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In Calabria la rete Sindacale per le migrazioni nell'area Mediterranea-Sub Sahariana

In Calabria la rete Sindacale per le migrazioni nell’area Mediterranea-Sub Sahariana

«Il nostro auspicio è che il processo di cooperazione internazionale possa determinare politiche di sviluppo in tutti i paesi e che anche l’Europa possa attuare politiche migratorie nell’ambito dei diritti universali di mobilità, del lavoro, della solidarietà dei popoli e della fratellanza». È quanto ha dichiarato Angelo Sposato, segretario generale di Cgil Calabria, nel corso della Settima Assemblea Generale della rete Sindacale per le Migrazioni nell’area Mediterranea-Sub Sahariana, che ha fatto tappa a Lamezia Terme.

A coordinare la manifestazione la Cgil. Presenti, nelle due giornate di lavori, i delegati dei sindacati di Marocco, Tunisia, Algeria, Senegal, Mali, Costa d’Avorio, Niger, Libano, Francia, Spagna, Belgio, Italia (Cgil e Uil) e delle organizzazioni internazionali Ces e Csi.

La richiesta è stata chiara e unanime: lo sviluppo di Europa e Africa è frenato da politiche securitarie fallimentari, serve un approccio diverso su entrambe le sponde del Mediterraneo per gestire il fenomeno e tutelare i diritti dei lavoratori migranti.

«La Calabria come crocevia dell’Euromediterraneo – ha aggiunto Sposato – è terra di accoglienza dei popoli, la miglior risposta ai sovranismi ed ai rigurgiti xenofobi e la Riace di Mimmo Lucano si contrappone a quello che è avvenuto a Steccato di Cutro lo scorso febbraio e che avviene quotidianamente con le morti nel mediterraneo. Le migrazioni non sono fenomeni da governare con la polizia internazionale ma con politiche di accoglienza come sancito dalla Carta universale dei diritti dell’uomo».

Maria Grazia Gabrielli, segretaria confederale Cgil Nazionale, ha ricordato come l’impianto degli accordi bilaterali tra Italia e Libia, Tunisia, Albania sia da considerare «parte del sistema securitario e di esternalizzazione delle frontiere che va cambiato radicalmente, costruendo un impianto ancorato al rispetto dei diritti umani e a un partenariato con i paesi del nord Africa e della regione sub-sahariana di reciproco rispetto e creazione di opportunità di sviluppo sostenibile, di formazione e di lavoro con uguali diritti».

«La due giorni della Settima Assemblea della rete sindacale RSMMS, inedita nella nostra regione, terra di migrazione ed immigrazione, è stata un importante momento di formazione e di scambio di buone esperienze tra sindacati delle due sponde del mar Mediterraneo e dell’Africa Occidentale.  Rafforzare il coordinamento – ha affermato la Segretaria Cgil Calabria con delega all’Immigrazione Celeste Logiacco –, la collaborazione e la condivisione di strategie comuni a difesa dei diritti dei migranti è indispensabile. Serve una nuova politica del Mediterraneo, di sviluppo universale e sostenibile per una migrazione sicura ed il rispetto dei diritti». (rcz)