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L’OPINIONE / Vincenzo Costantino: In soli tre mesi Catanzaro ha finalmente un brand

di VINCENZO COSTANTINO – Sono trascorsi appena una decina di giorni da quando abbiamo presentato alla città il nostro progetto di “city branding”, che mette al centro l’identità più autentica di Catanzaro e il suo ruolo di crocevia di esperienze, tradizioni e bellezze naturali.

Fa sicuramente piacere il dibattito che ne è seguito, che spero continui e che, com’è naturale che sia, può avere registrato opinioni e pareri diversi. È il bello della dialettica, del confronto delle idee, che alla fine fa crescere tutti. Ma a una condizione e cioè che la critica sia intellettualmente onesta e soprattutto finalizzata a perseguire l’interesse collettivo.
È per questa ragione che avverto la necessità di dare ai cittadini una rappresentazione ancora più chiara e corretta di quanto accade in città, in particolare per quello che attiene alle deleghe assessorili che mi sono state conferite.
Difendo convintamente la scelta di promuovere il progetto d’arte pubblica “Duva ni vidimu” a cura dell’artista catanzarese Mike Crispino. Un’opera ironica e intelligente allo stesso tempo, che fotografa una caratteristica peculiare e folkloristica di Catanzaro, quella di dare indicazioni non servendosi della toponomastica ufficiale ma dei luoghi “storici”; per cui, ad esempio, piazza Matteotti diventa “a la Standa”. Difendo convintamente quest’intervento e leggere che i pochi soldi spesi per la sua ideazione e realizzazione (2800 euro) siano stati uno sperpero, offende non solo me ma tutti coloro che credono nella creatività e nell’arte come il risultato di un lavoro ricco di dignità.
Voglio anche correggere alcune inesattezze grossolane: il lavoro di branding è costato meno di 10mila euro inclusa iva e non 13, come pure è stato scritto. Un investimento ben lontano dai prezzi medi di mercato che chiunque può facilmente verificare con una semplice ricerca in internet. Un lavoro frutto di un artista e creativo di riconosciuto talento come Massimo Sirelli, che non tutti sono obbligati a farsi piacere ma che nessuno può permettersi di sminuire. Perché questo è l’atteggiamento che ha spinto e continua a spingere tanti nostri giovani a emigrare. Ed è un atteggiamento inaccettabile.
A chi oggi sale strumentalmente in cattedra con il solo scopo di demolire il lavoro che stiamo portando avanti, segnalo che in appena tre mesi abbiamo impresso una decisa accelerazione alla creazione del brand. Un obiettivo che aveva tenuto lungamente impegnati gli operatori in un confronto che tuttavia non aveva prodotto risultato nei tempi auspicati. Sarebbe fin troppo facile strumentalizzare quel ritardo, ma quello che ci interessa è che noi abbiamo impiegato appena tre mesi per approntare un progetto e presentarlo ufficialmente.
Il tempo ci dirà se la proposta è valida e utile per la città. Intanto però un brand, finalmente, c’è.
Lo dico senza acredine ma solo per sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni che non danneggiano l’assessore, la giunta o il sindaco – gli uomini passano – ma danneggiano la città, il solo bene comune che merita di essere anteposto a qualsiasi altro. (vc)
[Vincenzo Costantino è assessore al Turismo del Comune di Catanzaro]