La presentazione in Consiglio regionale del saggio di Santo Strati Calabria, Italia con la partecipazione dell’autore insieme con la vicePresidente della Giunta regionale Giusi Princi, l’accademico pontificio prof. Mauro Alvisi, il giornalista-regista Paolo Bolano e il Presidente del Circolo Rhegium Julii, Pino Bova, ha dato spunto a un vivace dibattito sul futuro della Calabria.
La vicepresidente Princi ha voluto sottolineare che molte delle tematiche trattate da Strati nel suo libro costituiscono una importante base per un dibattito a più voci su ciò che non è stato fatto fino ad oggi per questa terra e quale percorso avviare per il rilancio e la crescita. Nel suo intervento, deciso ed efficacemente argomentato, la vicepresidente della Giunta – che ha anche la delega della Cultura – ha concordato con l’autore che la strada maestra rimane quella della cultura, con la valorizzazione delle risorse e la divulgazione non sono del patrimonio materiale testimonianza di millenni di civiltà, ma anche di quello immateriale dei grandi calabresi che nel campo della letteratura, della poesia, della scienza e della cultura.
A questo proposito, Princi ha annunciato la nascita del Parco letterario intitolato a Corrado Alvaro e l’avvio del comitato scientifico per onorare, il prossimo anno, il centenario dello scrittore Saverio Strati. Due figure, tra le tante che vantano i natali in Calabria e alla loro terra hanno portato lustro e attenzione da parte del mondo intero.
C’è, naturalmente – ha messo in evidenza la Princi – un grande lavoro che dovrà coinvolgere le scuole («stiamo lavorando fianco a fianco con l’Usr, l’Ufficio scolastico regionale») e le associazioni culturali che in Calabria svolgono, come il Rhegium Julii, un ruolo determinante e fondamentale per la crescita culturale del territorio e la promozione anche oltre i confini regionale.
Un’idea di Calabria da cambiare, una nuova narrazione – come propone Santo Strati nel suo libro – perché si possa ricostruire la reputazione della regione e creare punti di attrazione culturale e turistica di sicuro beneficio per lo sviluppo e la crescita e l’opportunità di creare nuova occupazione soprattutto giovanile.
Il tema della reputazione è stato affrontato da un super esperto in materia, il prof. Mauro Alvisi, oggi accademico pontificio ma in precedenza docente in numerosi atenei proprio in ambito statistico-reputazionale. Per poter ricostruire la reputazione – ha detto Alvisi – occorre prima fare un’indagine e scoprire al punto (in ribasso) a cui è arrivata: da lì si può partire con le opportune azioni di immagine e promozione.
Il Presidente del Circolo Rhegium Julii Pino Bova, nel ribadire i complimenti a Santo Strati per il Premio Rhegium Julii assegnatogli per il giornalismo e consegnato nella bella cerimonia di sabato sera all’Auditorium Gianni Versace del Cedir, ha fatto una rapida sintesi delle attività culturali dell’associazione e concordato con la vicepresidente Princi sulla necessità di mettersi subito al lavoro per celebrare degnamente il centenario della nascita dello scrittore Saverio Strati.
Infine, il giornalista e regista Paolo Bolano, profondo conoscitore dei temi del Mezzogiorno, è partito dal libro di Santo Strati per tracciare un’idea di sviluppo che si basi sul confronto: questo libro – ha detto – è un serio contributo al dibattito sulla Calabria e le sue chances di crescita. Prendiamo spunto dalle riflessioni di Santo Strati per avviare una serie di incontri a tema e affrontare le varie criticità, dove esistono, evidentemente, soluzioni. Strati è un inguaribile ottimista e lo si legge ogni giorno nelle cronache del giornale che dirige: Calabria.Live dà un’immagine positiva della Calabria e dei suoi figli, dai più illustri a quelli emergenti, a quelli che ce la fanno e quelli che sognano. È un percorso ideale che non è utopia: è la Calabria, quella vera, quella che noi amiamo e che amano gli oltre sei milioni di calabresi sparsi per il mondo. (rrc)