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Al Museo dei Brettii e degli Enotri il libro "Pensami dopodomani"

COSENZA – Al Museo dei Brettii e degli Enotri il libro “Pensami dopodomani”

Giovedì, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, alle 18.30, sarà presentato il libro Pensami dopodomani di Andrea Di Consoli, edito da Rubbettino.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Aperinchiostro, ideata da Antonietta Cozza, delegata alla Cultura del Comune di Cosenza con la direzione artistica del critico Antonella Falco.

Dopo i saluti del sindaco Franz Caruso,  modererà  l’ incontro Antonietta Cozza. Ad accompagnare il viaggio tra le parole ci sarà la voce poetica di Daniel Cundari e la musica del cantautore Sasà Calabrese.

Con il romanzo “Dimenticami dopodomani” Andrea Di Consoli,  scrittore eclettico ,giornalista, documentarista e autore radio-televisivo, ritorna finalmente alla scrittura narrativa. E ci offre un libro particolare e unico che sfugge, volutamente e per fortuna, alle categorizzazioni facili e alle convenzioni letterarie  oscillando tra poesia, racconto e romanzo per atterrare direttamente nell’anima del lettore.
La copertina flessibile del volume racchiude pagine cariche di un’intensità che rasenta il palpabile, dove il lettore si trova immerso nelle profondità emotive di un uomo adulto, originario del Sud Italia, che lotta con i fantasmi di un passato che non concede tregua. Il narratore, attraverso una serie di composizioni che potremmo definire poesie o racconti brevi, dipana il filo di una narrazione che, a fine lettura, si rivela essere un romanzo intimo e complesso, un “romanzo sentimentale e viscerale” come raramente si incontra.
Di Consoli esplora temi di vasta risonanza: l’identità meridionale, con le sue peculiari solitudini e le sue vibranti comunità; l’amore e il disamore, vissuti con un’intensità che sfiora il tragico; il ruolo di padre, carico di responsabilità e di inconfessabili timori; e infine, l’ossessione per la memoria e la presenza ossessiva della morte. Questi leitmotiv, trattati con un linguaggio che rifiuta l’ornamentazione inutile, colpiscono per la loro diretta sincerità.
Il tono dell’opera è quello di un confronto, quasi fisico, con la vita stessa: un canto urgente che necessita di essere espresso, un’urgenza che emerge palpabile in ogni verso, ogni frase. Andrea Di Consoli si conferma così un autore “irregolare”, lontano dalle tendenze passeggere e dalle manovre editoriali calcolate, uno scrittore che parla con una voce troppo personale per essere ignorata.
La prefazione di Mario Desiati offre un’introduzione ideale, posizionando l’opera all’interno del panorama letterario contemporaneo e offrendo chiavi di lettura preziose per apprezzarne appieno il valore. (rcs)