di MASSIMO COGLIANDRO – Salvini sta recitando l’ennesima presa di posizione: quale di salvatore della patria ma altro non fa che foraggiare il vecchio sistema clientelare pro nord in danno dell’economia del Sud. Infatti, in queste ore, si scontra con il premier Draghi sulle concessioni balneari del DDL Concorrenza mettendo a rischio la tenuta del governo.
È necessario fare un chiarimento: da sempre i lidi specialmente nella riviera romagnola e veneta sono incancreniti nelle loro aree senza che alcuno li possa spostare e la stragrande maggioranza delle spiagge sono a gestione privata, per cui le spiagge libere, in quelle aeree, sono solo una minima parte.
Al Sud è tutto il contrario, per ordine di Stato non vengono rilasciate autorizzazioni ai nostri imprenditori per aprire lidi ed in quei rari casi ove riescono, dopo inaudite peripezie burocratiche, sono costretti a liberare spiagge ed aree private prospicenti a fine stagione.
Due Italie. Due modi di esistere. Due modi di trattare diversamente i cittadini del Nord da quelli del Sud. Ma la stessa legge per tutta Italia.
Quindi al Sud processi e contravvenzioni ed impoverimento degli imprenditori del settore oltre ad obiettivi turistici limitati mentre al nord occupazioni demaniali stabili e profitti anche in inverno oltre ad obiettivi turistici illimitati. Tutto ciò forse a compensare la loro acqua di mare di color marrone, in buona parte nel nord Adriatico, contro quella cristallina nel resto del Sud. Anche se devo dire che le varie golette che fanno gli esami di queste acque dicono esattamente il contrario, e qui si aprirebbe un altro similare scenario che non affronto.
Ma vi ricordate quel Salvini che veniva nel meridione a rimpolpettare la filastrocca del suo grande interesse al rilancio del sud che fa ora? Dimostra quanto le sue promesse siano solo fumo, un po’ come il santo che piange nel film di Siani: Si accettano miracoli.
Il Partito del Sud chiede a gran voce pari diritti per tutti gli imprenditori del settore balneare affinché le leggi siano applicate in maniera paritetica al nord ed al sud senza agevolare quegli imprenditori del nord che non hanno costi di smontaggio e che addirittura hanno edificato in cemento e mattoni i loro lidi, e richiede inoltre di snellire le procedure di assegnazione delle aree con percentuali maggiori di spiagge libere. (mc)
[Massimo Cogliandro è responsabile territoriale del Partito del Sud per la Città Metropolitana di Reggio Calabria]