di MARIA GULLÌ – Abbiamo voluto fare una breve intervista sul Congresso Nazionale di Forza Italia tenutosi al Palazzo dei Congressi dell’Eur al professor Giuseppe Nisticò, ex Presidente della Regione che conosce meglio degli altri la storia di Forza Italia.
Difatti, egli è stato uno dei primi a scendere in politica con Silvio Berlusconi nel 1994 insieme ad altri amici come Antonio Martino, Antonio Marzano, Cesare Previti e lo stesso Antonio Tajani.
-Professore, abbiamo saputo che ha partecipato al Congresso Nazionale di Forza Italia e vorremmo sapere le sue impressioni…
«Devo dire di essere molto lieto di aver partecipato al Congresso Nazionale di Forza Italia, perché come è noto faccio parte di quella prima generazione che nel 1994 non ha esitato a schierarsi con Berlusconi, perché finalmente aveva fatto una vera e propria rivoluzione nella vita politica italiana, consentendo a persone qualificate della società civile (università, industria, imprese, professioni, etc) di entrare nei circuiti della politica. Oggi, il rischio è che i nuovi leader dei partiti e i responsabili locali si arrocchino e si chiudano a riccio verso le giuste aspirazioni di bravissimi giovani e di tante persone eccellenti del mondo delle professioni. Questa sarà una sfida che Antonio Tajani dovrà sicuramente affrontare».
«Naturalmente, fin dall’inizio, ho condiviso il progetto politico di Berlusconi basato sulla esaltazione dei valori della libertà, della Democrazia, della Pace e della solidarietà verso le classi più deboli e fragili della società».
-Professore, quali incontri ha avuto?
«Oltre ad incontrare con una certa nostalgia numerosi amici della prima generazione di Forza Italia, come lo stesso Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Elisabetta Alberti Casellati, etc., ho rivisto con piacere il giovane Simone Leoni, che era stato fra i miei studenti più brillanti e promettenti quando ho partecipato da docente ai corsi di formazione dei giovani di Forza Italia alla scuola di Fiuggi creata da Antonio Tajani e che si è rivelata poi un grande successo. Simone ha voluto organizzare un breve incontro con i giovani di Forza Italia, donne e uomini, ai quali ho potuto rivolgere i miei migliori auguri per un futuro ricco di successi in cui essi possano coronare i loro sogni».
-Professore, cosa pensa dell’elezione di Tajani a Segretario Nazionale?
«Conosco Antonio Tajani da ormai trent’anni, da quando siamo scesi insieme in politica con Silvio Berlusconi. Oggi, sono stato particolarmente felice di vedere che Antonio ha raggiunto una piena maturità politica, espressione degli insegnamenti di Berlusconi da un lato e dall’altro della politica europea, che ha svolto con grande competenza ed abnegazione tanto di essere stato eletto Presidente del Parlamento Europeo. Ricordo che Angela Merkel lo considerava un suo pupillo, un grande amico e aveva per lui un grande rispetto. Oggi questa amicizia ed ammirazione nei suoi confronti sono state ufficialmente dichiarate da Manfred Weber, presidente del partito popolare europeo, da Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea e da Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo. Ciò vuol dire che Forza Italia attraverso Tajani ed i parlamentari europei di Forza Italia, sarà il partito più importante del Governo per risolvere i problemi più gravi ed assillanti del nostro Paese, tramite il Partito Popolare Europeo (Ppe) che rappresenta la forza maggiore in seno al Parlamento.
-Professore, cosa pensa dell’elezione dei Vicesegretari nazionali che collaborano con Tajani?
«Mi fa molto piacere che Tajani abbia voluto condividere il potere non solo con gli ottimi capogruppo di Forza Italia al Senato (Maurizio Gasparri) e alla Camera (Paolo Barelli) ed anche con quattro vicesegretari nazionali, eletti per alzata di mano fra cui il Presidente della nostra Regione Roberto Occhiuto. Certamente, Roberto insieme con gli altri vicepresidenti Cirio, Bergamini e Benigni sapranno dare un contributo rilevante alle politiche di Forza Italia nel nostro Paese. Sono contento, altresì, che il nostro bravo Marco Siclari sia stato eletto nel Consiglio Nazionale e che inoltre sia stato confermato a Francesco Cannizzaro il ruolo di responsabile di Forza Italia delle politiche del Mezzogiorno».
«La nomina di Roberto Occhiuto, per me, è motivo di ampia soddisfazione ed orgoglio perché sono ormai circa trent’anni da quando l’ho raccomandato direttamente al Presidente Berlusconi ed anche a Gianni Letta ed Antonio Tajani, quale candidato alla Presidenza della Regione Calabria».
«Roberto, è molto stimato dai Ministri e dai Parlamentari per il ruolo fondamentale e di grande equilibrio da lui svolto come Presidente del Gruppo di Forza Italia alla Camera prima che fosse eletto Presidente della Regione. Con la presenza di Roberto Occhiuto, come vice di Tajani, la Calabria sarà certamente rafforzata e sarà tenuta in grande considerazione nelle politiche di Forza Italia a favore del Meridione, ma anche a livello europeo. Devo concludere che con la coppia Tajani/Occhiuto finalmente si è realizzato il mio sogno». (mg)