Crescenzo Pellegrino, presidente della Sezione Energia e Ambiente di Unindustria Calabria, ha chiesto di inserire nel piano vaccinale, quali categorie prioritarie da tutelare, anche il personale impiegato nel circuito di gestione dei rifiuti.
L’appello è rivolto al presidente della Regione Calabria Nino Spirlì, l’assessore all’Ambiente Sergio De Caprio, il Commissario alla Sanità Guido Longo, il delegato attuatore per l’emergenza Covid, Fortunato Varone, i ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e della Salute Roberto Speranza ed il Commissario Straordinario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo.
«Il personale dei servizi – ha detto Pellegrino – relativi all’igiene ambientale, dedicato alla raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti è stato tra i primi ed i pochi a scendere in campo ad inizio della pandemia e del lockdown nazionale, insieme agli operatori sanitari ed alle forze dell’ordine. Questi stessi operatori, svolgono un servizio pubblico essenziale e sono stati esposti fin da subito al rischio di contagio, anche quando tutti ci trovavamo nella totale incertezza di quali fossero le modalità di trasmissione del virus, piuttosto che di gestione dei rifiuti prodotti nelle abitazioni, sia delle famiglie sottoposte a quarantena obbligatoria che volontaria. Della loro utilità, quindi, e dei rischi che quotidianamente questi operatori corrono, non possiamo dimenticarcene adesso, per cui chiediamo che tale categoria venga considerata degna di urgente tutela e che a questi operatori venga somministrato con urgenza il vaccino anticovid».
«Con l’introduzione delle linee guida dettate dall’Istituto Superiore di Sanità – ha aggiunto il presidente Pellegrino – tutte le imprese di raccolta e trasporto di rifiuti urbani hanno dovuto istituire un ulteriore giro di raccolta e trattamento, dedicato in via esclusiva ai ‘rifiuti covid’, ovvero a quelli prodotti dalle famiglie con casi accertati e, nonostante svolgano le loro mansioni con diligenza e nel rispetto delle norme sulla sicurezza, sono ancora più esposti al rischio di contagio, al pari di tutte le altre categorie già considerate a maggior rischio».
La Sezione Energia e Ambiente di Unindustria Calabria rimane, quindi, in attesa di conoscere le determinazioni del caso, quindi, a tutela del personale impiegato nel circuito di gestione dei rifiuti, che è quotidianamente impegnato a vigilare sulla salute, salubrità ed integrità del territorio. (rcz)