologiche edite ed inedite presenti nell’area archeologica. 

La campagna di ricognizione, che ha riguardato le tre alture che caratterizzano l’antico abitato di Castelmonardo ha portato all’individuazione di 19 UT (Unità topografiche) di grandi dimensioni e alla realizzazione di 412 complessive tra schede USM (Unità stratigrafica muraria), US (Unità stratigrafica) e schede USR (Unità stratigrafica di rivestimento). 

Oltre alla rocca, edificata sulla seconda altura, ed alle numerose chiese collocate in località “Le Chiese” (terza altura), lo studio del territorio ha fatto emergere la possibile presenza di cave e/o aree di asportazione ed alcuni complessi, probabilmente, con funzione abitativa. 

Numerosi sono i resti di grotte rupestri, cisterne e sostruzioni presenti, in particolar modo, sulla prima altura. 

Contestualmente hanno preso concretezza lo studio della bibliografia e delle fonti e lo studio del materiale ceramico proveniente da indagini precedenti; si tratta di ceramica da fuoco, mensa e dispensa inquadrabile in un arco cronologico compreso tra il XII al XVII secolo. 

Nei prossimi mesi si procederà con un lavoro di elaborazione dei dati e di programmazione delle future campagne di scavo archeologico. 

Di fondamentale importanza sono stati gli incontri con gli studenti delle scuole locali, la popolazione e la presentazione del progetto nel corso di vari convegni a carattere internazionale. 

Si tratta, senza alcun dubbio, di un sito di grandi dimensioni e di grande importanza storica che aspetta solamente di essere riportata alla luce. 

Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Anna Bartucca.

«Il recupero di Castelmonardo – dicono gli amministratori – si inserisce nel programma di recupero culturale e storico delle nostre radici nella prospettiva di offrire alla collettività nuovi slanci di crescita e (anche), con il dichiarato obiettivo di lasciare in eredità alle nuove generazioni un patrimonio di cui essere fieri e sul quale investire nel futuro.

Un ringraziamento speciale, dunque, a  tutta l’equipe, magistralmente coordinata dal prof. Carlo Citter archeologici e seguita dall’archeologa e antropologa forense Assunta Campi, per il suo costante impegno e per il contributo scientifico e operativo che sta profondendo in questa avventura». (rvv)

MILETO (VV) – Sabato il convegno su “L’olivo della madonna”

Si intitola  L’olivo della Madonna: percorso di valorizzazione e speranza della varietà Leucocarpa il convegno in programma sabato 23 novembre, a Mileto, nella Sala Conferenze del Palazzo San Giuseppe e organizzato dalla sede di Vibo Valentia di Archeoclub d’Italia con il fattivo sostegno di Mons. Attilio Nostro, Vescovo di Mileto e Delegato Cec per il Servizio di Pastorale Giovanile.

All’iniziativa hanno dato il patrocinio l’Arsac – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese; il Comune di Mileto; le diocesi di Cefalù e di Oppido Mamertina-Palmi, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e la Regione Calabria.
«Il convegno nasce dalla necessità di fare il punto sulle iniziative interregionali per la valorizzazione e la tutela del cosiddetto Olivo della Madonna, ovvero di quella varietà che al momento dell’invaiatura trasforma le sue olive da verdi in bianche (Leucocarpa) per come tracciato dall’archeologa Anna Rotella, vicepresidente di Archeoclub sede di Vibo Valentia, ideatrice del progetto, e di approfondire gli aspetti storici, antropologici, scientifici e culturali che in futuro potranno guidare in maniera ancora più efficace le iniziative da intraprendere per sostenere la valorizzazione di questo sorprendente olivo favorendone la diffusione e quindi la conoscenza così da poterne scongiurandone l’estinzione», ha detto Rosario Santanastasio, presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.
«E – ha aggiunto – preparare i post informativi che vedremo esposti alla Conferenza, sono stati proprio i detenuti degli Istituti Penitenziari. Noi crediamo nel reinserimento sociale attraverso la conoscenza!».
«L’Olivo Bianco della Madonna – ha spiegato Santanastasio – veniva utilizzato per la produzione dell’olio che serviva ad alimentare le lampade soprattutto nelle chiese. Con l’avvento dell’energia elettriva, questa pianta è stata coltivata sempre di meno e rischiava l’estinzione a danno della biodiversità. L’archeologa Anna Rotella, dopo anni di ricerca, con documentazione e attività sul campo, è riuscita a ritrovare la pianta. Grazie al supporto delle Diocesi siamo riusciti a metterla a dimora in tante parrocchie e conventi, favorendo la riproduzione. Ora il progetto è esteso agli Istituti Carcerari».
I lavori, moderati da Fortunata Flora Rizzo, vicepresidente nazionale Archeoclub d’Italia e Francesca Romano, aegretaria Archeoclub sede di Vibo Valentia, si svilupperanno in tre sessioni precedute dai saluti di Mons. Attilio Nostro e Rosario Santanastasio, presidente nazionale Archeoclub d’Italia oltre che di Salvatore Fortunato Giordano, sindaco di Mileto, di Maria Mallemace, Sabap per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia; di Enzo Perri, direttore Crea Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura ed Agrumicoltura e di Stefania Randazzo, presidente Archeoclub d’Italia di Cefalù.
Oltre alle relazioni nel corso dei lavori del convegno, verranno rese note le tante iniziative di condivisione e promozione del percorso intrapreso a sostegno della varietà di olivo dalle bianche drupe tra le quali segnaliamo la presentazione del promo del documentario White Olives of the Madonna di Claire Marie Vogel e di Elena Valeriote e la proiezione dello showreel a cura de LaC TV su La messa a dimora dei giovani Olivi della Madonna, donati dalla sede Archeoclub di Vibo Valentia e accolti presso sette degli Istituti penitenziari della Calabria Cosenza, Crotone, Laureana di Borrello, Locri, Palmi, Rossano e Vibo Valentia.
Le stesse case circondariali i cui ospiti hanno lavorato sulla storia della varietà dalle bianche drupe per produrre dei pannelli che saranno in mostra nella sessione poster del convegno.
«Entrando più nel particolare i lavori della prima sessione saranno introdotti da un breve intervento dell’archeologa Anna Rotella, ideatrice del progetto sull’olivo bianco – ha spiegato Anna Murmura, presidente Archeoclub d’Italia, sede di Vibo Valentia – a seguire la relazione di Mario Panarello, dell’Accademia Fra i legni della vergine: gli alberi nella simbologia mariana e ancora Paola Puma, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, condurrà i presenti in un “Museo senza muri” per il patrimonio culturale vivente dell’olivo bianco in Calabria».
«Dopo la pausa caffè, offerta dalla diocesi di Mileto – ha proseguito – i lavori continueranno con una relazione a più mani ad opera di Enzo Perri, Samanta Zelasco, Luca Lombardo, Santina Rizzo, Gianluca Godino, ricercatori del Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende che aggiorneranno i convegnisti sull’aspetto più strettamente tecnico scientifico della Caratterizzazione morfo-bio-agronomica e molecolare della CV Leucocarpa».
«Gli interventi della prima sessione – ha proseguito ancora – saranno completati dalla relazione di respiro più generale di Maurizio Angotti, responsabile del centro di sviluppo agricolo Arsac Vibo Valentia, dal titolo “Il ruolo ecologico della biodiversità in agricoltura”, tema tanto caro a tutti i partecipanti. Chiuderà i lavori della prima sessione S.E.R. Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi nonché Delegato Cec per i Problemi Sociali, del Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato.
«Al termine della pausa buffet – ha detto ancora Murmura – a cura sempre dalla diocesi di Mileto, i lavori riprenderanno con un focus specifico su un aspetto tanto caro all’Archeoclub Vibo Valentia ovvero quello più strettamente legato al messaggio portato dalla messa a dimora dell’olivo presso gli Istituti carcerari ovvero …di riconciliazione e speranza un simbolo di rinascita che può illuminare il percorso di chiunque vi abbia partecipato… per usare le parole di una delle responsabili dell’area educativa del carcere di Palmi».
«A seguire – ha aggiunto – per sarà il turno di Gerardo Guerriero Liberato, Provveditore per l’Amministrazione Penitenziaria della Regione Calabria che affronterà il più che mai attuale tema Giustizia e lavoro; Marcello Sestito, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Reggio Calabria proporrà una proposta di Un museo per gli olivi del Mediterraneo nel recupero dell’ex carcere circondariale di Cittanova».
«Punto nodale della sessione – ha evidenziato – saranno i sette lavori eseguiti dagli ospiti delle Case Circondariali che hanno aderito al progetto con dedizione Cosenza Leucocarpa, Foglie d’argento e frutti di perla; Crotone L’Olivo: un segno per far crescere PACE; Laureana di Borrello L’Olivo della Madonna e le drupe bianche: terreno fertile per il cambiamento e la rinascita; Locri Il chiarore della luce profusa dall’olio amico illumini e accenda i nostri occhi e i nostri cuori nella verità e nella giustizia; Palmi Leucolea nella dimora e nella speranza del recluso; Rossano L’olivo della Speranza e Vibo Valentia, L’albero della vita».
«Completeranno la sessione – ha concluso – i poster realizzati dal Coro Santa Maria Assunta di Gimigliano (CZ), che ha operato per la messa a dimora L’Olivo bianco di Papa Francesco al Santuario della Madonna di Porto; i lupetti del Gruppo scout RC3-Tabor Asci Esploratori e Guide d’Italia Costruiamo la Pace, Per diffondere l’amore per la natura Piantiamo un albero; la classe VB dell’Istituto Tecnico Agrario di Caulonia che negli anni scorsi si è impegnata su un progetto di conoscenza della Leucolea pianta dalle olive bianche; e la sezione crotonese di Italia Nostra che da anni sta operando per La messa a dimora dell’Olivo della Madonna tra sacro e sociale e la Parrocchia di Dinami (VV) che ha proceduto a Al convento di San Francesco di Soreto 150 esemplari di olivo bianco sono una realtà». (rvv)

VIBO – Si presenta il libro “Racconti Poetici di Natale”

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 19, alla Biblioteca comunale, sarà presentato il libro Racconti Poetici di Natale di Michele Petullà.

L’incontro, organizzato in collaborazione con la Casa Editrice Libritalia, vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale e istituzionale. Aprirà la serata il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, che porterà i saluti istituzionali e sottolineerà l’importanza di eventi culturali di tale portata per la comunità cittadina. A seguire, interverranno Simona Toma, direttore editoriale Libritalia, che introdurrà il contesto editoriale del volume, evidenziando la missione della casa editrice di promuovere opere che uniscono qualità letteraria e valore emotivo, e Valentina Fusca, presidente di Valentia Academy Aps e componente di spicco dell’Associazione “Valentia”, molto attiva nel campo culturale e sociale, che proprio nella Biblioteca comunale ha di recente avviato – in sinergia con l’Amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura, guidato dall’avvocato Stefano Soriano – il progetto “Giovani in biblioteca”, grazie al quale la struttura di via Palach diventerà un grande laboratorio di lettura, sapere e sperimentazione. 

Tra i relatori, spicca la presenza di Carlo Simonelli, noto scrittore italo-svizzero, autore della Prefazione del libro, che, in collegamento online dalla Svizzera, offrirà una prima lettura critica del libro, soffermandosi sull’abilità di Petullà nel fondere elementi narrativi e poetici, creando racconti che sanno toccare le corde più profonde dell’animo umano. Seguirà l’intervento di Maria Carmela Galati, docente di lettere presso il Liceo Morelli, che proporrà un’analisi letteraria più tecnica, mettendo in luce le scelte stilistiche dell’autore, l’uso della metrica poetica e la costruzione narrativa dei racconti. Daniela Primerano, avvocato ed esponente del mondo culturale vibonese, offrirà poi una riflessione sull’importanza del recupero delle tradizioni natalizie attraverso la letteratura. I loro  interventi saranno volti a esplorare come i Racconti Poetici di Natale riescano a trasmettere un messaggio di speranza e di calore familiare, elementi sempre più necessari in un’epoca di crescente disconnessione sociale. (rvv)

 

VIBO – Si presenta il libro “La scimmia racconta”

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 10.30, al Mondadori Bookstore, sarà presentato il libro  La scimmia racconta. Dal lontano Paleolitico, la divulgazione del futuro di Ivan Fiorillo.

L’evento, che rientra nell’ambito del contest nazionale ‘#ioleggoperché’, organizzato da Associazione Italiana Editori, prevede la partecipazione della classe 4^ E quadriennale del Liceo Classico Michele Morelli, accompagnata dalla professoressa di Lettere Maria Concetta Preta.

Il tema dell’anno, ‘Il futuro inizia con un libro’, sarà declinato nella prospettiva indicata da La scimmia racconta. Dal lontano Paleolitico, la divulgazione del futuro, in cui l’autore – ricercatore, docente e divulgatore – traccia indicazioni utili per chiunque si proponga di divulgare contenuti in qualsiasi contesto, grazie all’inedita formulazione di modelli comunicativi esposti ed esemplificati nel testo.

Lo studio scientifico, che è stato avallato da insigni figure accademiche e professionali italiane, dal mondo universitario a quello dei media, verrà messo in scena con una modalità interattiva: le ragazze e i ragazzi si cimenteranno nell’applicare ai propri argomenti preferiti, in presa diretta e con la guida dello scrittore, i modelli divulgativi codificati, dimostrando quanto essi siano versatili.
Questo il contributo vibonese alla sensibilizzazione per la lettura, non solo trampolino verso la fantasia ma anche finestra aperta sull’avvenire. (rvv)

SPILINGA (VV) – Dal 13 il Mediterranean Food Week

Dal 13 al 17 novembre, a Spilinga, si terrà il Mediterranea Food Week”, che valorizza e promuove attività di informazione e divulgazione sulle produzioni agroalimentari calabresi e l’educazione alimentare.

La manifestazione è finanziata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a seguito dell’Avviso contributi per iniziative di rilievo locale, regionale e interregionale rivolte ad azioni di valorizzazione nel settore agricolo e agroalimentare, anno 2024.

Si parte mercoledì 13 novembre con “Gusto è semplicità”. Alle 10.30 “A scuola di Gusto”, all’IIS “G Galluppi” di Tropea, Laboratorio di cucina, e incontri didattici con studenti dell’istituto Laboratorio di cucina sensoriale, showcooking ed analisi organolettica ed olfattiva degli oli extravergini di oliva, a cura dell’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga, in collaborazione con il Consorzio olio di Calabria Igp.

Il giorno dopo, giovedì 14, “Dieta Mediterranea come stile di vita”. Alle 17, presentazione della manifestazione su “La Dieta Mediterranea come antidoto per la salute ed il territorio”, presso Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea Spilinga. Alle 18 le premiazioni eccellenze “Oscar Mediterranean Food”. Ed alle 19.30 Showcooking: “Siamo ciò che mangiamo. Innovazione tradizione in cucina”, in collaborazione con il Gal Terre Vibonesi. Ore 20.30 Wine Taste Experience.

Il 15 novembre, invece, “Nutrizione e Innovazione”. Alle 10.30, incontro su “Dieta Mediterranea per lo sviluppo del territorio”, presso il salone comunale Comune di Spilinga. Ore 12 Taste Experience Calabria con la visita delle aziende alla scoperta della nduja di Spilinga e del peperoncino di Calabria, degustazione di prodotti tipici a km zero. Ed alle 14 press tour alla scoperta del tartufo e dello zibibbo. Alle 16 laboratorio di cucina “Nutri Lab” chef e nutrizionisti ai fornelli, presso I’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea Spilinga, in collaborazione con esperti dell’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere. Alle 18 Showcooking “Nutrizione in cucina” dal “Pollino allo Stretto”. Sabato 16 novembre “Dieta Mediterranea e prevenzione: stile di vita per la longevità”. Alle 10 press tour la “ricetta” della longevità”.

Alle 10.30 Taste Experience Calabria, “Passeggiata della salute”, tour alla scoperta del centro storico di Nicotera. Alle 12 incontri dibattito, esperti a confronto “Nicotera: Capitale della Dieta Mediterranea nel Mondo”, in collaborazione con l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea ed “Anziani Italia” Rete Associativa ETS-APS, presso Antico Mulino Nicotera. Alle 14 Showcooking degustazione presso Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga.

Domenica 17, ultimo giorno, “Territorio ed enogastronomia”. Alle 10.30 “Sua maestà la Fileja”, Laboratorio e story cooking in riva al mare, presso Santa Maria di Ricadi, a cura dell’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga, Associazione Mare Pulito “Bruno Giordano” e Gal Terre Vibonesi. Alle 14 Showcooking “Identita’, gusto e tradizione”. (rvv)

A Soriano Calabro l’iniziativa in memoria di Filippo Ceravolo

Domani pomeriggio, a Soriano Calabro, si terrà una iniziativa organizzata da Libera Vibo Valentia in memoria di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente della ‘ndrangheta a soli diciannove anni.

Alle ore 18 verrà celebrata una Santa Messa in suo suffragio all’interno del Santuario San Domenico di Soriano Calabro, a seguire, su volontà della famiglia Ceravolo, verranno consegnati dei riconoscimenti per l’importante lavoro di contrasto alle mafie e alla corruzione svolto da figure istituzionali e del mondo dell’informazione.

Ad essere insigniti del riconoscimento “In memoria di Filippo Ceravolo, per l’impegno contro mafie e corruzione” saranno il Prefetto di Vibo Valentia, dott. Paolo Giovanni Grieco, il Questore di Vibo Valentia, dott. Rodolfo Ruperti, il Procuratore di Vibo Valentia dott. Camillo Falvo e al Caporedattore della Tgr Calabria, dott. Riccardo Giacoia.

«Un momento – si legge in una nota – per continuare a difendere la memoria di un giovane della nostra terra e per amplificare ancora una volta la richiesta di Verità e Giustizia, per ribadire che la memoria deve essere monito per le nostre coscienze e pungolo per le nostre scelte quotidiane, deve essere carne e sangue che possa produrre cambiamento». 

«Il 25 ottobre  – conclude Libera – ci ritroveremo, ancora una volta, insieme per ribadire che la ‘ndrangheta perde ogni volta che un giovane decide da che parte stare e lo fa con consapevolezza, responsabilità e amore. Per Filippo, per tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta e per ciascuno di noi, affinché si possa vivere in luoghi liberi dalle mafie e da ogni potere abusante e violento». (rvv)

L’artista Mauro Russo dona un Crocifisso alla Chiesa di San Pantaleone di Limbadi

Il pittore limbadese, Mauro Russo, ha donato alla Chiesa di San Pantaleone di Limbadi la sua opera, Un Crocefisso, ad olio su tavola di quasi due metri di altezza.

L’opera – custodita all’interno della Cappella della fonte battesimale – è stata donata in occasione della riapertura, dopo un lungo periodo di restauro, della Chiesa del patrono della città, nel corso di una cerimonia che ha visto, tra i presenti, il vescovo della Diocesi di Mileto e Nicotera, mons. Attilio Nostro.

«Ho sempre avuto questa idea, dai tempi di quando ero un ragazzino – ha spiegato Russo – di realizzare un crocefisso per la Chiesa di San Pantaleone, e nel corso degli anni ho mantenuto questo pensiero».
«Fino alle vacanze di Natale 2023 – ha raccontato l’artista – quando incontrando nel corso di Limbadi il sig. Angelo Mercuri, amico da sempre, gli parlai del mio intento, quello di realizzare l’opera nel mio studio a Roma. L’idea è stata da subito accolta con entusiasmo e, così, Angelo riferì al parroco di Limbadi Don Cosma Raso che accetto di buon grado quanto detto. L’opera è stata realizzata in quasi quattro mesi di lavoro, e portata personalmente al paese da Roma in luglio scorso. Dove il sig. Turi Collia, uomo molto conosciuto a Limbadi per la sua vicinanza alla Chiesa e al santo si è offerto di incorniciare».
Mauro Russo è reduce da diversi importanti riconoscimenti, tra quali, in settembre scorso è  stato insignito in Campidoglio al Comune di Roma di una pergamena ad honorem alla sua Arte, alla 3° Edizione del Premio Cinema Indipendente Sergio Pastore, conferito dall’on. Yuri Trombetti, assessore al patrimonio di Roma Capitale. Nelle oltre cento mostre dell’artista, vogliamo ricordare: Mostra personale Inside Rome Vedute pittoriche della Capitale, madrina dell’evento Matilde Brandi. presso il palazzo dell’esposizioni di Roma. Attualmente detiene un’opera nell’ esposizione d’arte Internazionale Cavalli d’autore 2024, nel complesso museale di Santa Maria alla Scala, a Siena fino a al 4 novembre prossimo.
La chiesa di San Pantaleone, è stata  inaugurata nel 1936 ed ha sostituito la chiesa distrutta  dal terremoto del 1908. La facciata è in stile arabo  bizantina e si affaccia con autorità su piazza Marconi; sulla vetrata è riprodotta l’effigie di San Pantaleone sul campanile c’è un orologio per l’occasione restaurato, e sono state elettrificate le campane. Il campanile è sormontato da una cupola di stile arabo bizantina.
L’interno della chiesa, di pianta rettangolare, è diviso in tre navate delineate da solide e pesanti colonne, l’abside della navata centrale, contiene l’altare di granito pregiato, nel quale è incastonato un mosaico.  Le navate laterali, sono articolate da finestre semicircolari con vetri policromi.
Nel 2002 è stato costruito un reliquiari dall’orafo Pietro Topia, contenente la reliquia di San Pantaleone, donata a Limbadi dal vescovo mons. Bartolomeo De Riberio nel1690.
Il sangue del Santo – che ogni 27 luglio si scioglie – è stato custodito e posto in una pregiata edicola marmorea, sul cui frontespizio, si può ammirare un bassorilievo raffigurante il santo martire Pantaleone, un’opera di incomparabile bellezza realizzata dal maestro Francesco Lo schiavo.