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Collocata la targa storica "Scuola di Musica Giuseppe Cimino"

CROPANI (CZ) – Collocata la targa storica “Scuola di Musica Giuseppe Cimino”

È stata molto partecipata la cerimonia di collocazione della targa storia “Scuola di Musica Giuseppe Cimino”, svoltasi nel centro storico di Cropani.

L’iniziativa, promossa dalla Pro Loco di Cropani, è stata un segno della stima, dell’affetto e della gratitudine che i cropanesi e l’intero circondario hanno verso le famiglie Spagnuolo e Cimino e di tanti altri musicisti, che hanno fatto – chi più chi meno – la storia della musica in Calabria e non solo. Un apprezzatissimo concerto della rinomata banda musicale ha allietato la serata. In apertura, il giornalista Luigi Stanizzi ha messo in rilievo l’impagabile opera meritoria di chi dedica parte del proprio tempo allo sviluppo del proprio paese, non pensando sempre e solo ai propri interessi personali.

«Solo queste persone generose e disponibili – ha detto Luigi Stanizzi – che non agiscono per proprio tornaconto personale, sono rimaste e resteranno nella storia di Cropani, come Antonio Spagnuolo, Giuseppe Cimino e oggi Luigi Cimino, oltre ai mitici padre Remigio Le Pera, Alfonso Dolce».

Il parroco padre Francesco Critelli, il Presidente della Proloco Angelo Grano, il maestro Luigi Cimino e il moderatore Luigi Stanizzi hanno proceduto quindi alla scopertura della targa, salutata da un lungo sentito applauso. Padre Francesco Critelli ha subito benedetto il pannello, al rito sacro hanno dato il loro apporto Mariolina Stanizzi Semí Quaranta.

Il presidente del Consiglio comunale Paolo Colosimo, buon conoscitore del territorio e della società cropanese, ha esaltato l’opera meritoria dei compianti maestri Antonio Spagnuolo e Giuseppe Cimino, ricordando che egli stesso da ragazzino aveva varcato la soglia della bottega musicale, seppure fosse attratto da altre vocazioni. Il presidente della Proloco, Angelo Grano, ha spiegato le ragioni profonde che hanno portato l’associazione che presiede a promuovere l’iniziativa. Ha anche ricordato il clima di festa che crea la banda musicale, complimentandosi con tutti i musicisti. Il presidente della Proloco Grano ha ricordato fra gli altri Francesco Dragone che suonava la grancassa, e per questo ha ricevuto ringraziamenti pubblici e privati.

Il moderatore ha poi pregato Michele Spagnuolo ad intervenire all’evento, che si è tenuto a pochi metri dalla sua casa paterna. Affettuoso, commosso e ricco di notizie è stato quindi il saluto di Michele Spagnuolo (impegnato da anni in ricerche storiche e genealogiche), che ha ricordato il percorso e le fatiche del padre, il maestro Antonio Spagnuolo, in tempi davvero assai difficili. A seguire, la relazione programmata di Filippo Capellupo, presidente dell’Unione regionale delle Proloco d’Italia, che ha messo in rilievo il valore assoluto della musica nella vita di ciascuno di noi, portando come esempio lo spettacolo Ri…Vista messo in scena  da tanto tempo a Catanzaro con canzoni anni Sessanta.

Non è escluso che nelle prossime edizioni possano partecipare artisti cropanesi, protagonisti di quegli anni come Bení Murgone presente nel pubblico, Pino Stanizzi, fondatori di complessi musicali come i Gondolieri, La Sensazionale Versione; Giampiero Grano, Tonino Olivadese;  e più giovani come Fernando Pelaggi, Gregorio e Adriano Sinatora, e tanti altri musicisti cropanesi. Inoltre Luigi Stanizzi ha ricordato tanti altri musicisti che hanno transitato dalla bottega musicale di Cropani, come Mario Capellupo, Maggiorino Colosimo, Damiano Flecca, Gregorio Sinatora, il cantautore Michelino Stanizzi, impossibile citare tutti. O che comunque sono rimasti contagiati dall’atmosfera musicale che storicamente si respira a Cropani, come il famoso Gianluca Ruggeri docente di percussioni al Conservatorio di L’Aquila e oggi a Roma all’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia e compositore; il compianto compositore e tastierista Michele Guzzi; il giovane pianista Francesco Grano, prodigio nato a Roma da genitori cropanesi Pino Grano (chitarrista) e Angela Cimino, che sta scalando una carriera prestigiosa nella Capitale e all’estero, onore e vanto anche per il nostro piccolo paese, Cropani.

A tutto tondo l’intervento in chiusura del maestro Luigi Cimino, attuale direttore della banda musicale “Giuseppe Cimino Città di Cropani”, che ha fatto un dettagliato quadro della storia della banda di Cropani e della musica, partendo da Pitagora. Parlando di Giuseppe Cimino, il padre, ha detto: all’età di 7 anni si esibisce come solista  in piazza Prefettura a Catanzaro con la banda dell’Istituto Giuseppe Rossi, al passaggio del Re D’Italia  e successivamente di Benito Mussolini. In seguito continua gli studi  musicali con il M. Ferruccio Rossi  e poi con il M.  Salvatore Caroleo. Dirige la banda musicale di Cropani ” Ruggero Leoncavallo” dagli anni ’50 in poi alternandosi con il M. Antonio Spagnuolo nell’incarico.

Prende la direzione definitiva della banda  negli anni ’60, rigenerandola con nuovi gruppi di ragazzi circa 60 elementi ogni 2 anni, bilanciando la  numerosa continua e improvvisa  assenza dei musicisti,  per motivi di emigrazione definitiva verso il Nord Italia e verso altre mete lavorative. In seguito ricostituisce la banda musicale di Botricello, insieme al figlio Luigi  impartendo lezioni di teoria e strumento,   creando un organico di circa 50 ragazzi di nuova formazione e inserendo i vecchi musicisti.

Polistrumentista, tastierista e cantante, impartisce lezioni di musica e di strumento (tromba) a Domenico Ciampà polistrumentista (denominato Mimmo Cemplis  divenuto successivamente il primo Maestro del noto cantante Rino Gaetano), e al piccolo Sestito batterista di Crotone  divenuto successivamente il percussionista del compositore, pianista cantante e Radiofonico Memo Remigi. Ha fatto parte per molti anni dell’orchestra coro dell’Insigne Collegiata dell’Assunta guidato da Giuseppe Flecca.

Sempre Giuseppe Cimino, intorno agli anni ’70 riesce a far diventare la Città di Cropani  il centro musicale della Calabria gemellandosi  con oltre 50 paesi: Cropani Marina, Sersale, Sellia Marina, Botricello, Santa Maria di Catanzaro, Le Castella, Crotone, Casabona, Albi, San Pietro Magisano, Taverna, Gimigliano, Tiriolo, Pentone, Soverato, Davoli, Satriano, Cardinale. Guardavalle, Settingiano, Borgia, Girifalco, Cortale,  San Pietro Apostolo, Curinga, Cerva, Petronà, Lamezia Terme, Gasperina, Montauro, Martirano Lombardo, Olivadi, San Pietro a Maida, San Sostene, Simeri Crichi, Soveria Simeri, Scandale, Bivongi, Monasterace, Siderno, Pazzano, Roccella Jonica, Locri, Stilo, Dasa’ , Filadelfia, Nicotera, Sant’Onofrio, Soriano Calabro, Chiaravalle  ecc.

Il maestro Luigi Cimino, di  Antonio Spagnuolo ha detto «nizia da piccolo l’attività musicale presso la banda di Cropani diretta da Paolo Loprete, prosegue gli studi presso l’istituto (orfanotrofio) Giuseppe Rossi di Catanzaro. Si esibisce in piazza Prefettura  con la banda musicale dell’istituto alla venuta in città del Re d’Italia  e successivamente di Benito Mussolini».

«Durante il servizio militare di leva – ha detto – si esibisce ricoprendo  ruoli di  polistrumentista (ottoni) in numerose città italiane ricevendo numerosi attestati importanti.p Continua i suoi studi con il M. Ferruccio Rossi a Cropani,  esibendosi come solista e intraprendendo lo studio di copista e  trascrittore. Ha ricoperto il ruolo di responsabile e Maestro della banda musicale Ruggero Leoncavallo di Cropani. Per molti anni è stato titolare del corso di orientamento musicale di tipo bandistico di Cropani. Solista di bombardino  nelle bande professionali di  Cropani, Albi, Taverna, Gimigliano, Casabona. Ha fatto parte del coro-orchestra della cattedrale di Cropani  come strumentista  trascrivendo i brani del repertorio e ne fu anche il responsabile».

Luigi Cimino ha, inoltre, rimarcato il grande e difficile lavoro fatto dal maestro Antonio Spagnuolo per trascrivere gli spartiti, in tempi in cui era anche difficile reperire l’inchiostro. «E così – ha curiosamente detto Cimino – talvolta per scrivere le note ha utilizzato sangue di gallina».

Di Nicolò Francesco Cimino (detto Amedeo), il maestro Luigi Cimino ha detto che «era dotato dell’orecchio assoluto e riusciva a registrare e a memorizzare tutto quello che ascoltava, riproducendo il tutto in maniera precisa, conforme e identica. Spesso suonava la melodia dei brani in contemporanea o comunque con una lieve frazione di ritardo».

Infine, il presidente Angelo Grano e il moderatore Luigi Stanizzi hanno ringraziato il Comando della locale Arma dei carabinieri, il parroco Critelli, l’amministrazione comunale, i musicisti, tutti i numerosi presenti,  la ditta Sinatora che generosamente ha ristrutturato la facciata della bottega musicale, e il tecnico del suono Ghenadi Cimino per l’attrezzatura fornita e l’impeccabile consulenza che ha consentito di raggiungere i massimi risultati. In tanti hanno visitato la storica sede piena di antichi strumenti musicali, cimeli, ricordi, dove sembrano ancora echeggiare le note di tanti musicisti, anche quelle di chi non c’è più come Salvatore Dragone, Rizzardi e altri. (rcz)