di PINO NANO – «Io studiavo qui di fronte, alla Pontificia Accademia Ecclesiastica. Venivo quasi tutti i giorni qui in Basilica, sulla tomba di santa Caterina da Siena, e mi è venuto naturale iniziare il mio nuovo cammino con i domenicani della Minerva».
A Roma sabato sera, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, ospite dei frati Domenicani, ha celebrato la sua prima messa da Cardinale l’Arcivescovo Metropolita di Toronto Mons. Frank Leo, alla presenza di una nutrita delegazione di calabresi residenti nella capitale.
A guidare la delegazione calabrese presente in basilica il presidente dell’Associazione Calabresi Capitolini, l’avvocato Luigi Salvati. Con lui anche il giornalista e critico d’arte Rosario Sprovieri, storico direttore del Teatro dei Dioscuri al Quirinale. Al Presidente Luigi Salvati il neo-cardinale ha raccontato della sua “anima calabrese”, per via di «mio padre che è originario di Belvedere Marittimo, ma anche per via di mio nonno che era originario di San Donato di Ninea».
Per tutta la vita a casa del cardinale – emigrati ormai tutti noi in Ontario dal 1953 – «si è parlato il dialetto calabrese di mio padre, e il dialetto napoletano per via della mamma che era invece campana, originaria di San Martino Valle Caudina, morta nel 2008».
L’occasione è servita al neo-cardinale per esaltare il ruolo strategico e non solo della grande comunità calabrese che vive oggi in Ontario, ma per ricordare quanto la grande Little Italy di Toronto abbia dato ala crescita sociale ed economica del Canada tutto. «Per Natale tornerò in Canada – dice l’Arcivescovo di Toronto – e, quindi, vi prego di trasmettere attraverso i vostri giornali e ai vostri iscritti i miei auguri personali perché da quando sono nato io vivo con un pezzo di terra calabra nel cuore e nella mente».
Quanto basta, insomma, per capire che alla guida della più grande Diocesi del Canada c’è oggi un italo-canadese cresciuto con il senso dell’appartenenza, italiano più di tanti altri, e nel nostro caso specifico figlio morale anche della Calabria.
«Sono commosso per la scelta del Santo Padre – ha detto il nuovo cardinale subito dopo la sua nomina – indegnamente faccio parte di questo Collegio per servire il Signore. La vedo come una chiamata ad essere strumento di comunione ecclesiale, unità, testimonianza, appartenenza alla Chiesa con ogni battito del cuore e con ogni goccia di sangue».
«Sono stato chiamato a svolgere questo nuovo servizio ecclesiale – la vita è fatta di servizio – e ho accettato confidando nella grazia del Signore, innanzitutto, poi nel sostegno dei fedeli, con le loro preghiere, degli angeli e dei santi. Non siamo mai soli, siamo una grande famiglia. Quindi non ho paura, farò del mio meglio, voglio servire con tutto il cuore, essere attento a quello che mi sarà chiesto di fare. Sono felice di poter dare il mio piccolo contributo alla missione della Chiesa».
Da Montréal a Roma, passando per Toronto. Nato a Montréal nel 1971 (madre campana, scomparsa nel 2008, e padre calabrese, ottantunenne, di Belvedere Marittimo ancora in famiglia con lui), Mons. Frank Leo vanta un curriculum di grande prestigio. Dopo il Cégep, ha frequentato il Gran Seminario di Montréal e nel 1996, a 25 anni, viene ordinato sacerdote. È stato prima viceparroco alla Madonna della Consolata, chiesa a cui è legatissimo e dove è stato battezzato, cresimato e infine ordinato sacerdote. Ha poi perfezionato gli studi tra Stati Uniti, Italia, Australia e Canada, prima di entrare nel Servizio Diplomatico della Santa Sede, a Roma. Tornato a Montréal, ha prima insegnato al Seminario e poi è diventato Segretario generale della Conferenza episcopale canadese ad Ottawa.
Concluso il suo mandato, ha fatto ritorno a Montréal. Qui, il 12 settembre del 2022 è stato ordinato Vescovo Ausiliare di Montréal nella Cattedrale Maria Regina del Mondo, affiancando nella sua missione apostolica Mons. Alain Faubert e Mons. Lépine. A quella solenne cerimonia – ricorda Arturo Tridico, calabrese anche lui e direttore de La Voce di Montreal – hanno preso parte circa 1500 fedeli, tra cui tantissimi Italo-Canadesi. All’inizio del 2023, dopo la rinuncia del Cardinale Thomas Christopher Collins, in carica dal 2007, Papa Francesco lo nomina quattordicesimo Arcivescovo di Toronto, la più grande arcidiocesi cattolica del Canada, che annovera oggi quasi 2 milioni di cattolici e 225 Parrocchie. Il 7 dicembre scorso arriva infine la notizia della sua nuova nomina a Cardinale di Santa Romana Chiesa. Per la Calabria e per i calabresi è un ennesimo motivo di orgoglio, ma oggi lo è ancora di più e soprattutto per la Grande Comunità Calabrese dell’Ontario che sa di avere uno dei suoi figli più illustri all’interno del Concistoro. (pn)