I consiglieri comunali d’opposizione di Corigliano Rossano, Adele Olivo, Francesco Madeo, Luigi Promenzio, Gennaro Scorza, Mattia Salimbeni, Antonio Cassano, Rocco Gammetta, Raffaele Vulcano, Aldo Zagarese e Vincenzo Scarcello, hanno reso noto come è stata confermata la spesa di «oltre 800 mila euro spesi fino ad aggi dall’Amministrazione Comunale per soli eventi di intrattenimento nei mesi di luglio ed agosto».
«Confermati gli ulteriori costi – hanno aggiunto – che si aggiungeranno a quell’importo per altre spese di sicurezza, Siae e per altri eventi di intrattenimento organizzati dalla sera alla mattina per questo periodo di Natale ed inseriti nello stesso calderone finanziario. Nessuna risposta sugli eventuali investimenti in promozione e marketing territoriale per posizionare la reputazione e l’attrattività della destinazione turistica Corigliano-Rossano fuori dai confini municipale, territoriali, regionali o addirittura nazionali. Confermato sia il ritardo sia soprattutto l’insufficiente raccolta e quantificazione della Tassa di Soggiorno (che in altre destinazioni turistiche calabresi viene censita e registrata quasi mese per mese direttamente dal comune) rispetto alla mole della spesa per iniziative scollegate tra loro e senza alcuna cornice programmatoria degna di questo nome».
«Confermata anche – hanno proseguito – la totale scarsità di finanziamenti extra-bilancio recuperati dall’Amministrazione Comunale rispetto alla complessiva cifra spesa per un pacchetto di iniziative senza alcuna reale finalità turistica e, quindi, senza alcun misurato e documentato ritorno diretto in termini di presenze e tanto meno di destagionalizzazione. Confermata, infine, l’assenza di una visione turistica di medio e lungo periodo con la quale costruire l’appeal identitario e distintivo di Corigliano-Rossano, anche e soprattutto come Città d’arte, 12 mesi all’anno in Calabria, in Italia e nel mondo».
«Ringraziamo Giovanni Soda, dirigente comunale esterno per nomina politica diretta del Sindaco – hanno aggiunto – per aver ribadito nella sostanza e nel merito, nel suo lungo intervento in streaming nel consiglio comunale svoltosi ieri (mercoledì 14 dicembre), al di là e nella cornice delle mille digressioni personali, soggettive e di ossequio alla Giunta Stasi, tutte ma proprio tutte le preoccupazioni, le censure e le contestazioni che da oltre un mese l’opposizione consiliare e sociale della Città sta portando all’attenzione dell’opinione pubblica».
«Certo, nonostante i voli pindarici del Soda – ha proseguito l’opposizione – su argomenti non all’ordine del giorno (come l’improbabile ed assurdo riferimento ai droni per misurare il successo turistico di una destinazione o addirittura il riferimento ad un presunto cortometraggio da realizzare e di cui il reportage di un minuto già pagato 14 mila euro sarebbe solo il fantomatico trailer!), precisiamo che restano intatte e saranno valutate in tutte le sedi, tutte le altre nostre preoccupazioni in ordine alla regolarità e legittimità di atti amministrativi assunti dallo stesso dirigente; come quelli richiamanti, ad esempio, l’urgenza di iniziative realizzate però un mese prima della pubblicazione degli stessi atti oppure quelle autorizzanti l’affidamento, come nel caso delle luminarie, a società che però realizzavano il servizio citato nella mattina stessa dell’assunzione formale della determina. Anomalie confermate e per nulla chiarite».
«Al di là dei mirabolanti tentativi di arrampicarsi sugli specchi, cimentandosi in una imprevista lectio magistralis su temi e questioni del tutto inesatti e fuori luogo rispetto alle sole e precise domande poste dai consiglieri di opposizione sui numeri da confermare o smentire; e stendendo ancora una volta un velo pietoso sul rituale silenzio di una maggioranza che nel merito non sa mai di cosa si parla, la notizia è la seguente: l’intervento squisitamente politico e non tecnico di Soda ha di fatto sostituito quello dell’assessore al ramo, Costantino Argentino, rimasto silente per tutta la durata dell’assise, rimpiazzato alla fine anche dalle conclusioni dello stesso sindaco», ha detto ancora l’opposizione.
«Un assessore fantasma, quello al turismo, rimasto per oltre 40 minuti chino ad ascoltare dal super dirigente la lezione – ha detto l’opposizione – e spiegazione della improbabile visione politica dell’Esecutivo sul turismo, sostituendosi persino allo stesso sindaco che poi infatti ha divagato su altro. Una pagina squalificante per la dignità stessa dell’Amministrazione Comunale, per l’immagine dell’istituzione pubblica e per quella fondamentale distinzione tra organo politico e funzionari che sta alla base di quel principio di buon andamento della pubblica amministrazione tutelato dalla nostra Costituzione. Un evidente ed inaccettabile travalicamento di ruoli da parte del super dirigente che è andato ben oltre il perimetro consentito dalla funzione ricoperta e che si è trasformato in un altrettanto evidente ridimensionamento su tutta la linea dell’assessore al ramo, al quale non resta che dimettersi».
«Perché Corigliano-Rossano – hanno concluso i consiglieri Adele Olivo, Francesco Madeo, Luigi Promenzio, Gennaro Scorza, Mattia Salimbeni, Antonio Cassano, Rocco Gammetta, Raffaele Vulcano, Aldo Zagarese e Vincenzo Scarcello – merita più di un semplice PR come assessore al turismo. Tutti sono in grado di fare spettacolo a spese dei cittadini, ma bisogna costruire attorno agli eventi ricadute positive in termini economici e sociali, invece l’assessore Argentino, nel suo imbarazzante silenzio, lascia solo debiti ed enormi dubbi circa la regolarità amministrativa di questa pazza estate costata 800 mila euro». (rcs)