Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, è stato in visita istituzionale a Cardinale che, «con la sua storia, antica e prestigiosa, e l’importante patrimonio di natura e cultura, rappresenta uno dei borghi dal fascino indiscutibile della Calabria».
«Problemi tanti (spopolamento e precarietà di servizi basilari che esigono dalle Istituzioni sostegni concreti), ma non mancano i punti di forza – ha aggiunto – su cui la Regione sta investendo attenzione, energie e risorse. Sono qui per ascoltare, ma anche per mettere a disposizione della comunità le prerogative del Consiglio regionale, per qualsivoglia progettualità finalizzata alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile».
Tra le eccellenze di Cardinale, sottolineate dal presidente Mancuso: «lo sviluppo della produzione della Nocciola Tonda di Calabria, per la cui valorizzazione la Regione, nell’ambito del bando – borghi, ha finanziato un progetto per un milione e mezzo di euro».
Il sindaco Danilo Staglianò, dopo aver espresso l’apprezzamento per «la visita di alto spessore istituzionale che ci spinge a insistere per valorizzare i nostri beni ambientali, storici ed economici», ha aggiunto che «a Cardinale sorgerà anche il secondo museo, in Italia, dedicato alla nocciola».
«Nell’ambito di questo progetto – ha proseguito – con coraggio il Comune ha deciso di investire anche sulla ricerca scientifica. Allo studio, infatti, ci sono, da parte del Centro di ricerca ‘Crisea’, le potenziali applicazioni in campo nutraceutico delle proprietà della nocciola Tonda di Calabria».
Come aveva annunciato in un precedente incontro, il presidente Mancuso ha riferito di aver presentato in Consiglio regionale la proposta di legge (che interessa Cardinale per la località Cuccumella, e molti borghi della Calabria) circa: gli interventi per la regolarizzazione degli immobili di cui alla legge n. 437/1968. La proposta mira a disciplinare le procedure finalizzate al trasferimento e alla regolarizzazione degli immobili realizzati ai sensi della legge 28 marzo 1968 n. 437 (provvedimenti straordinari per la Calabria) e della legge regionale 31 agosto 1973 n.16 (trasferimento e consolidamento degli abitati colpiti da calamità naturali).
«Nello specifico – ha spiegato Mancuso – si interviene per risolvere tutte quelle situazioni giuridiche verificatesi nel corso del trasferimento, nel tempo, degli abitati ubicati in zone classificate a grave rischio idrogeologico o colpiti da calamità naturali». (rcz)