Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha chiesto che «la sanità non sia oggetto di polemiche di bassa lega».Una richiesta che arriva a seguito delle esternazioni da parte di un raggruppamento di sigle politiche vibonesi che hanno commentato «con toni polemici, da campagna elettorale, il caso della professionista in neuropsichiatria infantile assunta dall’Asp di Vibo Valentia e destinata a prendere servizio nel reparto di Pediatria dell’ospedale Jazzolino».
Lo Schiavo, infatti, si è detto sorpreso per due motivi: «il primo è che si imputa al sottoscritto una presunta intestazione di meriti per il solo fatto di aver espresso soddisfazione per un’assunzione (sancita da un atto formale del commissario straordinario) che ho a lungo auspicato, sollecitandola attraverso innumerevoli interventi e interrogazioni consiliari. Tutte iniziative reperibili attraverso una semplice ricerca sul web».
«Posso del resto confermare, anche in questa sede – ha aggiunto – che la delibera che ho divulgato attesta senza margini di smentita l’individuazione della figura da destinare al reparto ospedaliero, dove la stessa prenderà servizio esaurite le necessarie procedure burocratiche. Sarebbe bastato un banale approfondimento e una più attenta lettura degli atti per averne contezza. Il secondo motivo di stupore è dovuto al fatto di dover constatare come addirittura otto sigle politiche, evidentemente mal consigliate, arrivino a strumentalizzare un argomento così delicato, quale l’assistenza e i diritti dei pazienti pediatrici e delle loro famiglie – che già vivono situazioni delicatissime – trattandolo alla stregua di terreno di scontro da campagna elettorale. Indirizzando critiche inconcludenti agli schieramenti avversari».
«Ritengo che questa sia una deriva a dir poco dannosa – ha proseguito – per la sanità del territorio e che un simile atteggiamento vada evitato in ogni modo. Mi auguro si sia trattato di una svista, dovuta magari ad una sottovalutazione della questione e ad una scarsa conoscenza dei fatti. Di sicuro è una grossa cantonata sul piano politico, ma è anche un’uscita intempestiva dal punto di vista oggettivo, dato che proprio in questi giorni l’Asp ha stabilizzato le psicologhe in forza al servizio di neuropsichiatria infantile di Pizzo e che la stessa figura specialistica destinata allo Jazzolino prenderà servizio effettivo nel giro di poche settimane. Provvedimenti, questi, attesi da decenni».
«Bisognerebbe dunque gioirne e non costruirci attorno polemiche da retrobottega – ha concluso –. La sanità, quella vibonese in particolare, per troppo tempo è stata terreno di conquista per meri interessi politici. Almeno, quando si segnala per notizie positive e, soprattutto, quando si parla di questioni che toccano la vita delle persone più fragili – conclude Lo Schiavo -, bisognerebbe lasciarla fuori da diatribe elettorali di bassa lega». (rvv)