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Il sindaco di RC Falcomatà: Assistiamo a politicizzazione dell'assegnazione delle funzioni da Regione

Il sindaco di RC Falcomatà: Assistiamo a politicizzazione dell’assegnazione delle funzioni da Regione

«Assistiamo a una politicizzazione dell’assegnazione delle funzioni che non dovrebbe essere, perché non sono una gentile concessione che le Regioni fanno, ma la semplice osservanza di una legge che ne prevede l’assegnazione».  È quanto ha dichiarato il sindaco del Comune di Reggio, Giuseppe Falcomatà, in merito alla mancata attribuzione delle funzioni da parte della Regione alla Città Metropolitana.

«Come abbiamo ribadito nel corso dell’ultima seduta di consiglio metropolitano – ha ricordato –  abbiamo sempre un approccio istituzionale alla vicenda. Continueremo a vigilare su questo perché non possiamo aspettare. In questi giorni la nostra Città metropolitana è stata una vetrina importante e penso al successo di pubblico di Sky Calciomercato e Bergafest, un nuovo entusiasmo che va supportato avendone le possibilità. Metrocity non ha le deleghe al turismo e alla cultura, per supportare la programmazione diretta utilizziamo l’attività di marketing territoriale che ci consente di farlo, ma non ci consente la pienezza che avremmo con le deleghe».

«C’è, ad esempio, un’assenza di guide turistiche – ha rilevato – dovrebbe intervenire la Regione. Sono attività dove non ci può esser un approccio relativo alla sensibilità partitica, ma ci deve essere un approccio relativo alla consapevolezza istituzionale, io continuo ad essere fiducioso e promuoverò ulteriore sollecitazione prima della pausa estiva».

All’ordine del giorno del Consiglio comunale si è parlato dell’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024 ai sensi degli artt. 175, comma 8 e 193 del d.lgs. n. 267/2000; una serie di debiti fuori bilancio e ancora la mozione per il “Riconoscimento dello youth work, della figura dello youth worker, dell’educazione non formale” e la mozione “Istituzione facoltà di medicina dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria”.

La seduta della civica assise si è aperta con un minuto di silenzio, chiesto dal consigliere comunale Giuseppe Sera, nel ricordo di Mario Laface, storico amministratore cittadino, scomparso qualche giorno fa.

A margine dei lavori preliminari l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha ricordato Laface «è stato amministratore di questa città – ha detto – un politico impegnato attivamente anche fuori dal ruolo istituzionale ed è giusto che il civico consenso ne onori la memoria e Reggio trovi il modo di ricordarlo in maniera imperitura».

«Il Consiglio comunale va sempre rispettato, come amministratori dobbiamo farlo in tutti i luoghi in cui è richiesta la nostra presenza – ha chiarito preliminarmente il sindaco – anche nel luogo in cui si esercita il nostro ruolo, in cui ci si confronta. Credo che non presentarsi a un consiglio, salvo particolari situazioni, ha un significato preciso e chi fa politica non può che attribuirvi un significato politico. Una scelta legittima ma che fa perdere un’occasione. Pone al di fuori un dibattito che avrebbe dovuto svolgersi all’interno del consiglio comunale. E’ un controsenso, a mio avviso, non partecipare al consiglio e poi essere presente alle commissioni, se non si riconosce la legittimità del civico consesso, non si deve riconoscerla nel suo insieme».

«Se mi assento dal consiglio e partecipo alle commissioni non torna qualcosa – ha detto –. Si perde tempo sottraendosi al confronto perché poi su punti inseriti all’ordine del giorno si deve tornare. Tutti perdiamo un’occasione: la perde principalmente chi è assente, la perdono i consiglieri presenti che vedono smorzata l’attività di discussione e dibattito e visto che rappresentiamo i cittadini, quando si svuota di significato il consiglio comunale è la città che perde un’occasione».

Per quanto riguarda l’idrico e il passaggio a Sorical, Falcomatà ha sottolineato come «da quand il servizio è passato alla Regione anche le responsabilità sono passate alla Regione, noi abbiamo il compito di fornire dati chiari ai cittadini, perché ancora oggi vedo molta confusione e noi dobbiamo dare risposte certe. Con Sorical il rapporto è stato improntato fin da subito alla piena collaborazione. La responsabilità è di Sorical ma lavoreremo insieme per dare supporto e governare l’emergenza».

I dati riportati dal sindaco non sono confortanti con l’acqua della diga del Menta sotto del 40%, a cui si somma l’impossibilità di attingere all’acqua del Tuccio che dà conforto alle zone della ionica. Da qui l’invito ad avere una consapevolezza maggiore nell’utilizzo dell’acqua e a una campagna per sensibilizzare all’uso consapevole della stessa.

Il sindaco è intervenuto sulla mozione per l’istituzione della facoltà di medicina sollecitando a stretto giro la convocazione di un consiglio comunale aperto con tutti gli attori coinvolti nel processo.

I lavori preliminari si sono aperti con l’intervento del consigliere Franco Barreca, che ha risposto circa gli interventi in atto sul fronte idrico, dopo la riunione in Prefettura: «È stato convocato un tavolo tecnico col prefetto, se ne discute da almeno due settimane, ci saranno nuovi incontri nelle prossime ore – ha chiarito –. La nostra Amministrazione ha avuto la lungimiranza di aggiungere nuove autobotti che stanno lavorando per dare risposte ai cittadini che ne fanno richiesta».

Barreca si sofferma poi sull’isolamento dai treni che andrà da Salerno a Reggio, per cinque giorni alla settimana, chiedendo se si tratta di «prove tecniche di autonomia differenziata». Da qui l’invito a scrivere ai dirigenti di Rfi.

Si è soffermato sulle aliquote Tefa e le polemiche delle ultime ore il consigliere Carmelo Versace: «Per onestà intellettuale provo a mettere in fila gli atti prodotti negli ultimi due anni. Ricordo ai concittadini che il servizio di raccolta nel territorio metropolitano era una delle poche funzioni attribuite a Metrocity, con un colpo di spugna della Regione in commissione bilancio, si è deciso di licenziare le funzioni che sono ritornate alla Regione».

«Oggi non sappiamo chi è il nostro interlocutore – ha concluso – dove si deve conferire. Mi dispiace che per onestà intellettuale questo non venga detto e che non si dica gli aumenti che oggi ci sono frutto di quella scelta». (rrc)