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Posizionata lastra con incisa la preghiera "Padre Nostro" in lingua arberisht

MAIDA (CZ) – Posizionata lastra con incisa la preghiera “Padre Nostro” in lingua arberisht

Nella Chiesa di Sant’Andrea a Maida, è stata posizionata la lastra marmorea con incisa la preghiera del “Padre Nostro” in lingua arberisht di Vena di Maida, terzo documento linguistico pervenutoci dell’albanese di Calabria e risalente al 1787.

L’inaugurazione e la benedizione della lastra è avvenuta alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Giuseppe Schillaci, di padre Franz Villca Rocha, del sindaco Salvatore Paone e del delegato sindaco Sabrina Fiumara, con la partecipazione e l’intervento del prof. Francesco Altimari, docente universitario di Albanologia, che ha proposto il progetto alla Curia e all’amministrazione comunale di Maida.

Prima della benedizione la funzione religiosa presieduta dal Vescovo. Durante la funzione religiosa è stato recitato il padre nostro nella lingua della tradizione locale dalla signora Pierina Pileggi.

«Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’idea del prof. Altimari – ha dichiarato il sindaco Salvatore Paone – perché va a valorizzare una vera e propria perla della storia e della tradizione linguistica di Vena e del popolo arberisht in Calabria. Era naturale posizionare la lastra marmorea con incisa la preghiera all’interno della Chiesa di Sant’Andrea e questo è stato possibile grazie alla collaborazione e l’attenzione dimostrata da Sua Eccellenza il Vescovo e da Padre Franz, che ringrazio per la continua attenzione verso iniziative come questa miranti a valorizzare la storia, la tradizione e la cultura locale che la comunità venota intende onorare e rilanciare».

Il prof. Altimari nel suo intervento ha approfondito l’origine di questa versione linguistica del “Padre Nostro”, pubblicata dal gesuita spagnolo Lorenzo Hervas y Panduro (1735-1809) nel libro “Saggio pratico delle lingue, con prolegomeni e una raccolta di orazioni domenicali in più di trecento lingue e dialetti” e identificata come “greca calabrese”, dall’esame di tratti linguistici soggiacenti al testo e che appartiene all’albanese di Vena di Maida.

L’evento ha visto il coordinamento di Padre Franz Villca Rocha insieme al delegato sindaco Sabrina Fiumara e la preziosa partecipazione del gruppo locale di Vena che ha eseguito alcuni canti tipici della tradizione linguistica arbereshe. Prima e dopo la cerimonia l’intervento della banda musicale “Due Mari” di Tiriolo. (rcz)