A Palazzo Campanella, le Commissioni Sanità e anti ‘ndrangheta, si sono riunite per analizzare le criticità che stanno emergendo in Calabria in piena crisi pandemica.
Assenti, al simposio, il commissario straordinario alla sanità in Calabria, Guido Longo, e il Dirigente vicario del Dipartimento tutela della salute, servizi sociali e socio sanitari, Giacomino Brancati. Al posto di quest’ultimo, è intervenuto il dott. Pasquale Gidaro, audito, in particolare, sull’edilizia sanitaria Covid. Presente il delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid, Fortunato Varone.
L’assenza del commissario Longo, per il consigliere regionale Raffaele Sainato, «è un fatto grave, che stigmatizzo con determinazione. Un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti della massima assemblea legislativa e rappresentativa della nostra Regione. I calabresi pretendono risposte da chi è stato incaricato di gestire la sanità, un servizio fondamentale per la vita di ciascuno e per la società».
«Siamo stanchi – ha aggiunto – di essere ignorati e trattati da colonia, che non merita nemmeno la dignità di essere ascoltata. Ora basta. Da chi si è presentato sotto le insegne della legalità, i calabresi vogliono trasparenza e una interlocuzione chiara e costante. I calabresi devono sapere che la Regione Calabria, in materia di sanità e campagna vaccinale, è spogliata di ogni competenza, che sono in capo alla struttura commissariale, guidata oggi da Guido Longo. Il Governo del Paese intervenga e ponga fine a questo stato di grave indifferenza e approssimazione».
Nel corso dell’incontro, dunque, si è discusso del piano vaccinale a rilento, della reale disponibilità dei vaccini, dell’implementazione dei centri per la somministrazione del siero immune, delle intese con i medici di famiglia e i farmacisti per l’inoculazione, della questione ‘’Altri’’, con più di 82mila fiale somministrate non si sa a chi. In più, le criticità che la popolazione incontra sulla piattaforma per le prenotazioni.
«L’obiettivo – hanno dichiarato il presidente dell’antimafia, Antonio De Caprio e il collega della commissione Sanità, Sinibaldo Esposito – non era quello di puntare il dito contro la gestione commissariale, per ciò che concerne i disagi sul fronte vaccinazioni e crisi pandemica. Il nostro intento era quello di essere propositivi e attuare una collaborazione, necessaria per uscire fuori dal tunnel nel più breve tempo possibile».
«Manca una cabina di regia unica – hanno chiosato De Caprio ed Esposito –. Molti dubbi sono rimasti in sospeso, alla luce dell’assenza degli attori principali. Bisogna capire cosa non va, ad esempio, per ciò che concerne la piattaforma di prenotazione dei soggetti fragili, conviventi, coloro che usufruiscono della Legge 104, dei soggetti in età pediatrica. Non è possibile che ogni Asp percorra una direzione diversa, rispetto all’unicità degli intenti che dovrebbe caratterizzare le buone pratiche lavorative e soprattutto dare risposte univoche ed omogenee su tutto il territorio regionale».
«Ognuno – hanno aggiunto – deve prendersi le proprie responsabilità e remare insieme, uniti, verso un unico obiettivo: il sollievo dei nostri concittadini, stretti nella morsa della crisi sanitaria ed economica. Continueremo ad essere propositivi e collaborativi. Lo dobbiamo a tutti i calabresi. A tal proposito, su input di tutti i componenti delle due commissioni, sarà nostro compito cercare una interlocuzione con il commissario Longo, allo scopo di indire incontri che vogliono mettere al centro una sinergia di azione nell’interesse supremo dei calabresi e non momenti inquisitori nei confronti di nessuno. Inoltre, entrambi auspichiamo, laddove i temi lo consentano, di poter continuare a lavorare insieme con i due organismi consiliari».
«Già nei prossimi giorni – hanno annunciato – si provvederà alla convocazione di una nuova commissione, eventualmente congiunta, per audire tutti i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Alla luce di alcune domande rimaste senza risposta nelle sedute odierne, si procederà alla convocazione del management dell’Asp di Cosenza, dell’Ao bruzia e dell’Asp di Catanzaro per ciò che concerne il reale numero di somministrazioni sotto la voce ‘’Altro’’, avendo saputo dal dottor Varone che tali aziende, ad oggi, non hanno prodotto una risposta alle sue richieste».
«In più – hanno affermato De Caprio ed Esposito – si procederà, in tempi brevi, alla convocazione dei vertici delle altre aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, ai quali chiederemo anche lo stato dell’arte, circa tematiche estremamente sensibili ed importanti quali la situazione dei vari presidi con la saturazione dei posti letto in area medica, terapia intensiva e sub intensiva. Siamo preoccupati per la situazione in cui versa la Calabria. Lo stesso sentimento è stato condiviso, oggi, con tutti i colleghi consiglieri regionali presenti nelle 2 commissioni».
«In tutto il territorio – hanno concluso – la curva del contagio da Sars Cov – 2 si è alzata vertiginosamente. Dobbiamo agire velocemente. Lo dobbiamo ai nostri concittadini». (rrc)