Numerosi i prossimi appuntamenti per sottoscrivere la legge di iniziativa popolari, di cui è il primo firmatario è il costituzionalista Massimo Villone, contro l’autonomia differenziata del Coordinamento Democrazia Costituzionale Calabria.
Il 23 febbraio a Rende (dalle 15:00 presso l’ Hotel San Francesco, consiglio confederale UIL Cosenza), 24 febbraio a Belvedere Marittimo (dalle 17:30, presso il Museo del Mare), Paola (dalle 17:00, presso il Centro Laboratoriale L.go Sette Fontane) Palmi (dalle 16:30, presso la Sala Consiliare), 25 febbraio a Reggio Calabria (dalle 18:30, presso la Sala conferenza “F. Perri” di Palazzo Alvaro), 3 marzo a Corigliano-Rossano (dalle 17:30, presso il Centro di eccellenza area urbana Corigliano) e Lamezia Terme (dalle 09:00, presso il T Hotel Lamezia, corso di formazione UIL Calabria), 4 marzo a Crotone, (dalle 10:00, presso la Sala consiliare), 9 marzo a Catanzaro (dalle 10:00, piazzale antistante sede della Provincia, conferenza CGIL Calabria), a Cosenza l’11 marzo (pomeriggio, piazza Kennedy), e 12 marzo (mattina, piazza Loreto), e 21 marzo a Montalto Uffugo (dalle 17:30 presso la Delegazione Municipale di Montalto Scalo).
«Nel pieno della campagna – si legge in una nota – per portare in Parlamento la legge di iniziativa popolare proposta dal Coordinamento Democrazia Costituzionale per garantire uguali diritti da nord a sud e per scongiurare la frammentazione del paese, desideriamo innanzitutto ringraziare tutti i calabresi che l’hanno già sottoscritta nelle iniziative di raccolta trascorse».
«Il ddl Calderoli approvato dal Consiglio dei Ministri in data 02/02/2023 consentirà ad alcune Regioni l’autonomia sulle più disparate materie – continua la nota – senza alcun monitoraggio da parte del Parlamento, senza il rispetto dei criteri dell’interesse nazionale e senza l’obbligo di dichiarare la dovute motivazioni di tali istanze. La compartecipazione al gettito tributario maturato nel territorio regionale andrà a vantaggio delle regioni economicamente più forti, con maggiori finanziamenti alle Regioni del Nord e minori a quelle del Sud, con conseguente aumento dei divari tra Nord e Sud del Paese, come anche denunciato dalla Svimez, che diventeranno inesorabilmente e definitivamente irriducibili».
«Per questo in tutta Italia – conclude la nota – sono quotidianamente attive numerose mobilitazioni per scongiurare che nel nostro Paese venga fatta, per legge, una distinzione tra cittadini di “serie a” e cittadini di “serie b” nel godimento dei servizi essenziali (sanità, assistenza, istruzione, trasporti, infrastrutture, energia, ambiente e tante altre). Noi sappiamo che in realtà una crescita armonica di tutte le regioni del Paese sia la formula giusta per pensare al futuro del nostro Paese e di tutti i cittadini».
Si può firmare, anche, tramite spid dal sito www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it. (rrm)