La Commissione cultura dell’Amministrazione comunale di Cosenza, con presidente Domenico Frammartino, ha inteso ricordare il 50° anniversario della nascita dell’Università della Calabria ricevendo in audizione, nella sala del Consiglio comunale, il giornalista Franco Bartucci, già responsabile dell’ufficio stampa della stessa Università ed autore del libro L’avventura di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo, pubblicato da Pellegrini Editore.
Presentato dallo stesso presidente Frammartino, anch’egli studente in Scienze Economiche e Sociali dell’Università della Calabria e componente in rappresentanza degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Università per due mandati dal 1979 al 1983, Franco Bartucci ha illustrato ai componenti della commissione ciò che accadde nel 1971 con la nomina ed insediamento del Comitato Tecnico Amministrativo e dei Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà previste dalla legge istitutiva n° 442 del 12 marzo 1968.
Ha raccontato loro, con sindaco il dott. Fausto Lio, come palazzo dei Bruzi, la piazza circostante, il Palazzo Ferrari con il vicino relativo portico hanno costituito il cuore pulsante di partenza del progetto di nascita dell’Università della Calabria, sia per l’impostazione degli uffici amministrativi, del rettorato e della segreteria studenti, presso la quale, come racconta Enzo Arcuri nel suo libro La Restaurazione dell’Università – Scena e Retroscena del Campus calabrese, sono avvenute le relative operazioni di iscrizione per le prime seicento matricole; mentre alcuni alberghi della città ed istituti religiosi hanno ospitato rispettivamente studenti e studentesse, quali luoghi residenziali.
La prima mensa è stata operativa presso l’albergo Excelsior; mentre le aule per le lezioni vennero organizzate presso l’Istituto Monaco di via Popilia per gli studenti di Fisica e per gli studenti di scienze economiche e sociali presso l’Inapli in Via Sicilia. Solo per gli studenti del corso di laurea di ingegneria venne costruita rapidamente l’aula circolare dell’edificio polifunzionale inaugurata dal Rettore, Beniamino Andreatta il 20 dicembre 1972 contestualmente al primo anno accademico.
Lo stesso Statuto dell’Università venne presentato nel mese di ottobre 1972 alla città e alle componenti politiche locali e regionali nell’aula consiliare del Comune di Cosenza, dove si svolse nel mese di dicembre la prima assemblea degli studenti convocati per eleggere i loro rappresentanti per il Consiglio di amministrazione dell’Opera Universitaria, chiamata a curare tutti i servizi residenziali per l’intera comunità universitaria.
Palazzo dei Bruzi e Palazzo Ferraro costituiscono i luoghi dove sono state impiantate le radici per la nascita dell’Università della Calabria, dove il Comitato Tecnico Amministrativo e i Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà hanno lavorato e scelto l’area d’insediamento della nuova Università in un territorio a Nord di Cosenza, più idoneo rispetto all’area Sud, per la sua vasta estensione, quanto più facilmente proteso a realizzare una nuova “unica città” in un’ area urbana più vasta comprendente Rende, Montalto Uffugo, Castrolibero.
Una storia che non tutti oggi conoscono o quantomeno ricordano, a cominciare dalle generazioni degli anni settanta/ottanta, ed è per questo che il presidente della Commissione Cultura, Domenico Frammartino, preso atto dei contenuti del racconto e del fatto che fino ad oggi probabilmente dall’Università della Calabria sono stati laureati oltre diecimila cosentini, ha proposto alla commissione, che ha approvato, l’organizzazione di una manifestazione pubblica per rinnovare questa memoria con la presentazione del libro di Franco Bartucci L’Avventura di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo, attraverso un Recital predisposto dall’autrice cosentina Diana Iaconetti, una laureata in Dams della stessa Università. (rcs)