Il Parco Nazionale dell’Aspromonte ha avviato la fase 2 della Carta Europea del Turismo Sostenibile, che vede l’Ente e gli operatori turistici impegnati in un percorso orientato, appunto, al turismo sostenibile.
Questa fase ha preso il via con un forum svoltosi su Zoom, a cui hanno partecipato il presidente del Parco, Leo Autellitano, il Presidente Nazionale di Federparchi, Giampiero Sammuri, il Presidente delle guide ufficiali del Parco, Luca Lombardi, del referente Cets di Federparchi Giuseppe Dodaro, moderato da Chiara Parisi, responsabile Comunicazione del Parco Aspromonte, che, nella sua introduzione, ha spiegato come «dopo la certificazione Cets ottenuta dall’Aspromonte, si apre adesso una fase nuova, differente, successiva, in cui gli operatori turistici diventeranno protagonisti in un contenitore più ampio che punta ai principi di sostenibilità turistica e valorizzazione del territorio».
Secondo il Presidente del Parco dell’Aspromonte, Leo Autelitano, l’avvio della fase due «rappresenta un momento importante poiché coniuga la sostenibilità ambientale alle attività economiche compatibili».
«La Cets – ha spiegato Autelitano – è l’insieme di buone pratiche che ci consentirà di effettuare un’azione incisiva nell’Area protetta, con l’obiettivo di migliorare il rapporto con l’ambiente e con la popolazione residente. Le potenzialità del nostro Parco, con la presenza di borghi di pregio e di luoghi di attrazione turistica molto rilevanti, ci suggeriscono di irrobustire il rapporto con gli operatori che devono essere pronti e preparati ad un perfezionamento dell’offerta turistica, adeguata ad un’Area Protetta di pregio come la nostra».
«Credo – ha concluso il presidente del Parco – che sarà possibile vincere questa sfida con il gioco di squadra, che ci vede tutti coinvolti: Ente, Operatori, Associazioni, cittadini. Dobbiamo aumentare la consapevolezza del patrimonio e del rispetto dell’Area Protetta inserendolo in uno spirito produttivo che guardi alla conservazione della Natura quale elemento indispensabile per non inficiare il processo di sviluppo sostenibile”.
Il Presidente Nazionale di Federparchi, Giampiero Sammuri, ha voluto sottolineare l’alta partecipazione al Forum, specificando come non siano numerose le Aree Protette d’Italia che abbiano già ottenuto le certificazioni della Fase 2.
«In Aspromonte – ha detto Sammuri – abbiamo sempre riscontrato un convinto sostegno al percorso Cets da parte degli stakeholder, e siamo convinti che sarà così anche in questo nuovo step. Con la fase due il livello si alza: è uno stadio più impegnativo che riguarda direttamente i soggetti privati, consapevoli di un obiettivo da raggiungere nell’ottica di una promozione omogenea e complessiva del territorio in cui operano e in cui hanno le proprie attività economiche».
Per Federparchi ha illustrato nel dettaglio la Fase 2 Giuseppe Dodaro: «Alziamo l’asticella, attraverso un percorso volontario in cui si fissa un accordo collaborativo tra operatori e Parco con la proposta di azioni specifiche volte alla promozione turistica in chiave sostenibile».
«Per ottenere la certificazione – ha aggiunto – è necessario possedere già alcuni requisiti di base che rispondono a parametri nazionali e, al contempo, impegnarsi per un triennio alla realizzazione di attività di promozione sostenibile compatibili e condivise con il Parco dell’Aspromonte. È chiaro che le imprese che riceveranno il marchio Cets ne beneficeranno in termini di visibilità e valorizzazione promozionale».
«Al Parco e Federparchi, invece – ha concluso Dodaro – spetta il compito di monitoraggio e la predisposizione, in fase immediata, dell’elenco dei requisiti obbligatori da sottoporre agli operatori che intendono candidarsi all’ottenimento della Cets».
Contemporaneamente, è stato avviato dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, in collaborazione con le Guide Ufficiali, un corso di formazione turistica per operatori che prenderà il via giorno 12 gennaio e terminerà il 10 marzo.
«È un corso multidisciplinare – ha spiegato il presidente delle Guide del Parco, Luca Lombardi – che tratterà variegate tematiche, dalla Biodiversità alla sentieristica, dalla sicurezza al marketing, dalla cultura all’inglese con 18 incontri in 9 moduli: la formazione è fondamentale per arrivare alla consapevolezza di fare impresa nell’Area Protetta». (rrc)