«Abbiamo una platea di giovani che ci ascoltano, che vogliono insieme a noi ribaltare i luoghi comuni di questo territorio». È quanto hanno dichiarato gli aderenti della Rete Impegno in Calabria, a conclusione dell’aperitivo in terrazza a Reggio Calabria che ha visto una importante partecipazione.
La Rete è composta da: Centro Comunitario Agape, Movimento Sottosopra Save the Children Calabria, Visionary Hub Calabria, Associazione BeCal, Azione Cattolica, Agesci, Consorzio Macramè, Rete Sociale, Centro Giovanile Padre Valerio Rampicci, Libera Calabria, CSV, Associazione Ottavo Giorno, Associazione Abahki, Movi Calabria, Cereso, C.S.I Calabria, Arci Calabria, Banco Alimentare Calabria.
«Vedere tanti giovani interessati, e soprattutto tanti volti nuovi lontani dal mondo associazionistico ci ha riempito il cuore di gioia – ha dichiarato Valerio Arcobelli e Giulia Melissari del coordinamento della Rete –. Questo significa che gli sforzi che stiamo facendo hanno realmente una platea di riferimento, che c’è, esiste. E per noi già questo è il primo luogo comune ribaltato».
Nella spicciola dialettica politica, solitamente ai giovani viene attribuita la mancanza d’interesse e la mancanza di voglia, ma l’evento dello scorso 7 settembre ha dimostrato il contrario: numerose persone attive nel raccontarsi, nel condividersi e nel partecipare. La serata è stata organizzata come un aperitivo con delle aree operative. Nel dettaglio, vi era la presenza di una bacheca con la possibilità di poter lasciare un proprio pensiero per ogni luogo comune identificato da ribaltare. Inoltre, è stata predisposta un’area podcast dove poter registrare #Brio – il podcast della Rete – per tenere traccia dei sentimenti a caldo di tutti i partecipanti.
«La formula è stata indovinata, e non ci fermeremo qui per nessun motivo. Desideriamo poter accogliere quante più persone possibili e siamo pronti a raccogliere le loro critiche e i loro suggerimenti. Questi luoghi comuni li vogliamo ribaltare davvero, e siamo fiduciosi che lo si possa fare insieme – ha commentato la Rete sul futuro delle attività –. Podcast e manifesto rimangono la bussola dei prossimi mesi, ma abbiamo già in cantiere parecchie iniziative da proporre».
«La Rete, con il trascorso evento – si legge in una nota – ha voluto dimostrare che le istituzioni devono cambiare strumenti comunicativi per attrarre le giovani generazioni. I dialoghi aperti con la Regione Calabria non hanno ricevuto nessun significativo avanzamento, sebbene la disponibilità della Rete sia sempre costante. Solo la complementarità tra istituzioni ed associazioni può veramente suggerire un percorso di ribaltamento dei luoghi comuni, e per questo, la Rete – oggi più di ieri – è sempre pronta». (rrc)