Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, ha dichiarato che il Governo non ha ascoltato l’appello lanciato dal sindacato per intervenire sulle reti di comunicazione per far uscire la Calabria dalla marginalità.
«Far uscire la Calabria dalla marginalità significa, infatti – ha dichiarato Russo – ripensare l’infrastrutturazione oggi esistente per introdurre l’Alta Velocità ferroviaria Larg di ultima generazione e completare l’ammodernamento della linea ionica, per potenziare il sistema portuale, per completare e rendere sicura la rete viaria primaria e secondaria. Significa valorizzare le “autostrade del mare” per il trasporto merci. Significa mettere in campo risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste. Di tutto questo avremmo voluto trovare traccia nel Recovery plan, ma abbiamo gridato inascoltati».
«È il momento, per i parlamentari eletti in Calabria e per la politica regionale – ha aggiunto – di svegliarsi, difendere il territorio e, invece di sfogliare libri dei sogni che prevedono ponti sullo Stretto e dimenticano le strade e le ferrovie per raggiungerli, intervenire finché è possibile perché l’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu per la Calabria, nel quadro della modernizzazione del Mezzogiorno e del recupero del gap infrastrutturale rispetto al resto del Paese, sia orientato davvero ad una svolta in termini di crescita e di sviluppo».
«Le emergenze sono tante – ha proseguito Russo –. Ricordiamo, solo per fare qualche esempio, che per la linea ferroviaria jonica sono stati impegnati 650 milioni di euro (500 per l’ammodernamento e 150 per l’elettrificazione) e nessuno si preoccupa di chiedere a che punto siano i lavori, considerato tra l’altro che è in gioco l’unico collegamento su treno veloce con il Nord. Ricordiamo che la S.S. 106 continua a mietere vittime e che l’A2 tra Rogliano e Altilia è impraticabile. Che le misure anti Covid-19, con la necessità di attuare didattica a distanza e smart working, hanno messo in luce l’assoluta e urgente necessità di un’infrastrutturazione digitale, questa prevista nel piano e da realizzare subito, in una regione nella quale una larga fetta di comuni è priva di connessione e studenti e lavoratori vivono una condizione di intollerabile marginalità».
«In questa fase delicatissima, nel pieno di una crisi di Governo dagli esiti incerti – ha detto ancora il segretario generale – non è tempo di litigare su qualche poltrona lasciando scorrere intorno a noi le cose che contano, ma di battere un colpo al fine di creare le premesse per il futuro delle nuove generazioni. Non sono temi che si affrontano a colpi di maggioranza, ma attraverso un confronto costruttivo e un’assunzione di responsabilità condivisa».
«Rivolgiamo perciò – ha concluso il segretario generale della Cisl calabrese – un appello accorato alla politica, alle istituzioni, ai cittadini perché si operi insieme per una svolta che tutti diciamo di volere, ma per la quale ognuno deve fare fino in fondo la propria parte». (rrm)