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La consigliera Straface: In arrivo nuove misure a sostegno della cittadinanza

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha reso noto che «con l’emanazione  della legge n.85 del 3 luglio 2023 riguardante Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro sono stati istituiti il Supporto per la Formazione e il Lavoro e l’Assegno di Inclusione».

«La Regione – ha spiegato – si sta già attivando per mettere in campo gli strumenti attuativi per dare sostegno alla platea di beneficiari, fra cui gli ex percettori di reddito di cittadinanza, che avranno così modo di avviare percorsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale utili all’inserimento nel mondo del lavoro».

«In Calabria sono quasi 12mila i soggetti ex beneficiari del reddito di cittadinanza – ha proseguito – che sono interessati dalle politiche attive, di cui più di quattromila nella sola provincia di Cosenza. Il 70% di questi beneficiari è già stato preso in carica da programmi quali Gol o D.Lgs. 150 mentre il restante 30% sarà interessato da queste nuove misure. Dal 1° settembre 2023 sarà operativo il Supporto per la Formazione e il Lavoro, che garantirà l’accesso a corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale ad una platea di beneficiari di età compresa fra i 18 e i 59 anni che abbiano un Isee inferiore ai 6mila euro e siano attivabili al lavoro. A costoro sarà garantito un supporto economico di 350,00 euro mensili per una durata di 12 mesi».

«Dal 1° gennaio 2024 – ha spiegato – entrerà invece in vigore l’Assegno di Inclusione, che sostituirà ufficialmente il reddito di cittadinanza e sarà rivolto a nuclei con disabili, minori, over 60 e i componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati. Questa misura sarà vincolata ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa».

«Con questi strumenti siamo in grado di dare una risposta concreta alla forte richiesta occupazionale che si registra nella nostra regione, problematica che stavamo già affrontando con la riforma del mercato del lavoro, voluta fortemente dal Presidente Occhiuto, che abbiamo approvato dopo ben 22 anni. La risposta alla carenza occupazionale – ha concluso – non è l’assistenzialismo ma la formazione e l’incrocio di domanda e offerta con una rete di centri per l’impiego funzionale e capace di garantire sbocchi professionali a quella parte di cittadinanza esclusa per ora dal mondo del lavoro». (rrc)