di FRANCO BARTUCCI – Un grande evento di divulgazione scientifica ha avuto luogo nell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria con la partecipazione di oltre 600 studenti delle scuole della provincia cosentina. Il prestigioso “fotografo” dei buchi neri, prof. Luciano Rezzolla, ha infatti tenuto un seminario divulgativo dal Titolo “Come fotografare un buco nero”. Il prof. Luciano Rezzolla è uno scienziato di fama mondiale, che lavora nel campo della gravitazione.
Le sue credenziali sono: professore ordinario di astrofisica alla Goethe University di Francoforte e Principal Investigator del progetto BlackHoleCam. È quindi il primo “fotografo” di un buco nero, insieme ai suoi colleghi della collaborazione Event Horizon Telescope (EHT). Nato a Milano, dirige il Dipartimento di Astrofisica Teorica all’Istituto di Fisica Teorica a Francoforte. Ha conseguito la laurea in fisica all’Università di Bari e all’Università di Trieste. Dopo un anno nella Marina Italiana come ufficiale sul sottomarino Gazzana, ha studiato presso la SISSA e ha ottenuto un dottorato di ricerca nel 1997. Dopo diversi anni trascorsi all’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, è tornato alla SISSA per una posizione di ruolo.
Nel 2006, si è trasferito all’istituto Max-Planck per la Fisica Gravitazionale a Potsdam a capo del gruppo di relatività numerica. Nel 2013, si è trasferito a Francoforte ad occupare la cattedra di Astrofisica Teorica all’Università Goethe. Per la sua ricerca ha ottenuto numerosi premi internazionali. Tra questi, il “Karl Schwarzschild Preis” dalla Walter Greiner Foundation, per i suoi studi su buchi neri e stelle di neutroni e, nel 2019, il premio di “Eccellenza in Fisica” dall’Università Goethe di Francoforte, ed il Physics Breakthrough Prize 2020 insieme alla collaborazione EHT.
La sua ricerca, premiata con prestigiosi finanziamenti di svariati milioni di euro da parte del Consiglio Europeo della Ricerca, si incentra sulla fisica e l’astrofisica degli oggetti compatti, come i buchi neri e le stelle di neutroni, che studia impiegando simulazioni numeriche eseguite su supercomputer. Insieme ai suoi collaboratori, ha sviluppato alcuni tra i più sofisticati codici della relatività numerica ed è autore di un noto libro di testo sull’idrodinamica relativistica. Tra il 2017 e il 2019, come membro del comitato direttivo della collaborazione internazionale Event Horizon Telescope, ha contributo alla ricerca che ha prodotto la prima immagine di un buco nero al centro della galassia M87. Nell’Aprile 2019, Luciano Rezzolla, insieme ad altri scienziati, ha presentato in diretta mondiale questo risultato, in una conferenza stampa straordinaria creata appositamente per l’evento. In particolare, le simulazioni numeriche e le predizioni teoriche prodotte dal suo gruppo sono state fondamentali per comprendere le origini dell’emissione e dedurre le proprietà del buco nero. Infine, nel 2020 ha pubblicato con Rizzoli il suo primo libro come divulgatore dal titolo “L’irresistibile attrazione della gravità”, in cui descrive il fascino irresistibile della teoria di gravità proposta da Einstein e ne fornisce un’introduzione accessibile ad un pubblico di non esperti. Il libro è stato tradotto in diverse lingue.
La sua collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’UniCal. Il prof. Rezzolla collabora da qualche anno con il Dipartimento di Fisica dell’Unical, in particolare con il prof. Sergio Servidio, professore associato e membro del gruppo di “Astrofisica, Geofisica e Fisica dei Plasmi”.
Quest’ultimo, titolare del corso di Relatività Generale all’Unical ed esperto in plasmi astrofisici e gravitazione, si occupa con il suo team di giovani scienziate e scienziati dei buchi neri e del modo in cui la materia si comporta nei pressi di questi straordinari oggetti.
Il prof. Servidio in merito a tali rapporti ed alla conferenza del prof. Rezzolla nell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’UniCal ha affermato: «È un onore per me aver instaurato in questi anni una collaborazione con Luciano. Lavorare con lui è un’esperienza scientifica straordinaria. Abbiamo dei background diversi, ma l’interdisciplinarietà in questo caso è una forza. Di recente, insieme con un mio dottorando, il Dr. Claudio Meringolo, abbiamo pubblicato un articolo scientifico importante, che nasce dalla collaborazione con il prof. Rezzolla. Questo lavoro ha segnato l’inizio di una lunga collaborazione e il Dr. Meringolo è infatti in procinto di unirsi alla squadra di Francoforte in uno studio sui buchi neri».
L’affollamento dell’aula “Beniamino Andreatta”
L’Aula Magna, con una capienza di oltre 900 posti a sedere, è stata completamente “sold out” per l’evento, organizzato dal prof. Servidio, insieme al Direttore del Dipartimento di Fisica, Riccardo Barberi, e con il Dipartimento di Matematica e Informatica, guidato dal Direttore Gianluigi Greco. I due Direttori hanno accolto le numerose scuole, che hanno aderito all’iniziativa. Il Prof. Servidio poi ha introdotto l’evento.
La parola poi è passata a Rezzolla, che ha trasportato con successo studentesse e studenti nelle regioni più misteriose del cosmo. Al termine della conferenza tutti di corsa per avvicinare il prof. Rezzolla e farsi la fotografia di rito. (fb)