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Tropea

Il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì: La Regione dia risposte per vaccinazione dei turisti

«La Regione Calabria deve urgentemente muoversi per accogliere la richiesta proveniente da chi viene in vacanza per lunghi periodi e dai lavoratori stagionali del turismo, che si trovano davanti a un problema serio, quello della seconda dose del vaccino» ha dichiarato all’Adnkronos il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì.

«Bisogna andare incontro a questa esigenza, per evitare a chi sceglie di venire qui in vacanza la necessità di rientrare per la seconda dose» ha detto ancora il primo cittadino, aggiungendo che «non credo si stia parlando di chissà quali numeri, fondamentalmente il problema riguarda chi viene in vacanza per periodi lunghi, dunque chi viene per lavoro, ma anche chi ha la seconda casa e magari trascorre qui l’estate. In questo caso il problema per loro c’è ed è serio. A darsi subito una mossa deve essere la Regione Calabria, perché le Asp dipendono dalla Regione».

«La disponibilità per l’inoculazione della seconda dose a chi verrà a Tropea per le vacanze non dipende da noi sindaci o dai Comuni, ma questa richiesta, questa esigenza sta diventando significativa. Il problema è reale» ha detto ancora Macrì, sottolineando la sua disponibilità all’Asp e la necessità, da parte della Regione, di agire per risolvere il problema.

Per il sindaco di Tropea, dunque, «sarebbe necessario un accordo fra regioni, perché comunque il vaccino ha un costo caricato sul sistema regionale, quindi a mio avviso occorrerebbero degli accordi di scambio, di disponibilità reciproca».

Anche il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, ha ribadito all’Adnkronos la disponibilità «a fornire qualunque tipo di supporto per l’inoculazione della seconda dose a chi verrà qui in vacanza, mettendo a disposizione i locali e a organizzare la macchina organizzativa per affiancare l’Asp. Quello che bisogna capire è se l’Asp sarà in grado di organizzare questo tipo di servizio».

«Il primo passo da fare è mettere in comunicazione i sistemi informativi di tutte le Asp, perché poi non è una cosa semplice, c’è anche un problema di responsabilità, bisogna capire chi si è inoculato cosa e quando. È, quindi, indispensabile far dialogare i sistemi informatici delle Asp per poter stare nei tempi e fare la seconda dose» ha detto ancora Alecci, aggiungendo che «ci stanno arrivando molte richieste di informazioni sulla possibilità di poter fare la seconda dose durante le vacanze, io ho scritto all’Asp, che però mi ha risposto dicendo che non è organizzata per la seconda dose, e questo è un problema che riguarda anche chi viene da noi per lavorare d’estate o perché qui ha la seconda casa, e ad oggi l’inoculazione non è possibile farla».

«È necessario – ha concluso – che si organizzi una conferenza Stato-Regioni per trovare il modo di far dialogare i sistemi informatici delle Asp per permettere così a chi viene in vacanza in Italia di poter effettuare la seconda dose di vaccino, anche qui a Soverato». (rrm)