C’è una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del pianeta. È quanto ha riferito Coldiretti Calabria, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, sottolineando come l’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale, il taglio degli sprechi, l’interesse per le energie rinnovabili, il riciclo, l’economia collaborativa e la mobilità sostenibile siano diventati significativi per la maggioranza dei cittadini.
«La pandemia pur se con tutti i problemi che ha portato – ha sottolineato Coldiretti – ha spinto cittadini/e verso comportamenti che denotano una svolta green, infatti oltre il 25% degli abitanti ha orientato le scelte verso prodotti sostenibili o pratiche ecofriendly rispetto a prima del Covid. Ormai vi è la consapevolezza che per migliorare la situazione ambientale che incide sulla salute fisica, psichica e sociale sono necessari interventi radicali e urgenti sullo stile di vita».
«Gli agricoltori – ha dichiarato Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria – sono testimoni e custodi operosi e con il loro lavoro proteggono l’ambiente, assicurano lavoro e costruiscono un futuro sostenibile e durevole. Registriamo che, nell’anno della pandemia, si è verificato un aumento del 26% della spesa direttamente dal contadino nella nostra rete di mercati degli agricoltori di Campagna Amica che sono diventati punti di riferimento della consapevolezza ambientale nel piatto insieme al boom del biologico».
«Ricordo – ha aggiunto – che la Regione Calabria, nei Disciplinari di Produzione Integrata delle infestanti e pratiche agronomiche, a partire dal 2016 ha eliminato il “glifosato” e l’agricoltura calabrese si è qualificata sui mercati con produzioni glyphosate zero, confermando alti standard qualitativi, e si è resa garante della sicurezza alimentare e questa è una scelta che si sta affermando come vincente poiché ha guardato al presente e al futuro e ci accredita sempre di più come regione green».
«Acquistare prodotti a chilometri zero – ha aggiunto Coldiretti – elimina emissioni di anidride carbonica, è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. Si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà».
Coldiretti, poi, commenta positivamente l’approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari. Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera, che colpisce il meccanismo delle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione ed evita che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato.
Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).
«Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive è tra l’altro previsto – ha spiegato la Coldiretti – l’intervento anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci». (rrm)